marconolasco ha scritto:
Già che ci sono vi trattengo ancora un po' con le Russo-Balt....
Bellissime, davvero! Della fabbrica, qualcosa sono riuscito a trovare, e ve lo piazzo qui di seguito, ma della meccanica dei vari modelli so quasi niente. Aiuto!
RUSSO-BALT
La RBWZ (Russisch-Baltische Waggonfabrik, ovvero Fabbrica di veicoli Russo-Baltica) nasce nel 1874 a Riga, oggi capitale della repubblica baltica lettone e all’epoca uno dei maggiori centri industriali dell’impero degli zar. Originariamente, l’azienda è una filiale della tedesca Van der Zypen & Charlier di Colonia e fabbrica soprattutto carri e carrozze ferroviarie, ma anche motori stazionari a gas.
Nel 1894 la maggioranza del pacchetto azionario della RBWZ viene acquisito da un gruppo di investitori di Riga e di San Pietroburgo, fra i quali F. Meyer, K. Amelung, C. Schroeder e Schaje Berlin e nel 1909 inizia la produzione di automobili.
I primi modelli sono la Typ K12-20 e la Typ C24-30. Quest’ultima, prodotta con carrozzeria torpedo, phaeton e landaulet, ricalca una vettura della tedesca Rex-Simplex. Sarà proprio una Russo-Balt C24-30 a fornire la meccanica per il veicolo semicingolato realizzato dal francese Adolphe Kegresse per lo zar Nicola II, mentre una C24/58 si aggiudica nel 1913 il Gran Premio di Russia.
Nel 1910 vengono lanciate la C24-50 e la C24-58 con motori a 4 cilindri, cui seguono nel 1913 la C24-40 con carrozzeria chiusa e nel 1914 la Typ E. Nel 1912 appare il primo autocarro, il Typ C, copia di un modello della belga Fondu, sostituito nel 1913 dal Typ D e successivamente affiancato dal Typ M e dal Typ T.
Sempre nel 1912 cominciano le forniture militari, facilitate dal già consolidato rapporto con il governo russo riguardante le commesse ferroviarie: la Russo-Balt consegna all’esercito imperiale una serie di autocarri Type C, basati sul corrispondente modello civile. La RBWZ conosce una rapida espansione, arrivando in poco tempo ad occupare 3.800 persone.
Nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale, viene varata un’autoblindo allestita sul telaio del camion Typ M. Nel frattempo, dopo un periodo di sperimentazione. è entrata nel vivo la produzione di aerei militari.
Già dal 1912 il direttore della Russo-Balt, M. V. Shidlovsky aveva assunto il ventiduenne Igor Sikorsky come ingegnere capo della nuova divisione aeronautica dell’azienda, con sede a San Pietroburgo. Un aereo disegnato da Sikorsky ha appena vinto una gara a Mosca e il giovane progettista conclude un accordo in cui cede alla RBWZ diversi importanti brevetti. L’azienda avvia quindi la produzione di velivoli, che proseguirà per tutta la durata del conflitto, dando vita a numerosi modelli fra cui il Russky Vityaz, il Muromet e l’Alexander Nevsky.
Nel 1915, con l’avvicinarsi delle forze tedesche, tutti gli impianti della Russo-Balt vengono trasferiti da Riga nella più sicura San Pietroburgo, dove dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 viene aperto un secondo stabilimento destinato a produrre veicoli blindati. Contemporaneamente, la produzione di aerei viene interrotta e Sikorsky si trasferisce in Francia nel 1918. Shidlovsky e suo figlio, arrestati nel 1919 mentre cercano di fuggire in Finlandia, vengono uccisi in circostanze mai chiarite. Nel 1922, l’intera produzione viene trasferita a Mosca, dove prosegue con altri marchi.
Nel 2006 il marchio Russo-Balt conosce un‘effimera resurrezione per identificare una supercar russo-tedesca allestita sulla meccanica della Mercedes CL63 AMG, della quale vengono realizzati una decina di esemplari.