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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2019, 14:34 
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Ci sono statistiche simili per gli autisti dei bus urbani delle grandi città o dei camionisti ???


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2019, 15:47 
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Giacomo ha scritto:
...ma di primo acchito non vedo condizioni così' "usuranti" in misura maggiore rispetto ad un operaio di fabbrica che fa turnazioni. Anzi…

Non voglio sminuire la tua attività, ma ti prego di non sminuire la attività di altri, senza aver prima provato personalmente,
e ti rispondo brevemente, avendo io provato entrambe le cose (tra l'altro in reparto di fusione metalli):

".. probabilmente non hai provato a frenare un merci di Laes vuoti, lanciato alla sua max velocità, in inverno, con ghiaccio, e quel rosso ..... che si avvicina, si avvicina sempre più con un bivio davanti, mentre la lancetta del contakm sembra non scender mai ...".

Bene, in quei tanti momenti come questo sopra che un macchinista affronta, magari alla sua 4° notte "reale" consecutiva,
sempre ad orari differenti (altro che turni ... con orari standard)
ti posso garantire che vorresti esser un operaio .. mille e più volte.

Buona serata


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2019, 17:41 
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DOZ ha scritto:
Giacomo ha scritto:
aiupira ha scritto:
...ma di primo acchito non vedo condizioni così' "usuranti" in misura maggiore rispetto ad un operaio di fabbrica che fa turnazioni. Anzi…

Non voglio sminuire la tua attività, ma ti prego di non sminuire la attività di altri, senza aver prima provato personalmente,
e ti rispondo brevemente, avendo io provato entrambe le cose (tra l'altro in reparto di fusione metalli):

".. probabilmente non hai provato a frenare un merci di Laes vuoti, lanciato alla sua max velocità, in inverno, con ghiaccio, e quel rosso ..... che si avvicina, si avvicina sempre più con un bivio davanti, mentre la lancetta del contakm sembra non scender mai ...".

Bene, in quei tanti momenti come questo sopra che un macchinista affronta, magari alla sua 4° notte "reale" consecutiva,
sempre ad orari differenti (altro che turni ... con orari standard)
ti posso garantire che vorresti esser un operaio .. mille e più volte.

Buona serata


Forse mi sono spiegato male. Non ho sminuito nulla, ci mancherebbe. :wink: Ho fatto una sommaria (ma moooolto sommaria) analisi dei rischi ma ovviamente mi mancano un sacco di informazioni. Nello specifico la situazione che mi hai descritto mi viene un pochino difficile da inserire tal quale come "rischio" in un DVR, così come verrebbe difficile ad un Medico del lavoro far modificare o limitare al Datore la mansione di macchinista.... Anzi. Presumo che sul DVR la situazione del rischio "ghiaccio sui binari" sia ben descritta, con conseguenti attività di riduzione del rischio, e che il macchinista sia stato regolarmente formato e addestrato. Non ho capito però cosa vuoi dire con " 4^ notte consecutiva a orari differenti..." : cosa a orari differenti? il semaforo? il ghiaccio? o il turno? la "notte" per legge e per quasi tutti i CCNL parte dalle 22 e termina alle 6; non conosco poi come funzionano i turni di un macchinista...ma magari volevi dire che iniziano a ore diverse....tipo un giorno inizi alle 17, il giorno dopo alle 23... Intendevi così? Se si, succede sempre o è una situazione occasionale? In ogni caso...quando hai scelto quel mestiere lo sapevi o comunque te lo hanno detto in fase di assunzione. Sbaglio? :roll: Comunque la non regolarità di orario di lavoro non penso sia causa di malattie professionali, o almeno non ho mai letto di casi o sentenze a riguardo.

Comunque per info l'elenco dei lavori usuranti è consultabile da tutti. Sui "settore trasporti" il legislatore è stato poco preciso ma mi sembra che il macchinista ferroviario non rientra. Forse rientrano i macchinisti in metropolitana (galleria, buio, intermittenza luci…).

