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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 13:22 
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Visto che la discussione prosegue e saltano fuori raccordi vari, posto un'altro pezzo di appunti. Notare che alcuni dei raccordi su cui si sa meno (Navacchio) sono testimoniati solo da informazioni apparse in questo stesso thread. Sempre pronti dunque a verificare o a corregere.

ALBINIA (GR)
Il deposito carburanti dell’Aeronautica Militare di Porto Santo Stefano è collegato da un apposito oleodotto al terminal di Albinia, a nord di Orbetello, dove il carburante viene caricato su ferrocisterne. All’interno dell’area militare sono visibili alcuni automotori Badoni e un fascio di neanche una decina di binari per il ricovero dei carri serbatoio , più un’asta di manovra non elettrificata;e rare manovre necessitano perciò della presenza ad Albinia di una locomotiva diesel di Trenitalia. Ai mezzi militari spetta il compito di trainare i carri all’interno del deposito. Nel gennaio 2002 era presente l’automotore Badoni numerato “AM 49L”.
- Badoni 4684; 1955; rodiggio B
- Badoni 5291; 1982; B
- Badoni 5292; 1982; B
- Badoni 5293; 1982; B

Il comando della “1° regione aerea” da cui dipende il deposito possiede alcuni carri cisterna a carrelli che hanno sostituito quelli a due assi di tipo più antiquato

- 795 0 100-103 Zas

GROSSETO
Presso i Magazzini militari di Scansano operava una sogliola Badoni del 1940.

NAVACCHIO (PI)
Lungo la ferrovia Firenze-Pisa esisteva un deposito carburante delle Forze Armate (non si sa se dell’esercito o dell’aeronautica). Fino al 2004 all’interno dell’area c’era una sogliola Badoni, ormai coperta di ruggine dopo anni di abbandono. Non si sa se sia stata rimossa o demolita sul posto.

ANAGNI
All’interno del deposito del Genio si trova un automotore Badoni:
- Badoni 5211; 1969; B
- Badoni 5252; 1973; B

AURELIA (VT)
Dopo la sospensione dell’esercizio sulla ferrovia Civitavecchia-Capranica, nel 1961, i primi 6 km fino alla stazione di Aurelia vennero mantenuti attivi per essere utilizzati dai convogli militari: essi entravano direttamente al’interno della caserma del “1’ reggimento bersaglieri La Marmora”, tramite un binario di raccordo. All’interno c’era un piano inclinato che consentiva il carico/scarico dei mezzi corazzati. Le ultime tradotte militari risalgono agli anni Ottanta.

MONTEROTONDO
Presso il 1’ deposito centrale dell’AMI ha prestato servizio un automotore Badoni tipo sogliola.

PONTE GALERIA
Sul raccordo della Aeronautica, ancor oggi attivo e rinnovato nel 2004 dal Genio Ferrovieri, presta servizio il Badoni n. 4685 (1955; B); inoltre vi è accantonato il convoglio del Sovrano Militare Ordine di Malta.

ROMA
Si riporta qui la lista di tutti i mezzi automotori Badoni acquistati a partire dagli anni Trenta dal “Ministero della guerra” prima e da quello della Difesa poi; tali mezzi costituiscono la stragrande maggioranza dei mezzi da manovra militari, affiancati poi da altre unità di costruzione Greco e Ranzi.
- 2 unità Badoni Tipo II; 1936
- 1 unità tipo IV N; 1941
- 2 unità Tipo IV NL; 1950-51
- 2 unità Tipo IV NE; 1958
- 14 unità Tipo V A; 1963-1973
- 1 unità Tipo VI C203; 1977

Anche il Ministero dell’Aeronautica (poi scomparso) optò per i mezzi da manovra costruiti da Badoni:
- 3 unità Tipo IV B; 1935-37
- 12 unità Tipo IV N; 1939-1943
- 7 unità Tipo V N; 1939
- 6 unità IV NLR; 1952-55
- 2 unità Tipo V C; 1978


ROMA MAGLIANA
Sul raccordo del Genio sono stati impiegati due Badoni: il n.6163 (1963; B) e il n.5168 (1977; B).

ROMA TORSAPIENZA
Lo scambio del raccordo che raggiunge i magazzini dell’ “8’ CERIMANT” è stato tagliato.

