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 Oggetto del messaggio: loco a vapore Porto di Savona
MessaggioInviato: giovedì 2 marzo 2006, 21:54 
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Iscritto il: venerdì 24 febbraio 2006, 21:46
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vorrei avere maggiori informazioni circa le locomotive a vapore che hanno prestato servizio presso la Emilio Astengo di Savona (numeri matricola, costruttori, rodiggio e altro).

chi mi puo' aiutare?

ciao

ermanno


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MessaggioInviato: venerdì 3 marzo 2006, 19:15 
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Comincio io, con una risposta parziale.

F. V. S. N° 1 e F. V. S. N° 2.
Costruzione Henschel, anno 1907, con i numeri di fabbrica, rispettivamente 8584 e 8585. Rodiggio C, diametro ruote mm 1100, massa in servizio 30 T. Vapore saturo, pressione di timbro 12 kg/cm^2 e semplice espansione. Potenza 380 CV, 2 cilindri esterni, distribuzione Allan. Velocità max. 40 km/h. Corrispondenti al tipo prussiano T3.

Ordinate alla Henschel di Kassel (germania) come dotazione iniziale della Ferrovia della Valle Sessera, ferrovia economica che congiungeva Grignasco (NO) con Coggiola (odierna provincia di Biella) insieme ad una terza unità gemella (numero di fabbrica 8586- numero di servizio 3), vengono consegnate entro l'inizio del 1908; espletano il servizio sulla linea sociale dal maggio di quell'anno senza interruzioni sino alla chiusura della linea.

Dopo l'alluvione del 1934, a causa della piena del Sesia, che distrusse il ponte di Grignasco, le macchine effettuano servizio ridotto sulla rimanente parte del percorso fino al novembre del 1935, anno della definitiva chiusura della linea.

Restano accantonate sino alla fine della Guerra Mondiale, quando vengono acquistate dalla Emilio Astengo, che le adibisce alle manovre nel porto di Savona e le rinumera E. A. 11 ed E. A. 12, rispettivamente.

Qui le locomotive vengono impiegate sino al 1975, quando vengono accantonate per demolizione.

Nel 1978 vengono acquistate dal neocostituito Museo Ferroviario Piemontese, che le riporta in Piemonte e le sottopone a restauro. La N° 1, in condizioni peggiori, viene ripristinata solo esteticamente e viene utilizzata cone fonte di pezzi di ricambio per la N° 2, che viene, invece completamente revisionata e ripristinata in ordine di marcia.

Pronta a servire dalla primavera 2000, viene nuovamente resa inservibile dall'alluvione che ha colpito la zona nord di Torino e la sua provincia nell'ottobre dello stesso anno. Sottoposta ancora una volta a revisione generale della parte meccanica, dal 2002 è al servizio dei treni storici effettuati dal Museo piemontese.

La N° 1, invece, si gode la meritata pensione esposta presso la stazione di Altavilla Monferrato (AL).

E - già che ci siamo - che fine fece la N° 3? Alla chiusura della FVS fu acquistata dalle Ferriere Pietra di Omegna, che l'adibì alla manovra interna ed al servizio di tradotta sul raccordo con la stazione di Crusinallo.
Fu certamente accantonata prima del 1977, ma risultava ancora esistente, seppure in pessime condizioni, nel 1983. Pare che sia poi stata demolita nello stabilimento stesso.


Ultima modifica di 215.005 il venerdì 3 marzo 2006, 21:01, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 3 marzo 2006, 19:19 
Demolire! via!


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MessaggioInviato: giovedì 9 marzo 2006, 10:58 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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215.005 ha scritto:
E - già che ci siamo - che fine fece la N° 3? Alla chiusura della FVS fu acquistata dalle Ferriere Pietra di Omegna, che l'adibì alla manovra interna ed al servizio di tradotta sul raccordo con la stazione di Crusinallo.
Fu certamente accantonata prima del 1977, ma risultava ancora esistente, seppure in pessime condizioni, nel 1983. Pare che sia poi stata demolita nello stabilimento stesso.


