gvi1952 ha scritto:
Se quanto pubblicato nell’articolo è corretto, sembrerebbe che per tutta la durata della guerra la linea del Gottardo fu utilizzata in modo regolare e continuativo per il traffico tra l’Italia e la Germania.
guglielmo
Tema delicato....
Il comportamento della Svizzera nella 2. Guerra mondiale é un capitolo molto lungo e intricato, fatto di alcune scelte coraggiose (tipo l'abbattimento di una decina di caccia tedeschi nel 1939-40 per marcare l'inviolabilitâ delle frontiere) e parecchie decisioni vergonose, compromessi più o meno servili ed una interpretazione di neutralitâ da contrapporre a quello di 'sopravivenza'.....politica che bene o male e con un po di fortuna ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
Le industrie private poi si facevano gli affari loro.... vendendo anche armi ad entrambi i fronti (p.es. i cannoni Oerlikon che sono stati usati da entrambi i contendenti).
Ferroviariamente parlando....
E' un fatto che gli assi del Gottardo e del sempione sono rimasti aperti per tutto il periodo 39-45 per il trasporto di materiali non bellici tra Italia e Germania, con il carbone verso l'Italia in posizione prominente.
Era l'accordo: "Niente invasione o la ferrovia salta (era giâ tutta minata), ma finchè rispettate la sovranità svizzera la linea si può usare ". E i quantitati trasportati sono anche stati notevoli.
Che poi si sussurra di carri carbone 'farciti' con altre merci l'ho già sentito, ma non so se é mai stato confermato.
Però malgrado questo traffico, nei documenti dell'epoca risulta che c'era solo pochissimo traffico con vagoni passeggeri diretto tra l'Italia e la Germania; Stefano ha dei documenti del 1940, ed io del 1942, e tutti i treni fanno capo a Basilea SBB, mentre che a sud si arrivava sempre ancora a Milano.
That's it, I have no explanation...
sebastiano