Torno a descrivere i miei passi avanti, cercando di essere più chiaro possibile. Dall'ultimo punto dello stato dell'arte ho ottenuto alcuni successi negli esperimenti che porto avanti ed in particolare sulla produzione dei finestrini. Per ciò che riguarda le fiancate carrelli di cui sopra confermo che non è stato necessario rastremare troppo sulla parte alta degli stessi, tant'è che è possibile intravvedere i particolari in evidenza. Tornando ai finestrini, punto cruciale dell'estetica di un modello in scala, ho voluto sperimentare un procedimento non nuovo come idea, ma più decisivo nella procedura. Come si vede in foto ho preparato dei rettangolini di plasticard trasparente da 1,5 mm di spessore che ho poi contornato con dei listelli dello stesso materiale bianco da 0,5 mm di spessore, lasciando un rilievo a forma di cornice intorno al vetrino iniziale. Poi ho replicato questi vetrini con l'aiuto del sempre valido silicone e ne ho prodotti una certa quantità, in modo che ne potessi avere una batteria da ricopiare con altro stampo siliconico. Infine ho utilizzato una resina di nuova generazione che è in grado di rimanere perfettamente trasparente dopo la catalizzazione. Le precedenti resine trasparenti non erano soddisfacenti in quanto dopo breve tempo diventano opache e non danno un bell'effetto. Dopo prove e confronti ho deciso di adire questa strada per la riproduzione dei finestrini con il vantaggio di avere anche le cornici metallizzate (o almeno di colore argenteo). Per il risultato finale bisogna attendere qualche giorno di volta in volta, poiché questa resina ha un tempo di catalisi di 72 ore complessive, prima di poterla trattare con lima e carta vetro. I primi risultati sembrano confortanti, ma per un giudizio definitivo attenderò la fine dei lavori. Altro punto fondamentale è la riproduzione del complesso di vetri che circonda tutto il belvedere ed anche qui ho cercato di applicare la stessa metodologia. Dalle foto si può capire come ho proceduto a riprodurre la cornice superiore ed inferiore che segue la curva della vetrata. Ho dovuto dare la forma iniziale alla curvatura della vetrata, utilizzando degli spezzoni di resina e aiutandomi con una “machette” del modello, ancora grezzo, ho provato e riprovato fino ad avere la giusta complanarità con il resto della carrozzeria. La cosa più importante è la lucidatura del prodotto finito, poiché la copia replicata dovrà avere la stessa levigatura con la resina trasparente. Qui ho usato a varie passate delle lime da “manicure” che sono di varia grana, fino ad arrivare ad uno stick con superficie tipo “pelle”. Il processo garantisce una levigatura ottimale. Non nascondo che ho ancora perplessità sul risultato finale, visto che i vetrini vengono fuori leggermente opachi dalla parte che sarà quella esterna, mentre sono perfettamente lucidi e cristallini dalla parte interna. Per la vetrata del belvedere, ovviamente, la lucidatura dovrà essere creata anche all'interno. La differenza sui vetrini sta nel fatto che lo stampo è concepito a cielo aperto, cioé la colata avviene senza controstampo e quindi la superficie a contatto con il silicone risulta leggermente opaca, mentre quella libera superiore è perfettamente lucida. Da qui credo di poter ottenere lo stesso risultato anche sulla superficie opaca solo dopo aver montato tutti i vetrini sul modello finito, ricoprendoli poi con un sottile strato di resina trasparente libera. Ma vedremo in seguito. Concludo confermando che tutto ciò è comunque un esperimento che sottopongo al vostro giudizio e impressione, consapevole che i risultati finali sono tutti da valutare.
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