Raggio minimo 1600 mm
Circolano su binari commerciali che abbiano come minimo questo raggio.

Per gioielli simili si potrebbe arrivare anche ad ...uccidere!
Ovviamente scherzo..... ...bisogna dire che siamo su livelli disumani.
Altissima scuola di modellismo.

Paradisiaci saluti.


Maurizio

Posso aggiungere: le precedenti carrozze prodotte, le tipo 1937, circolano su binari in scartamento 0, costruiti dal sottoscritto, senza badare troppo alle norme nem, dato che avrebbero dovuto permettere la circolazione di materiale vario, dai vecchi Lima, Rivarossi, e materiale tedesco degli anni '50, che non rispettano assolutamente tali norme, però, con raggi di curvatura intorno ai 4000 mm, come minimo, senza problema alcuno, nemmeno transitando sui doppi cuori degli scambi a doppio scartamento (0 e 0m).
Ho avuto un gran culo!

Sicuramente a vederli circolare dal vivo, esperienza e professionalita’ non ti mancano per avere saputo realizzare binari in scala 0, che sarebbe anche bello ammirare in foto e conoscerne, per impare, la tecnica costruttiva Maestro.

Una cortese richiesta: puoi mettere le foto delle tue carrozze FS di Pesolillo? Ho bisogno di fermodel-collirio per i miei poveri occhi angustiati dall'H0...

...metti una vagonata di foto!!! ...grazie...

libidinosi saluti

P.S. a Novegro, nello stand Essemme, c'era un E.428-4° in scala 1 da paura... possibile che non ne parla nessuno?

Avevo visto l'E 428 da Essemme, mi pare fosse realizzato d Rocky Model
Rimanendo invece in scala O a Novegro c'era anche lo Stand di Elettren/Lombardi con la 691 ed altri rotabili svizzeri e francesi

Metto un po' di foto dei binari, ma di foto di completati e invecchiati non ne ho!
E, purtroppo neanche una di deviatoi a doppio scartamento.
Ne ho realizzati, in tutto, diociotto, più o meno, tra curvi, inglesi, etc, più di quindicimila chiodi piantati. Ho cercato di imitare un armamento molto vecchio, con rotaie "bullet ant", senza piastre, al tempo, si usavano spesso, e quando si usurava la parte superiore, si rigiravano le rotaie. Ricordo che al 1912, sulle reti italiane esistevano almeno sessanta tipi di armamenti diversi ed accoppiati tra loro con tanti tipi di ganasce diverse, da far venire il mal di testa.
Usando un armamento del genere, ci si può ambientare sopra un sacco di rotabili diversi, ovviamente ancien!

grazzzie, veramente un notevole lavoro

Notare il televisore... è passato qualche anno...

Avevo notato il mitico Mivar, ho amici che lo hanno ancora funzionante in casa e sembra che gli anni non passano.

Per i binari al top esiste anche Hegob, comunque i Peco da evitare, i Lenz se invecchiati a dovere a mio avviso sono ottimi.
Per quanto riguarda Pesolillo siamo su prezzi e qualità da cofanetto e da vetrina, io avrei timore solo a prenderli per metterli sulle verghe.
Unico appunto sul carro frigo, che mi pare con le doghe, le parti in legno a mio parere dovrebbero essere in legno, ottone e legno con la verniciatura avrebbero due rese e migliorerebbe il realismo che a questi livelli è d'obbligo.

Concordo pienamente.
Stefano.

Concordo anch'io sul "meglio il legno in legno" ma chiedo: anche se la scala è grande, l'uso del legno sarebbe sicuro o bisognerebbe fermarlo su un supporto metallico robusto?

No, non è così, il legno in scala non viene bene, col vero legno. Si sollevano tutti i peletti al momento della verniciatura, le scritte sono quasi impossibili da riportare, e le venature, anzichè in scala 1:43,5, sarebbero in scala 1:1. Anche io, in H0, per imitare il legno, uso il plasticard che, dipinto e sporcato è più realistico del vero legno.
Provate a fare un carro in H0 o 0, in vere doghe di legno...

Non concordo pienamente che nel modellismo il legno debba essere riprodotto con il legno, soprattutto nel modellismo di rango come quello praticato dal sig. Pesolillo.
Innanzitutto va ricordato che per quanto i pezzi in legno siano piccoli, la venatura é sempre in scala 1:1, e poi anche al vero le venature del legno non sono mai troppo visibili, e marcate, ad eccezione, forse, delle traversine dei binari.
Del resto anche una gran parte di materiali di impiego modellistico non corrisponde e non trova riscontri per quanto accade al vero.
Mai visto una cassa di una carrozza in ottone? O finetrini in acetato?
Dico questo perché ho fatto delle ricerche e delle prove, realizzando alcuni carri a cassa in legno tipo F 1905 con taglio laser di compensato da 1 mm.
Grande facilità di montaggio rispetto ad una cassa in ottone, una punta di colla vinilica e tutto é a posto, ma poi la verniciatura richiede numerosi passaggi ed é facile danneggiare qualcosa.
Qui una foto della cassa in fase di realizzazione, telaio e tutta la ferramenta sono comunque in ottone, tetto a due falde in cartoncino rivestito di cara abrasiva finissima ad imitazione della tela olona.