Mia considerazione... :D ...potrei capire un macchinista degli anni 50 su una locomotiva a vapore. Quello si che era usurantissimo e dannosissimo per la salute. Oggi con le norme attuali sarebbe impossibile far lavorare una persona su una locomotiva a vapore in modo continuativo. Ma un macchinista su una loco moderna, comoda, con mille sicurezze, dove funziona tutto in automatico… Dai…non esageriamo… Non sminuisco il tuo mestiere...ma non facciamolo passare per un lavoro pesante… Dai.
Anzi se mi fai conoscere un solo macchinista, magari anche qua sul forum, che vorrebbe far cambio con un operaio metalmeccanico in una fonderia...ti pago una cena ;-)….perché di amici macchinisti ne ho...sia FS sia DB sia manovratori di scalo che manutentori di linee (quindi "notte" nel 70% del mese) … Per ora stanno tutti benissimo e mi sembrano anche contenti del loro lavoro. Soprattutto per lo stipendio. :D

P.s. fare il macchinista era il mio sogno da bambino. E forse lo è ancora ora. Vuoi fare cambio? :lol: ...ma purtroppo sono fuori età… ora prendono solo under 30.


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2019, 19:38 
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Sei molto disinformato. Ma veramente tanto.
E sinceramente leggere affermazioni da chi non ha conoscenza, ed esperienza reale, per giunta in forum dove ci sono esperti (anche, e molto più di me) mi disturba.
Ma non è rivolto a te … (non ho il piacere di aver condiviso nemmeno un budino, con te). Mi disturba quest'orda di tuttologi, recente, che parla e professa il verbo in ogni dove con ... "finta saccente sicurezza".
Ma sicuramente è un problema mio. Purtroppo ho sempre patito la diffusione del "vuoto pneumatico".

Viene considerata notte per un Macchinista un servizio che intacca la fascia 00.00 -- 5.00
Ovvero, se inizio alle 5.01 e ho messo la sveglia alle 4.00 nella migliore delle ipotesi, non è notte per l'azienda … ma è notte reale per me.
Idem viceversa se l'orario previsto di arrivo è alle 23.59 .. (ritardi permettendo) non è notte. Ma addirittura se è un turno previsto in "fascia diurna" puoi terminare alle 00.59 e .. non è notte.
Aggiungiamo due notte aziendali piene previste da turno … con inizio all 1.00 una, ed alle 23.00 con fine alle 6.00 l'altra, e ..
.. arrivi a fine 5ina che "non sai più chi sei".
Non a caso, è considerato usurante e riscatti un anno ogni sette (o dieci? mi sovviene ora il dubbio).

Poi, parli di vapore. Io ci ho lavorato, non per molti anni per mia fortuna, ma ho dato …
Ma ho lavorato anche sui 626, sui 428, su tutti gli isabella che ti vengono in mente, o su ciò che rammenti in blu oriente .. compreso quello da 4 pezzi ad ass. variabile.
E ricordo ancora in tutti questi, pezzi di "roba bianca" che cascavano dal tetto sotto imperiale … da paratie divisorie … da sotto al banco ..
Qualche anno dopo, a copertura misero della schiuma …….. (no comment) …... con un bell'adesivo rosso con un "a" nera su fondo bianco con scritto in molto piccolo "attenzione! pericolo di presenza a..". Ma mica non ci viaggiavi.

Quante volte passando sotto un segnale verde, all'improvviso .. rosso! Perché rosso? cos'accade? cosa ho davanti? ….. 10 anni di vita persi in un attimo

Ma a quell'epoca ho condotto anche treni a velocità stratosferiche (per l'epoca) senza ausilio di ripetizione segnali ….. Se si guastava in corsa, la isolavi e via .. a palla. L'onore di un Maestro si misurava dall'arrivare in orario! Erano i tuoi occhi ed i tuoi riflessi la ripetizione segnali. E quando vedevi un giallo, il cuore andava a 1300 …
… ovvero ai metri che avevi per frenare e fermarti prima del seguente rosso.
Solo dopo anni limitarono la condotta con loc. senza ripetizione, a max 50 km di percorrenza.