ROMA VITINIA
Fino agli anni Settanta era ancora possibile vedere qualche sporadico treno merci sulla ferrovia Roma-Ostia a servizio del deposito carburanti dell’esercito, raccordato nei pressi della stazione di Vitinia.

TORRICOLA
Il raccordo dell’Aeronautica Militare è oggi inattivo.


Ultima modifica di Roberto Morandi il venerdì 17 novembre 2006, 15:00, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 13:39 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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Il raccordo di Magliana è stato segato da anni se non erro
Invece a quanto dice Giancarlo il raccordo di Tor Sapienza, interrotto con i lavori di raddoppio + AV che han comportato anche la demolizione della vecchia stazione, è stato ricollegato alla Roma - Lunghezza
Ti aggiungo che negli anni '70 qualche treno militare arrivava fino a Civitella Cesi in quanto nei paraggi sorgeva un poligono militare ed i mezzi venivano scaricati nell'ex stazione.
Inoltre sempre a Roma c'era il raccordo x i Magazzini dell'Aeronautica situati in Via delle Conce. I magazzini son abbandonati da anni ed occupati da extracomunitari. Il binario lungo Via del Porto Fluviale è quasi scomparso, si intravede l'attraversamento di Via delle Conce.
CHiedendo un pò in giro sembra che le ultime sporadiche tradotte per i magazzini risalgano alla fine degli anni '80, affidate da un 245 FS


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 0:58 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 23:17
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Scusate la mia ignoranza qualcuno mi saprebbe dire di che tipo di carri cisterna usano le FF.OO per i suoi scopi e se possibile sapere dove potrei trovare qualche foto.
GRAZIE :D


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 1:59 
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I link alle foto sono a pag1


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 17:46 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:02
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Località: Brescia
vediamo di dare informazioni più precise sui 2 raccordi militari da me menzionati:
Ghedi non era un deposito carburanti.Oggi sono andato a fare alcune fotografie sotto la pioggia e anche delle domande.Non era deposito carburanti ma era solo una stazione di pompaggio.Arrivavano delle teorie di carri cisterna della AMI a san zeno Naviglio (Bs) sotto T.E., venivano aggangiate dalla 245 e portate a Ghedi in T.D.Arrivati in terza i carri venivano spinti sul raccordo verso la stazione di pompaggio, portate su un tronchino laterale esterno al perimetro, prese le cisterne a 2 a 2, portate all'interno della stazione di pompaggio che era sorvegliata dai militari.I carri venivano pesati uno alla volta e poi portati in coppia sotto le manichette che aspiravano dall'alto il loro contenuto.Le manichette erano munite di filtri in quanto il carburante era Avio.i carri retrocedevano, riportati in pesatura e depositati sul 2 tronchino laterale esterno esi ripeteva l'operazione con tutti gli altri.Alla fine si ricomponeva il treno e ripartiva alla volta di S.Zeno.Tutte le manovre venivano effettuate dal locomotore FS e relativo manovratore.Il tutto si eseguiva in giornata in quanto non potevano restare cisterne vuote di notte.Dalla stazione di pompaggio, il greggio, tramite tubazione in parte esteerna ed in parte sotterranea raggiungeva il vero deposito carburanti all'interno della base militare.il tutto é armato con traverse in legno e rotaie da 36 con fissaggio diretto.Notare che il raccordo, se pur non utilizzato , risulta ancora in essere e il deposito è perfettamente manutenzionato.Queste le foto:
[img]
Azz....
[/img]
Ma come piffero si fa ad inserirle?
Aiuto servono spiegazioni!!!


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 17:59 
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Roberto, le loco citate da Cornolo' venivano usate probabilmente
SOLO sul raccordo del Pirotecnico.
Tieni presente che 550 v era la tensione della linea di contatto delle tramvie urbane bolognesi che il raccordo incrociava in piu' punti.
Interessante anche la questione delle altre macchine con presa bifilare
usate su questo raccordo: NON casualmente, la prima linea filoviaria
bolognese passava proprio di fronte al portone del Pirotecnico!
Puo' darsi che non c'entri nulla ma.....è anche per questo che attendo con ansia il libro del "Giuann".

