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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 20:33 
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Marco Bruzzo ha scritto:
l'unica multa che vi possono aver fatto è per esservi introdotti in stazione, pur in luogo normalmente accessibile al pubblico, senza un titolo di viaggio valido


E anche su questo, tra l'altro, ci sarebbe da dire eventualmente peste e corna da qui all'eternità: in mancanza di tornelli, sistemi di controllo, bigliettazione per accedere agli impianti per accogliere i propri parenti, i motivi della multa potrebbero essere smontati in pochi minuti in sede di ricorso. Questa gente ha solo bisogno di trovare qualcuno che gli faccia passare la voglia di legiferare (!) in preda a delirio da onnipotenza. F.


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 20:35 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Per curiosità, qual è la stazione che ha richiesto cartacce e timbri, sequestrando i negativi?


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 21:31 
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Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 12:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 21:41 
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Ti racconto una storiella sulla efficenza della tua amata Polfer. Qualche mese fa verso le 20 di sera ero a termini con degli amici che dovevano prendere il treno. Ad un certo punto vediamo due darsele di santa ragione più o meno all'altezza del binario 6. Corro al box Polfer per segnalare la cosa, mi guardano annoiati...e mandano avanti i vigilantes....nel senso che 2 vigilantes son usciti di corsa a vedere cosa era accaduto...dopo ben 10 minuti è arrivata (con molta calma) la Polfer...(premssa:i vigilantes erano a bivaccare nel box pofler)


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 21:47 
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Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 12:59, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 22:04 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 0:24
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Alcune insattezze, le solite.
1. Negli aeroporti è esplicitamente vietato fotografare, anche dall'esterno della sede aeroportuale. Si possono fotografare gli aerei, anche militari, in volo. Sono permesse le foto in occasione di manifestazioni aeree ed anche in quei casi esistono delle aree con restrizioni specifiche. Inoltre di tali aree non si possono neppure prendere appunti o fare disegni (le riprese satellitari sono ignorate dal legislatore, ma tale norma risale agli anni '40 rinverdita negli anni '50). In alcuni casi sono proibite addirittura le riprese cinefotografiche anche nelle sedi aeroportuali degli aeroclub, se ritenuti di importanza "strategica" :lol: . Da bordo degli aerei non si può assolutamente fotografare, anzi le macchine fotografiche andrebbero poste in contenitori sigillati dalle autorità aeroportuali.
2. Nelle stazioni si può fotografare a patto di: a) Non entrare nelle "aree ferroviarie" che peraltro sono delimitate dai cartelli b) Non ledere il diritto di immagine o di riservatezza di personale e passeggeri (Cioè chiunque si senta leso in ciò può chiedere l'intervento della Polfer c) Non creare intralcio o pericolo per il servizio ferroviario d) Non occupare il suolo pubblico (quindi niente cavalletti se non autoirizzati da una opportuna tassa e autorizzazione).
Nel corso dell'iniziativa Rondò di Trieste ho chiesto, gentilmente, ad alcuni agenti della Polfer di spostarsi perchè mi intralciavano nel fare le foto, e loro altrettanto gentilmente lo hanno fatto.
Purtoppo ci sono sacche di ignoranza e volontà di sopraffazione da parte di alcuni "tutori dell'ordine" che creano delle situazioni al limite del ridicolo.


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 22:50 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
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Località: Arma di Taggia (IM)
Ciao a tutti,
come tanti altri confratelli del forum, anche io sono stato vittima dell'ignoranza di certe persone. Ho fotografato in largo ed in lungo tutta l'italia ferroviaria, per sentirne tante... poi un giorno, dietro consiglio di un amico mi sono informato.
Trovata una copia della circolare delle ferrovie (sempre appresso, ed una in casa per sicurezza) ho saputo fin dove potevo spingermi.
In tutti i luoghi normalmente accessibili al pubblico, senza l'ausilio di supporti quali cavalletti o monopiedi ecc. si possono effettuare riprese audiovisive senza il permesso o la richiesta di nessuno. Ripeto: solo ed esclusivamente nei luoghi normalmente accessibili al pubblico.
Lo conferma la Polfer di Ventimiglia, Sanremo ed Imperia, dietro mia precisa richiesta. E conferma anche la correttezza della circolare che non è neanche recente.
Se poi sapessi come inserire una foto nel formu, vi farei vedere il Rutelli Express ripreso ad Arma di Taggia venerdì sera, con alcuni agenti a farmi compagnia.
Concordo con quato detto sopra, se siete fuori del territorio ferroviario, tipo una starda, potete fare quello che volete, foto, riprese, usare cavalletti e quant'altro. La cosa fondamentale è non mostrare mai il fianco ed essere sempre corretti ed educati. E soprattutto non fare scemenze, perchè per colpa di pochi, ne pagano poi in tanti. Usiamo il buon senso quando ci rechiamo a fare riprese di qualsiasi tipo, ci guadagneremo sempre.
Saluti a tutti.