Guarda .. potrei scrivere per mesi.
E qualsiasi Maestro come il sottoscritto, potrebbe scrivere altri capitoli di diverse pagine.

Ma ti do un consiglio.
Se riesci, fai una settimana con un macchinista. Quando e se, riesci a scrivere qualcosa .. dopo ... sarò qui ad attendere le tue sensazioni scritte sui possibili malori.
Quelle vere. Non ipotetiche e, perdonami, senza fondamento reale.

Ri-buona serata


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2019, 22:34 
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Quando ho visto questo:
DOZ ha scritto:
Viene considerata notte per un Macchinista un servizio che intacca la fascia 00.00 -- 5.00
Ovvero, se inizio alle 5.01 e ho messo la sveglia alle 4.00 nella migliore delle ipotesi, non è notte per l'azienda … ma è notte reale per me.
Idem viceversa se l'orario previsto di arrivo è alle 23.59 .. (ritardi permettendo) non è notte. Ma addirittura se è un turno previsto in "fascia diurna" puoi terminare alle 00.59 e .. non è notte.
Aggiungiamo due notte aziendali piene previste da turno … con inizio all 1.00 una, ed alle 23.00 con fine alle 6.00 l'altra, e ..
.. arrivi a fine 5ina che "non sai più chi sei".
Non a caso, è considerato usurante e riscatti un anno ogni sette (o dieci? mi sovviene ora il dubbio).

Mi sono chiesto: così poco?. Così poco durerebbe una "notte"?
Conosco diversa gente che fa turni o ne faceva (commercio, sanità, anche metalmeccanica) e tutti mi dicevano che la notte partiva dalle 22 o 22:30 e finiva sempre alle 6 o 6:30. Ma almeno loro, non spostandosi, avevano sempre gli stessi orari.


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2019, 6:11 
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In che senso "così poco"?
Forse non sono stato chiaro con la definizione di "Notte"

Una fascia oraria di turno che intacca tra inizio, fine, o per tutta la fascia, quell'arco orario viene considerato notte.
Ovvero,
se comincio alle 22.00 e termino alle 5.00 ho fatto una notte
se comincio alle 18.00 e termino alle 2.00 ho fatto una notte
e la fascia oraria di turno può raggiungere le 10 ore max.

Poi ci sono i turni rotativi (in terza) per il personale a terra in Impianto, e per le Sale Operative. Il "giro" consiste in
pomeriggio
mattino, giorno segg.
notte, stesso giorno del turno mattino
La notte in quei casi, ad orario prestabilito (non variabile) va dalle 21.30 alle 6.30


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2019, 9:28 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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Località: 'Lisondria...
DOZ ha scritto:
Sei molto disinformato. Ma veramente tanto.
E sinceramente leggere affermazioni da chi non ha conoscenza, ed esperienza reale, per giunta in forum dove ci sono esperti (anche, e molto più di me) mi disturba.
Ma non è rivolto a te … (non ho il piacere di aver condiviso nemmeno un budino, con te). Mi disturba quest'orda di tuttologi, recente, che parla e professa il verbo in ogni dove con ... "finta saccente sicurezza".
Ma sicuramente è un problema mio. Purtroppo ho sempre patito la diffusione del "vuoto pneumatico".