La FVS n.3 fu acquistata nella metà degli anni 80 dalla LFI di Arezzo per essere rimessa in funzione e utilizzata per treni storici sulla linea Arezzo-Stia, linea che per altro vide in servizio regolare macchine gemelle ( società Veneta). Succesivamente venne trasferita allo stabilimento FERVET di Castelfranco Veneto e completamente smontata per la valutazione degli interventi da farci sopra. I serbatoi dell'aria vennero collaudati e fu richiesto un preventivo ad una ditta dell'est per la revisione generale della caldaia. Questi interventi avvennero durante il periodo commissariale governativa (FSAS). Rientrata la LFI nella gestione, febbraio 1992, la macchina passò nel dimenticatoio fino a chè qualcuno si accorse della sua esistenza e, reputandola inutile, con grande lungimiranza la fece demolire. Per fortuna la dirigenza LFI oggi è cambiata.
Naturalmente, la decisione di demolirla fu presa senza sapere quanto si sarebbe dovuto spendere per ripararla.
La demolizione effettiva fu effettuata frà il 1998 e 1999.


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MessaggioInviato: giovedì 9 marzo 2006, 18:03 
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Iscritto il: giovedì 23 febbraio 2006, 18:33
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Località: Provincia di Novara
Giancarlo Giacobbo ha scritto:

... Naturalmente, la decisione di demolirla fu presa senza sapere quanto si sarebbe dovuto spendere per ripararla.
La demolizione effettiva fu effettuata frà il 1998 e 1999.


E dire che a fine anni '90 anche il più modesto dei manovali avrebbe dovuto avere un minimo di cultura ferroviaria, figuriamoci un dirigente di una ferrovia!!!
Cultura ferroviaria che avrebbe permesso salvare questa macchina dalla fonderia, senza pretendere di vederla in pressione ma quantomeno come alternativa all'altoforno, monumento in uno squallido ed anonimo giardinetto.


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MessaggioInviato: giovedì 9 marzo 2006, 21:44 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Figurati, siamo in italia, e non sarà l'ultimo mezzo storico ad essere demolito in futuro...


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MessaggioInviato: sabato 29 marzo 2008, 22:45 
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Iscritto il: giovedì 13 marzo 2008, 21:17
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Località: GENOVA
Ciao Abbiate pazienza se vado a pescare vecchi argomenti nel mio viaggio di esplorazione del sito, ma avendo visto la domanda ed avendo trovato un ritaglio (purtroppo senza dati editoriali rintracciabili) con una locomotiva di Astengo seppellita sotto una baracca dai bombardamenti del 1944, penso che faccia piacere vederlo per la ricostruzione storica delle società ferroviarie minori. Pietro E424portafrontale.

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MessaggioInviato: domenica 30 marzo 2008, 7:44 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Purtroppo non ho l'elenco completo delle macchine della Emilio Astengo. Da quanto ho ricavato dovevano essere al massimo una ventina (ho 19 macchine sulla mia lista) di provenienza più varia. Oltre a quelle ex Valsessera esistevano anche ex FS 830 e 835, altre dellle FNM e delle FSE nonchè due ex Rezzato-Vobarno e altre di provenienza non nota. Caratteristica era una macchina ex FAC, poi Siracusa-Vizzini a scatamento 950, successivamente trasformata a scartamento normale.
Sicuramente informazioni ufficiali si dovrebbero trovare nelle vecchie carte delle FS a Genova dato che ogni macchina aveva il suo libretto di caldaia su cui venivano annotate le visite, oppure presso l'Ispettorato della Motorizzazone della Liguria. Potrebbe anche essere che quest'ultimo abbia versato il materiale documentaristico storico all'Archivio di Stato di Genvova.
Se così fosse allora vi consiglio di andarlo a consultare perchè si trova di tutto, fin nei minimi particolari perchè "non si muoveva foglia" senzal'autirzzazione della MCTC.
Certo che sarebbe interessante un articolo su questo e su altri parchi ferroviari secondari esistiti in Italia.
Se ognuno di noi mette quello che sa forse potremo finalmente leggere qualcosa.
Saluti e buona ricerca


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MessaggioInviato: lunedì 31 marzo 2008, 7:13 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 21:50
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Giancarlo Giacobbo ha scritto:
La FVS n.3 fu acquistata nella metà degli anni 80 dalla LFI di Arezzo (...) trasferita allo stabilimento FERVET di Castelfranco Veneto [, fu] (...) smontata per la valutazione degli interventi (...). I serbatoi dell'aria vennero collaudati (...). La demolizione effettiva fu effettuata frà il 1998 e 1999.