Danilo


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 22:59 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
Messaggi: 650
il vero giangi ha scritto:
Ovviamente gli episodi negativi spiccano su quelli positivi: i primi non li dimentica nessuno, i secondi vengono subito dimenticati.
Potrei raccontarti episodi che ha visto protagonista la polfer di Napoli Centrale che si è comportata in maniera del tutto diversa da quella da te descritta, ma non ne ho voglia.


Onestamente non me ne pò fregà di meno. Non è il processo alla Polfer....
Quanto alla normativa: a Termini due anni fa in occasione del treno speciale con la 625.017 chiesi lumi alla Polfer mostrando la circolare...i soelrti tutori dell'ordine caddero dalle nuvole rimandandomi all'assistenza alla clientela il quale tizio cadde anche lui dalle nuvole e dopo circa 15 telefonate mi rilasciò una autorizzazione...il bello è che il tizio era di trenitalia...se ritrovo il foglio ve lo scansiono :D


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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 9:15 
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Precisazione riguardo alle foto aeree: dal 2000 o 2001 la normativa è cambiata. La precedente prevedeva l'utilizzo di una società autorizzata che redigeva un verbale con l'elenco dell'attrezzatura e dei rulli di pellicola portati a bordo, finito il giro il pilota doveva ritirare i rulli scattati e mandarli all'Aereonautica che sviluppava e visionava il materiale e restituiva sono quello autorizzato alla divulgazione; tempi lunghi ma certezza di non infrangere la legge. Ora invece si può volare senza problemi, fare foto e divulgarle escluse quelle che riprendono luoghi ed edifici sottoposti al vincolo di segretezza militare e qui casca l'asino: l'elenco é top secret, se chiedi lumi non ti possono dire nulla perchè è top secret e perciò c'è il pericolo di cadere in fallo....
Tanto per non sbagliare evitare di fotografare caserme, carceri, ripetitori e antenne radio....
Saluti
Marco Bruzzo


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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 11:20 
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State tutti sbagliando,in stazione è assolutamente lecito fotografare anzi ciò è incentivato dalle autorità competenti e dalla società ferrioviaria,per la pubblicità che ne deriva.La polizia ferroviaria,anzi,ha fatto pellicolare due locomotori per treni IC con la propria pubblicità istituzionale, indicendo un concorso fotografico tra i ferroamatori.Tra tutti coloro che invieranno le foto con le loco in oggetto saranno estratti due vincitori.
Ah dimenticavo ciò di cui parlavo succede in Germania...perchè voi non stavate parlando della Germania...
Ps.quanto sopra è assolutamente tutto veritiero!Altro che terzo mondo qui stiamo nel medio evo.


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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 11:35 
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il vero giangi ha scritto:
Quante idiozie ho letto e quante offese gratuite!
Sembra di risentire un mio amico che diceva "quegli stronzi (i vigili urbani di Busto Arsizio) mi hanno fatto la multa perché ero senza cinture".
Io: "ma le cinture erano allacciate?" :?
Lui: "No! Ma potevano chiudere un occhio!"

Purtroppo la legge è stata violata e la multa va pagata.

Certo, questo caso (quello delle foto) è il classico caso limite che lascia abbastanza perplessi. Ma non me la prendo più di tanto con la polfer perché, come i vigili dell'esempio di ci sopra, hanno applicato la legge. Che sia una norma più che discutibile sono pienamente daccordo. L'unica arma era quella di fare ricorso per "vizio di forma" mancando, da quanto detto, alcuni elementi nel verbale di contestazione.