Viene considerata notte per un Macchinista un servizio che intacca la fascia 00.00 -- 5.00
Ovvero, se inizio alle 5.01 e ho messo la sveglia alle 4.00 nella migliore delle ipotesi, non è notte per l'azienda … ma è notte reale per me.
Idem viceversa se l'orario previsto di arrivo è alle 23.59 .. (ritardi permettendo) non è notte. Ma addirittura se è un turno previsto in "fascia diurna" puoi terminare alle 00.59 e .. non è notte.
Aggiungiamo due notte aziendali piene previste da turno … con inizio all 1.00 una, ed alle 23.00 con fine alle 6.00 l'altra, e ..
.. arrivi a fine 5ina che "non sai più chi sei".
Non a caso, è considerato usurante e riscatti un anno ogni sette (o dieci? mi sovviene ora il dubbio).

Poi, parli di vapore. Io ci ho lavorato, non per molti anni per mia fortuna, ma ho dato …
Ma ho lavorato anche sui 626, sui 428, su tutti gli isabella che ti vengono in mente, o su ciò che rammenti in blu oriente .. compreso quello da 4 pezzi ad ass. variabile.
E ricordo ancora in tutti questi, pezzi di "roba bianca" che cascavano dal tetto sotto imperiale … da paratie divisorie … da sotto al banco ..
Qualche anno dopo, a copertura misero della schiuma …….. (no comment) …... con un bell'adesivo rosso con un "a" nera su fondo bianco con scritto in molto piccolo "attenzione! pericolo di presenza a..". Ma mica non ci viaggiavi.

Quante volte passando sotto un segnale verde, all'improvviso .. rosso! Perché rosso? cos'accade? cosa ho davanti? ….. 10 anni di vita persi in un attimo

Ma a quell'epoca ho condotto anche treni a velocità stratosferiche (per l'epoca) senza ausilio di ripetizione segnali ….. Se si guastava in corsa, la isolavi e via .. a palla. L'onore di un Maestro si misurava dall'arrivare in orario! Erano i tuoi occhi ed i tuoi riflessi la ripetizione segnali. E quando vedevi un giallo, il cuore andava a 1300 …
… ovvero ai metri che avevi per frenare e fermarti prima del seguente rosso.
Solo dopo anni limitarono la condotta con loc. senza ripetizione, a max 50 km di percorrenza.

Guarda .. potrei scrivere per mesi.
E qualsiasi Maestro come il sottoscritto, potrebbe scrivere altri capitoli di diverse pagine.

Ma ti do un consiglio.
Se riesci, fai una settimana con un macchinista. Quando e se, riesci a scrivere qualcosa .. dopo ... sarò qui ad attendere le tue sensazioni scritte sui possibili malori.
Quelle vere. Non ipotetiche e, perdonami, senza fondamento reale.

Ri-buona serata



Ok. Ti chiedo scusa... Non continuo sulle malattie professionali perché noto un tuo fastidio nei miei confronti, e quando ho davanti persone non propense al confronto o al dialogo, meglio lasciar perdere. In questo caso perdonami...il tuttologo lo stai facendo tu e anche con una discreta arroganza. Ma come giustamente scrivi, "è un problema tutto tuo".
Ho premesso che non conosco il vostro CCNL, e ti richiedo scusa se non l'ho letto... Ho sbagliato approccio.
Ma sono abituato. Purtroppo i "colletti bianchi" che ricoprono mansioni inerenti la Sicurezza sul Lavoro (RSPP, ASPP, Preposti, Consulenti, Medici del Lavoro ecc ecc) sono sempre mal visti e denigrati da chi invece "sta sul campo" e vanta anni e anni di servizio. Ed è un grave errore, tutto italiano (all'estero si lavora molto meglio...anche con personale "anziano" saccente)...perché forse prima di sedermi dietro ad una scrivania (che poi è più il tempo che sto su linee di produzione e impianti…), "sul campo" ci sono stato anche io.
Tutti i tuoi problemi però...non dipendono certo da me, ma dal vostro CCNL, che è molto complesso, soprattutto sugli orari del personale mobile (vedasi link sottostanti). Ma se non ti piace non so che dirti. Potevi fare altro, che so...il pilota d'aereo, il marittimo a bordo nave o per essere in tema, il consulente in materia di sicurezza sul lavoro. ;-) Ogni mestiere ha i suoi lati negativi. Non raccontarmi solo che ciò che hai scritto è la normale prassi. Te lo ripeto: di conoscenti in Ferrovia ne ho parecchi, non esisti solo tu con la tua carriera da super macchinista esperto che ha guidato a vapore, sui 424, 428, littorine, Pendolini e chi più ne ha più ne metta.
Prova solo a confrontarti con un autotrasportatore, che di norma guadagna la metà (se va bene…) di un ferroviere, esce al lunedì mattina per rientrare chissà quando, si fa anche 1000 km al giorno, dorme in cabina anche in inverno, non ha "notte" o "giorno", salta i pasti, si lava quando può, più mille altri disagi... e descrivigli la tua esperienza logorante di macchinista… Poi raccontami. :wink:

http://www.filtcgil.it/documenti/mobi17gen17_4.pdf
http://www.fastmobilita.it/docimmagini/u4k7_2.pdf

Comunque facendo due conti immagino tu ora sia in pensione da un po'... :wink: quindi capisco benissimo il tuo pensiero: hai lavorato in periodi dove "la sicurezza sul lavoro" non era considerata e regolata come oggi.

Infine, scusami ancora per il "disturbo" che ti ho arrecato.


Ultima modifica di Giacomo il lunedì 27 maggio 2019, 9:58, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: venerdì 24 maggio 2019, 17:53 
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Leggendo quanto scrive DOZ sembra di capire che il mestiere del macchinista è talmente stressante, pesante e gravoso che forse è roba solo per stomaci fortissimi. Robe per veri uomini che, giustamente, meritano tutto il lauto stipendio, le poche ore di condotta e, naturalmente, il meritato pensionamento anticipato rispetto ad altre categorie di lavoratori. I miei complimenti, DOZ, per essere riuscito a sopravvivere ad un difficilissimo lavoro come il tuo :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: sabato 25 maggio 2019, 21:28 
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DOZ ha scritto:
In che senso "così poco"?
Forse non sono stato chiaro con la definizione di "Notte"

Una fascia oraria di turno che intacca tra inizio, fine, o per tutta la fascia, quell'arco orario viene considerato notte.
Ovvero,
se comincio alle 22.00 e termino alle 5.00 ho fatto una notte
se comincio alle 18.00 e termino alle 2.00 ho fatto una notte
e la fascia oraria di turno può raggiungere le 10 ore max.

Poi ci sono i turni rotativi (in terza) per il personale a terra in Impianto, e per le Sale Operative. Il "giro" consiste in
pomeriggio
mattino, giorno segg.
notte, stesso giorno del turno mattino
La notte in quei casi, ad orario prestabilito (non variabile) va dalle 21.30 alle 6.30

Adesso è chiaro, grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 29 maggio 2019, 9:24 
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Iscritto il: domenica 21 febbraio 2016, 15:35
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Premettendo che non posso entrare nel merito di mestieri che non conosco direttamente, ritengo azzardato stabilire se, ad esempio, è peggio fare l'operaio o il macchinista. Anche se nella vita svolgo tutt'altra professione, ho un po' di esperienza familiare di turni, dato che mio padre lavorava all'ILVA e mia moglie lavora all'ospedale. Ogni lavoro ha i suoi lati negativi, anche quelli mentalmente e non fisicamente usuranti. Poi è perfettamente comprensibile che ognuno di noi consideri quello che lo tocca più da vicino.
Per Giacomo: mi fa piacere leggere sul forum un alessandrino. Io sono novese. Qual è l'azienda di cui parli? La Pernigotti?