Sei sicuro che si tratti proprio della FVS N. 3? A distanza di anni, mi è venuto in mente che le macchine ex FVS erano prive di impianto pneumatico. Però nel '77 la Pietra accantonò un'altra T3 (ex SV) che invece aveva il freno ad aria.


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MessaggioInviato: lunedì 31 marzo 2008, 8:44 
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Infatti trattasi della ex 321 SV. La n.3 ex FVS era già stata fatta a pezzi da tempo ( leggere vari articoli sull FVS pubblicati anche su TTstoria ).
Saluti
ZB

P.S:Le uniche ex FVS esistenti sono la 1 e la 2 , la 3 ho detto sopra la 4 finita al porto di genova e poi rientrata in ambito FS come 830 006 è stata demolita a Novi S.Bovo nei primi anni ottanta ( vedi mia foto a corredo del suddetto articolo su TTstoria).


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MessaggioInviato: lunedì 31 marzo 2008, 9:09 
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Cita:
la 4 finita al porto di genova e poi rientrata in ambito FS come 830 006 è stata demolita a Novi S.Bovo nei primi anni ottanta


Ma la ex 830.006 è tuttora esistente in mano al CSFT, ex Fornicoke n.2.
Quindi questa n.4, di cui non ho mai sentito parlare, dovrebbe essere una T3 come le precedenti e classificata 830.006 al rientro nel parco FS, visto che la vera 830.006 era oramai andata alla Fornicoke.
Dovrebbe essere così o sbaglio?
Saluti curiosi.


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MessaggioInviato: lunedì 31 marzo 2008, 20:15 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
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Mi permetto una puntualizzazione: nel 1929 la FAC (Ferrovia Appennino Centrale - Arezzo Fossato di Vico) acquistò dalla Siracusa - Ragusa - Vizzini le locomotive n. 7, 9 e 10.
Queste macchine costruite dalla Breda, rodiggio 1C, vapore surriscaldato e 250 CV di potenza furono immatricolate dall FAC come 01, 02 e 03.
A seguito della seconda guerra mondiale la FAC venne chiusa, la loco 01 venne rimessa in efficienza ed acquistata dalla Emilio Astengo che le cambiò lo scartamento (da ridotto a normale) la classificò EA 07 "Isolina".
Questa macchina venne demolita a seguito di incidente nella galleria tra porto e stazione.
Queste notizie sono state tratte dal libro "Le ferrovie secondarie di Arezzo" di Piero Muscolino edito dalla Modeltecnica nel 1978.
Su questo libro, a pagina 58 c'è una foto della "Isolina" (ex 01 FAC, ex 07 SAFS) in manovra nel porto di Savona nel 1958.
Salutoni a tutti.
Massimo


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MessaggioInviato: lunedì 31 marzo 2008, 22:15 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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Zio Beppe ha scritto:
Infatti trattasi della ex 321 SV. La n.3 ex FVS era già stata fatta a pezzi da tempo ( leggere vari articoli sull FVS pubblicati anche su TTstoria ).

A me risulta che la 321 SV sia tuttora conservata presso il museo dell'ACT di Bologna.
http://www.atc.bo.it/CMS_Software/XMLEn ... 0328663040


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 6:27 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 15:02
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Località: Genova
Ho fatto un po' di ricerche sulle loco Astengo e contemporaneamente su quelle Società Italiana Coke (Fornicoke), perchè, a mio modesto parere, si tende a mischiarle e a fare confusione (io per primo!).
Ho sintetizzato il tutto come segue, attingendo da vari siti web e da riviste; ovviamente è un elenco solo indicativo, sicuramente con errori e incompleto:

Locomotive Emilio Astengo (EA) poi Ente Autonomo Porto (EAP)