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 19:58 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 19:12
Messaggi: 528
Località: Gallarate,Italy
Rgs ha scritto:
Roberto, le loco citate da Cornolo' venivano usate probabilmenteSOLO sul raccordo del Pirotecnico.
Tieni presente che 550 v era la tensione della linea di contatto delle tramvie urbane bolognesi che il raccordo incrociava in piu' punti.


Però se avevano il pantografo, questo serviva a qualcosa: o c'era una parte del raccordo elettrificata e una parte no per ragioni di sicurezza (come ad Avigliana) oppure, meno probabile, le locomotive si inoltravano sulla rete tramviaria urbana.
A tal proposito,domanda OT: nell'articolo sui bloccati ATM su Photorail si parla di scartamento ordinario ferroviario e tamviario, incompatibili. Perchè? Come è possibile, ad esempio, che sulla tramvia Gallarate-Lonate Pozzolo viaggiassero anche carri FS? Idem per la Vicenza-Valdagno, anche se qui credo proprio che lo scartamento fosse propriamente ferroviario.

Per Adriano: la foto devi ospitarla su un sito tipo imageshake.us e inserire il link sul nostro forum. Nel Forum di prova trovi un topic con le istruzioni precise.
Quanto a Ghedi, la situazione dovrebbe essere tipo quella diAlbinia: stazione di pompaggio per un deposito distante. Grazie della visita al raccordo...


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MessaggioInviato: domenica 19 novembre 2006, 1:39 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 23:17
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Bender ha scritto:
I link alle foto sono a pag1


Io intendevo se cerano altre foto di carri cisterne per scopi militari , in tal modo grazie lo stesso.


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MessaggioInviato: domenica 3 dicembre 2006, 20:59 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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Località: Padova
Roberto Morandi ha scritto:
Rinnovo la richiesta di condividere...
Nel frattempo: Veneto e Friuli.

GIAVERA (TV)
Al km 38,9 del binario pari della Venezia-Udine, fra Susegana e Spresiano, si stacca il binario della linea Susegana-Montebelluna, chiusa al traffico nel 1963: il tratto fino alla fermata di Giavera è rimasto in esercizio per le tradotte per il raccordo del deposito militare di carburanti di Giavera del Montello, eseguite fino al 1981 con D345. Sul raccordo miltare hanno operato due “sogliole” Badoni: n.0589 (1958), n.0590 (1958).

PESCHIERA DEL GARDA (VR)
A fianco della stazione FS si trova il “Parco Materiali Motorizzazione del Genio”, il cui raccordo, oggi dotato di 9 scambi, è stato ripristinato nel 2005, dopo un mese e mezzo di lavori da parte del Battaglione Armamento e Ponti del Genio Ferrovieri.

SANGUINETTO (VR)
In questa stazione esiste ancora un raccordo, ora non più in uso, che si perde tra i campi. Il binario raggiungeva il “112’ deposito sussidiario” per esplosivi della Aeronautica Militare.

VERONA CA’ DI DAVID (VR)
Sul raccordo del deposito militare ha prestato servizio l’automotore Badoni 4623; 1950; B

VIGODARZERE
Il raccordo di Vigodarzere serve la II° Zona Aerea Militare di Padova (deposito di armamenti AMI). Ha funzionato fino alla metà degli anni 80, poi è rimasto inutilizzato. Verso il 1995 con la costruzione di un sottopasso stradale il raccordo è stato tagliato nella parte centrale. Il deposito è ancora in esercizio, ma i traffici avvengono su gomma.

VILLAFRANCA (VR)
Sul raccordo della Aeronautica Militare ha prestato servizio il Badoni n.4683 (1955; B)

BASILIANO (UD)
Sul raccordo dell’EI è presente il Badoni 5233 (1970; B)

VILLA VICENTINA (UD)
Sul raccordo del Genio guastatori operava il Badoni 5251 (1973; B)


Ciao. Prima di tutto mi presento, essendo la prima volta che scrivo su questo forum. Mi chiamo Ivan Furlanis, sono di Padova, sono appassionato di trasporti pubblici sia su gomma che, soprattutto, su ferro, ed ho una passione insana per i raccordi (nonché per altre nefandezze come per il doppio scartamento), quindi non potevo non intervenire in questa discussione. Essendo padovano, posso contribuire con una foto del raccordo di Vigodarzere e segnalo che in realtà non è stato interrotto causa costruzione sottopasso: fino al 2000 circa risultava ancora integro (a sottopasso già costruito); è stato definitivamente tagliato con i lavori si restauro della stazione di Vigodarzere; infatti il raccordo usciva dallo scalo merci e passava in sede stradale davanti al FV della stazione. La foto è possibile vederla sul mio sito alla pagina: http://grandunion.fotopic.net/p34803019.html.