Ultima modifica di Pachecco il mercoledì 29 maggio 2019, 17:11, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: mercoledì 29 maggio 2019, 13:35 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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Località: 'Lisondria...
Pachecco ha scritto:
Premettendo che non posso entrare nel merito di mestieri che non conosco direttamente, ritengo azzardato stabilire se, ad esempio, è peggio fare l'operaio o il macchinista. Anche se nella vita svolgo tutt'altra professione, ho un po' di esperienza familiare di turni, dato che mio padre lavorava all'ILVA e mia moglie lavora all'ospedale. Ogni lavoro ha i suoi lati negativi, anche quelli mentalmente e non fisicamente usuranti. Poi è perfettamente comprensibile che ognuno di noi consideri quello che lo tocca più da vicino.
Per Giacomo: mi fa piacere leggere sul forum un alessandrino. Io sono novese. Qual è l'azienda dicui parli? La Pernigotti?



Ti ho scritto in pvt :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: giovedì 30 maggio 2019, 3:55 
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DOZ ha scritto:

Quante volte passando sotto un segnale verde, all'improvviso .. rosso! Perché rosso? cos'accade? cosa ho davanti? ….. 10 anni di vita persi in un attimo




Faccio un attimo un OT in riferimento al post del grande maestro DOZ per chiedere informazioni:

Quando si fa spad involontario per dovuto cambio improvvisio verde / rosso e di conseguenza si inizia a frenare, il treno successivamente dove viene fermato esattamente?
Dato che per regolamento non puoi tornare indietro al segnale ''spaddato" il convoglio viene (appena possibile) fermato in un punto tra due segnali (quello spaddato e il successivo) oppure dopo istruzioni del DM si procede fino al successivo?

Grazie

malte


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: giovedì 30 maggio 2019, 7:54 
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Grande Maestro no. A dire di altri me la cavavo abbastanza bene. Ma quando si era Maestri sul serio, ovvero quando avevi 10 minuti max per intervenire su tutta la macchina per risolvere avaria, anche in cabina AT sporcandosi le mani (non come oggi dove ci sono "conducenti" che leggono le Guide Depannage), ho conosciuto veri Maestri, ovvero quelli che ricordavano a memoria anche il numero del contatto elettrico capicorda che collegava l'apparecchiatura "x", per tutti i circuiti di tutte le macchine reostatiche. Ovvero avevano gli schemi (lenzuoli) circuitali impressi nella loro memoria (anche alle 4 di notte ...). E di contatti ce n'erano migliaia in ogni loco, dove poi dovevi metter mano ..
Chapeau.

L'arresto deve avvenire nel più breve tempo possibile.
Avvenuto l'arresto, il nuovo riferimento è la parte di binario rimanente che porta al successivo punto di protezione; quindi si contatta il Dirigente Centrale, od il DCO, o su linee minori il Dirigente Locale/Movimento, che devono impartire istruzioni per il proseguimento. Un passaggio a via impedita presuppone un guasto sulla sezione, una occupazione di binario seguente casuale o, voluta: (rotaia di destra circuitata con rotaia di sinistra), oppure una chiusura volontaria del segnale da parte dei sopracitati Dirig. per improvviso problema in linea.

in ogni caso occorre conferma di via libera al proseguimento fino al successivo segnale.
Fanno eccezione i segnali Permissivi fissi, o a Permissività temporanea, per cui ci sono modalità di proseguimento in autonomia anche in assenza delle comunicazioni. O per casi particolari, sono descritte le modalità nei Fascicoli Linea località per località.

Rispondendo ad altri Amici qui sopra, nessuno vuol dire che non esistono lavori più duri ..... Un minatore fa i turni anche lui, ma non auguro quel lavoro nemmeno al mio peggior nemico ... (nota per il vuoto: mio cognato, è autotrasportatore)
Il mio paragone derivava dall'aver fatto i turni in fucina/fonderia, e dopo, da averli fatti come macchinista. Bhè, nonostante il caldo terribile specie in estate, la regolarità oraria del turno fisso era impagabile rispetto quella variabile che un Macchinista subisce.
Certo, lo stipendio è più elevato .... ma anche le responsabilità; inoltre anche qui: in fonderia 1 sab-dom ogni 6 settimane lavoravo. Da macchinista 1 sab-dom ogni 6, ero a casa ...