Mandare la Polfer in Siberia? Io ci manderei chi prima dice queste cose e poi un bel giorno si trova ad urlare, magari di notte a Milano Centrale "Aiuto! Polizia!". :twisted:
In quella stazioncina la polfer pensa alle foto. In altre, soprattutto quelle grandi ed in ore di scarso affollamento (Napoli, Milano, ecc ecc), non li invidio per niente. visto che stanno a combattere con la peggiore feccia umana che affolla le stazioni feroviarie! :evil:

:!: P.S. Non appartengo alla Polfer. :!:


Grazie per aver dato velatamente dell'idiota a me e a pochi altri che su questo argomento provano (inutilmente) ad arginare le sciocchezze scritte da altri. Tu ad esempio ne hai messe in fila una decina in poche righe ma io avevo fatto finta di niente: parli di leggi riferendoti a circolari aziendali senza capire che differenza passa tra le due; citi concetti quali "applicazione", "violazione" senza avere una vaga idea del loro significato. Hai citato un aneddoto - peraltro banale - che non ha niente a che vedere con la questione sollevata in questo topic da due persone che sono vittime di un abuso e non autori di una violazione (ma dubito che tu mi segua su questo piano senza andare in confusione). Può starci tutto: sconosci basilari concetti di diritto, nn hai capito niente della situazione, inanelli affermazioni che non stanno nè in cielo nè in terra e prendi le difese del corpo di Polizia Ferroviaria che qui nessuno ha contestato nella sua interezza: pensi che senza la Polfer il mondo andrebbe verso la deriva dell'ordine pubblico? Non ne sono convinto fino in fondo, ma ti lascio il beneficio del dubbio perchè sono una persona democratica che sa tollerare silenziosamente le affarmazioni quando hanno la forma dell'opinione altrui: qui stiamo solo commentando il comportamento illegittimo ed ignorante di due soggetti specifici in divisa che non sapevano quello che facevano, non sapevano quello che dicevano, non sapevano quello che verbalizzavano ma sicuramente lo hanno fatto con la tipica spocchia della presunzione. Pertanto io in Siberia ci manderei persone come queste, che non sanno fare il loro lavoro mentre io ci posso andare su tuo scortese invito semmai per fare qualche foto. Hai le idee confuse sull'argomento? Niente di male. Ti mancano i rudimenti per esprimere dei pareri sensati sull'argomento? Pazienza. Però sentirsi dare dell'idiota mi sembra eccessivo: almeno l'educazione dovresti conoscerla: quella si insegna in famiglia. Io non posso rimediare: tuttalpiù posso spiegarti di nuovo com'è la faccenda delle foto in ferrovia: siediti e ascolta: nessuna legge vieta di fare le foto ai treni dal marciapiede; non esiste la legge quindi non può essere nè applicata nè violata; una circolare aziendale che imponga limiti del genere è risibile sul piano della portata applicativa o comunque contestabile in sede di ricorso ed è una goccia nell'oceano delle fonti - quelle vere - del diritto. Uso la lavagna o mi stai seguendo? Non esiste neanche la sanzione; vale la pena di ricordare che non esiste neanche Memole Dolce Memole, Lady Oscar e Babbo Natale.

Ora, se vuoi proseguire nella discussione, cerca di abbassare i toni perchè come vedi prima di dare dell'idiota a qualcuno è meglio contare fino a undici: ci si copre di ridicolo.

Ciao
F.
(messaggio in sostituzione di uno analogo cancellato per errore da me ieri).