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MessaggioInviato: domenica 3 dicembre 2006, 22:05 
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Tradotta ha scritto:
Il raccordo è al servizio di una struttura dell'A.M.
E comunque ho fatto un po' di confusione tra i treni militari che le varie caserme di Padova organizza(vano) con base la stazione di Campo Marte e il raccordo A.M. che aveva una vita propria. Dovrei indagare se è ancora attivo oppure no. D'altra parte la zona è di difficile accessibilità.


Il raccordo è tuttora percorribile, anche se dalla quantità di terra presente tra rotaie e controrotaie all'incrocio con Via Crimea è chiaro che non viene usato da anni. Poi mi sembra che pure la caserma in se non è molto utilizzata....


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MessaggioInviato: lunedì 4 dicembre 2006, 12:32 
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ivanfurlanis ha scritto:
La foto è possibile vederla sul mio sito alla pagina: http://grandunion.fotopic.net/p34803019.html.


Ciao Ivan, benvenuto su questo forum e grazie per le informazioni che hai dato; ahimè, non riesco a visualizzare la foto sul tuo sito, mi dice che è stata spostata...
Ciao
Roberto


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MessaggioInviato: lunedì 4 dicembre 2006, 19:42 
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Togli il puntino in fondo al link oppure clicca qui a fianco: http://grandunion.fotopic.net/p34803019.html

Ciao, Ivan


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MessaggioInviato: domenica 17 dicembre 2006, 13:45 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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Località: Padova
ivanfurlanis ha scritto:
Tradotta ha scritto:
Il raccordo è al servizio di una struttura dell'A.M.
E comunque ho fatto un po' di confusione tra i treni militari che le varie caserme di Padova organizza(vano) con base la stazione di Campo Marte e il raccordo A.M. che aveva una vita propria. Dovrei indagare se è ancora attivo oppure no. D'altra parte la zona è di difficile accessibilità.


Il raccordo è tuttora percorribile, anche se dalla quantità di terra presente tra rotaie e controrotaie all'incrocio con Via Crimea è chiaro che non viene usato da anni. Poi mi sembra che pure la caserma in se non è molto utilizzata....


Ho aggiunto sul mio sito alla pagina http://grandunion.fotopic.net/p36985817.html una foto del raccordo dell'Aeronautica Militare a Padova Campo Marte.

Ciao


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MessaggioInviato: lunedì 18 dicembre 2006, 13:33 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 19:12
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Sempre dall'ultimo TT storia si scopre (mi era sfuggito) che la Direzione d'Artiglieria del Laboratorio Pirotecnico di Bologna ricevette nel 1930 delle locomotive a tre assi (quante? boh...), con accumulatori e captazione da linea aerea solo all'esterno dello stabilimento; la linea aerea era da linea bifilare, quindi possiamo escludere che le locomotive di questa serie viaggiassero sulle tramvie urbane. Ma quelle del 1919 che abbiamo già citato? La questione mi sembra rimanga aperta.
Nella lista dei raccordi emiliani inserisco tutte le locomotive citate.
Ciao
Roberto


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MessaggioInviato: lunedì 18 dicembre 2006, 21:20 
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Mah, io lo escluderei anche per le altre.
Cosi', a sentimento: piu' che altro non ne vedo i motivi.
Sulle "bifilari" ho gia' detto che la prima linea filoviaria bolognese
quella per S. Michele in Bosco, passava proprio di fronte al pirotecnico:
per altro fu una cosa un po' "improvvisata", con filobus avuti in prestito,
tanto è vero che poi si ritorno' al tram.
L'altro capolinea, poi, era nei pressi di Porta S.Donato, poche decine di metri dalla stazione della Veneta dove terminava il raccordo del Pirotecnico.
Verrebbe da pensare ad una sorta di anello filoviario.

Tutto perfetto , tranne per le date: le loco sono del 1930, mentre la
linea filoviaria è del 1940.
A meno che....

Ciao


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