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: giovedì 30 maggio 2019, 14:59 
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grazie DOZ e' sempre un piacere parlare con persone gentili e disponibili!

saluti

malte


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 Oggetto del messaggio: Re: malori professionali
MessaggioInviato: martedì 4 giugno 2019, 10:49 
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DOZ ha scritto:

Rispondendo ad altri Amici qui sopra, nessuno vuol dire che non esistono lavori più duri ..... Un minatore fa i turni anche lui, ma non auguro quel lavoro nemmeno al mio peggior nemico ... (nota per il vuoto: mio cognato, è autotrasportatore)
Il mio paragone derivava dall'aver fatto i turni in fucina/fonderia, e dopo, da averli fatti come macchinista. Bhè, nonostante il caldo terribile specie in estate, la regolarità oraria del turno fisso era impagabile rispetto quella variabile che un Macchinista subisce.
Certo, lo stipendio è più elevato .... ma anche le responsabilità; inoltre anche qui: in fonderia 1 sab-dom ogni 6 settimane lavoravo. Da macchinista 1 sab-dom ogni 6, ero a casa ...


Ok. Ho capito. In pratica pativi in modo particolare la turnazione variabile. Comprendo benissimo. C'è chi invece non sopporta gli orari fissi…tipo i panettieri ad esempio…
Tuttavia da un punto di vista puramente tecnico, non so se il "rischio" da turnazione variabile sia considerato, argomentato e risolto nei vostri DVR. A memoria non ricordo episodi a riguardo. Se però tale problema esiste realmente, causa malattie professionali provate, e non è ancora stato risolto, rivolgetevi ai vostri Medici competenti (che dall'altro ieri hanno finalmente possibilità di diagnosticare lo stress da lavoro come causa di malattia…) RSPP, RLS e in ultimo ai sindacati in fase di rinnovo CCNL. ;-)
Sui CCNL apro una piccola parentesi...perché mi sembra che i macchinisti non FS abbiano un CCNL diverso (e più svantaggioso…) dal vostro. Dico bene? Ovvero stesso mestiere, diversi trattamenti. :roll:
Sui sabati e domeniche...ad esempio e personalmente a me cambia nulla. Anzi, quando facevo un altro mestiere, dove vi erano "turni in quinta" in esterna ( che ti consiglio se patisci turnazione variabile... :lol: ovvero...Giorno 1: 19.00 - 01.00 Giorno 2: 13.00 - 19.00 Giorno 3: 07.00 - 13.00 Giorno 4: 01.00 - 07.00 Giorno 5: riposo e rientri di nuovo con la notte col 19:00 -1:00.... ) preferivo le domeniche e i festivi: guadagnavo di più, lavoravo meglio e avevo i riposi infrasettimanali per farmi i cavoli miei senza la calca della gente alla Domenica. ;-) Questi ultimi sono punti di vista soggettivi, certo. Come lo è il tuo sui turni che hai dovuto fare e sopportare per una vita.
Ti chiedo solo cortesemente di non far passare per "saputelli tuttologi della fuffa" chi fa l'HSE e chi si occupa (apparentemente da dietro una scrivania…) di sicurezza sul lavoro...perché forse hanno qualcosina da insegnare anche a voi super macchinisti. :wink:
Se ti fa piacere, essendo io molto curioso, proseguiamo pure la discussione. Mi interessa sapere se oggi un macchinista è istruito, formato e addestrato anche a metter mano agli impianti elettrici del locomotore in caso di guasto o se deve limitarsi a fare solo il "conducente" aspettando i manutentori, debitamente addestrati e formati per PES/PAV, luoghi confinati, lavori in quota, ATEX, norme CEI e chi più ne ha più ne metta… ;-) :D


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