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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 11:51 
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Se non ricordo male le gerarchia delle fonti i regolamenti sono sotto alle leggi....e, Dott. Tobruck correggimi se sbaglio, non si può essere sanzionati per l'inosservanza di un regolamento, salvo che (suppongo come ad esempio il regolamento di condominio) esso non sia in applicazione di una legge. Anche in metropolitana c'è scritto che pè vietato fare foto...ma manca il rifrimento normativo...ora, in base a che cosa possono sanzionarti se sei in un luogo regolarmente aperto al pubblico?Hanno diritto a chiederti i documenti, questo si...ma null'altro. Il nostro baldo paladino della Polfer non ha ben capito che qui non si sta contestando la Pofler, ma si sta solof acendo notare che spesso e volentieri preferiscono rompere le balle a chi non fa nulla.....e che hanno multato, non si sa in base a che cosa, un tizio che stava facendo foto in stazione in luogo aperto al pubblico. Dott. Tobruk, hai dimenticato di dire che senza autorizzazione di un magistrato non ti possono sequestrare un bel nulla....


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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 12:11 
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Parlando tempo fa con un mio amico avvocato, questi mi disse che in via cautelativa il rullino/macchina digitale ovvero scheda di memoria può essere "sequestrato" dalle autorità di polizia se sussistono presupposti tali da giustificare l'atto, salvo poi, ad esempio se contenente materiale oggetto di materia professionale (FOTO DI REPORTAGE DI UN QUOTIDIANO, ad es.) chiedere i danni derivati. Nei casi più gravi ed estremi, come le riprese per un servizio ad immediata pubblicazione, si può chiedere, se il proprio legale non è reperibile/rintracciabile (ad es. se si è molto lontani dalla propria residenza) l'intervento del magistrato di turno.


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PER TOBRUK: Non ho mai detto che sei un idiota.










Saluti & camomilla a tutti!


Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 13:00, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 28 marzo 2006, 14:57 
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Località: Messina
Premesso che non sono un avvocato ma parlo da persona bene informata su certe questioni;

Per sequestrare la macchina fotografica, i rullini e le schede di memoria è necessario (non è opinabile, è necessario) che si ritengano queste corpi del reato o cose pertinenti il reato. Ciò implica che si abbia ben chiaro il reato (REATO) rispetto al quale si sta procedendo e questo assume importanza anche se non sopratutto nella successiva fase di eventuale convalida. Nel verbale, da non compilare modello "Verbale di contravvenzione Totò e Peppino" come nel caso di cui si parla in questo topic, vanno indicati, tra le altre cose, gli estremi (gli ESTREMI) della norma che si assume violata. Ovviamente fare le foto ai treni non implica violazione di nessuna norma credibile: certo la fantasia dell'agente potrebbe partorire qualcos'altro di teoricamente plausibile (tipo questioni relative a terrorismo islamico e simili), ma lì entriamo nel campo della persecuzione scientifica del cittadino: cioè, non so cosa hai fatto, ma siccome io ho la divisa e tu no, mica posso fare la figura di quello che fa marcia indietro davanti a un ragazzino e quindi anche se ho torto su questo, ti trovo un motivo qualsiasi per sequestrare tutto. Ecco perchè bisogna stare tranquilli e cercare di ridurre la questione ad una chiacchierata. Qui le foto ai treni non c'entrano niente, come si capisce. Ovviamente, di fronte a delle foto scattate ai "treni che passano", pur sussistendo fantasiose teorie dell'agente polfer circa il pericolo eversivo ed amenità del genere, nessun magistrato che non abbia molto tempo libero si prenderà la briga di convalidare un sequestro simile. E siamo sempre lì. Per non parlare del requisito della "necessità e dell'urgenza" di sottrarre delle foto di treni ad un appassionato che le stava realizzando in pieno giorno. Il decreto di convalida deve poi essere a sua volta motivato: e anche lì, la sostenibilità di un divieto di realizzare fotografie a scopo amatoriale derivante da un regolamento, una circolare, quel diavolo che sia da parte d RFI è quantomeno dubbia e soggetta a mille contestazioni possibili. Cioè siamo a niente, tutto fumo. Ovviamente sarete privati delle vostre cose per qualche ora ed è solo per questo che tocca fare spallucce, fingere di non sapere niente, stare lì ed aspettare il fatidico "vabbè per questa volta passi". Da qui a capovolgere le posizioni e a stabilire che chi fa le foto è un delinquente e chi lo multa uno che fa il proprio dovere per l'amore della Patria, ce ne passa. Sul concetto di ragionevolezza poi, si potrebbe parlare fino a ferragosto senza venirne a capo.


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