01 Henschel 1912 ex MMO 11 ex FNM 240.10
02 Henschel 1912 ex MMO 12 ex FNM 240.11
03 La Meuse 1909 ex FNM 240.05 Attiva FNM
04 –
05 –
06 –
07 EAP 07 ex FS.835.168 CSFT S.Giovanni Persiceto
07? “Isolina” Breda ex FAC 01
07 EAP 08 St.Leonard 1914 ex Ferrovie Sussidiate ex FSE 14 CSFT
08 –
09 –
10 EAP 10 ex FS.835.149 Monumento Porto Savona (non ancora posizionata)
10? O&K 1912 n.6007 EA 10 “Alessandro Volta” Monumento Pian di Borno
11 Henschel 1907 n.8584 ex FVS 1 MFP Museo dei Trasporti di Altavilla Monferrato
12 EAP 12 Henschel 1907 n.8585 ex FVS 2 Attiva MFP n.3
13 –
14 –
15 835 ? (Photorail)
Incerte:
OMI 1914 ex Ferrovie Salentine ex FSE 316

Locomotive Fornicoke

1. Krauss 1911 n.6373 ex Elba, Miniere ed Alti Forni (Ribolla-Giuncarico) Monumento MFP Officine Magliola di Santhià; Photorail risulta n.6498
2. ex FS.830.006 CSFT S.Giovanni Persiceto
3. ex FS.830.017 Museo dell’Industria e del Lavoro Sesto S.Giovanni
4. Officine Reggiane 1927 ex SAFRE 21 SAFRE
5. ex FS.895.159 MFP Savigliano
?. ex FS.830.010 CSFT Lucato Termica
Incerte:
001 monumento Italiana Coke, Bragno???
008 ex Fornicoke, monumento Savona???
011 monumento Acqui Terme???
022 monumento Savona Marittima???

Commenti:
Ho riportato anche la nuova numerazione dell'Ente Autonomo del Porto, subentrato alla Astengo per quelle che lo hanno ricevuto (es. la ex FVS 1 è rimasta EA, la gemella ex FVS 2 è diventata EAP).
La EA 10? è la due assi a Pian di Borno, e risulta numerata 10 "Alessandro Volta" dal sito werbahn:http://www.werkbahn.de/eisenbahn/lokbau/museum/pres_ok-dampf.htm
creando un doppione con la EAP 10, restaurata da Milanesio, che sarà monumentata presso il Terminal a Savona (quest'estate non c'era ancora); probabilmente la due assi è stata venduta e il suo numero l'ha preso la 835.149.
Stesso discorso per la EA 07 ex FAC, che probabilmente dopo l'incidente, il suo numero l'ha preso la 835.168.
Questo riutilizzo dei numeri penso che sia abituale al porto di Savona, visto che i Diesel attuali sono numerati a partire da EAP 01!
Mancano diversi numeri, non so che numerazione avesse l'ex FSE 316 e non sono riuscito a capire che modello è la EA 15, anche se sembrerebbe una 835 (http://www.photorail.com/oldies/BStuder ... 0copia.jpg).
Passiamo alle Fornicoke:
La n.1 è la Krauss a due assi del MFP, Photorail la dà numerata 6498, werbahn la dà numerata 6373 (http://www.werkbahn.de/eisenbahn/lokbau ... krauss.htm), sicuramente è un errore del sito tedesco.
Per quanto riguarda le 830, ho attinto sempre da Photorail e risulta che la 001 è alla Fornicoke, probabilmente monumento (l'ultima foto vista risale allo speciale di Savona nel 1988), mentre la 008 e 022 a Savona e la 011 ad Acqui Terme monumentate, secondo me non esistono più.
Attendo commenti, modifiche, critiche e magari, chi le ha, qualche foto in più...
Grazie.


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 6:54 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 14:15
Messaggi: 384
Località: Torino
Una ventina d'anni fa presso un demolitore di Acqui Terme erano presenti due locomotive EAP. Una mi pare fosse una 830, l'altra non ricordo.
Dopo qualche anno ce n'era solo una.
Chissà che fine hanno fatto ... qualcuno ne sa di più?

ciao
Ugo


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