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 Oggetto del messaggio: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 20:39 
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Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Non so se il tema in questi anni sia gia'stato trattato.

La storia dei nostri nickname.
Non e'solo un'idea mia...Su un off topic,leggevo la storia di Utenteacido....il perche'di un nome cosi curioso...ed egli spiegava.
Credo che per ognuno di noi dietro il nick ci sia una storia(caz che frase da Kolossal...)legata spesso indissolubilmente ai ns amati trains...reali e modello.
Ovvio...se uno ha come nick Rossi Paolo non puo'andare oltre il racconto di mundial 82 o calcioscommesse...eh eh....
Ma chi porta nick tipo...boh a caso...Torrino...Big Boy....Aro62....e652...Taurus....c'e' una storia dietro....del tipo ero sul marciaede di Innsbruck e la tedeschina mi ha detto"sei troppo italiano per stare con te"e mollandomi in quel momento passava una rossa Taurus e da qui.............

Parto io....il mio Nick deriva dalle vacanze estive che gia'in giovane eta'(fine 70 primi 80) ero dolcemente obbligato a fare in Calabria...lato ionico...paese Cropani Marina.La Calabria...al tempo di una belezza quasi selvaggia...
I viaggi sempre in treno....quindi da Padova a Lamezia con trenaccio freccia della laguna..attuale 1931....
Da Lamezia a Catanzaro Lido e da qui fino a Cropani Marina,coincidenze fortunate....341 seconda serie con carrozze ultraold(certo capitava anche la 668 con le tendine ad alta velocita'fuori dai finestrini....)Vacanze...aria di liberta'(esam a settebre permettendo qualche tempo dopo...).
Insomma questa d 341 per me ha significato molto quando la vedevo arrivare in stazione...solitamente sporca e ingrassata di nafta..."accaldata"nei mesi estivi e....bellissima nella sua bruttezza..... Credetemi...dopo le varie 445 erano gia'troppo moderne....la gioventu'che andava verso l'eta'adulta.
E la mente mai dimentichera'lo ionio turchino da un lato della carrozza e dall'altro i brulli gialli colli dell'entroterra calabrese.
Tuuu...tuu...la 341 ad ogni PL suonava....
Fichette aspettatemi sotto l'ombrellone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


ciao Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 20:51 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Se mi dai il nome del pusher, magari..... :wink:
Cos' è roba nuova?
da dove viene?
La voglio! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 20:55 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 14:25
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Località: LAZIO
Torrino ha scritto:
Se mi dai il nome del pusher, magari..... :wink:
Cos' è roba nuova?
da dove viene?
La voglio! :D


hahahahahhaha :lol:

Il mio ricordo è la E656 ma come Nick name se lo erano già preso :evil:

"Torrì passame stà siga, famme fà un tiro" :mrgreen:

Saluti MARK


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 20:57 
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Armando è un poeta, chissà da quale, pardon, da cosa trae ispirazione....


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 21:05 
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Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
...se non fosse un forum di modellismo....

il nick sarebbe stato....Polline 72..............
:mrgreen:

Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 21:12 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7437
Località: Fabriano
Dai, allora buttiamoci: Torrino nasce da quel maledettissimo ponte della F.A.C., che riprodussi tempo fa con una fatica improba, con pietre ricavate da listelli di legno per uso navale, forse trenta o quarantamila pezzetti posati uno ad uno.... Ma il ricordo che mi lega alla zona è dipeso da motivi di lavoro che nei primi anni '90 mi portarono ad Arezzo e in quella zona in particolare, dove c' erano tanti camper, ma non di turisti! E qui metto la censura......


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 22:21 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 8:49
Messaggi: 1038
Località: All'ombra del Pratomagno
Il mio è un soprannome che usano (usavano? mah..) i miei amici.
Un po' i tratti somatici sono orientaleggianti
ma l'evidenza massima fu quando indossai un cappello simil cinese comprato in spiaggia.
L'appellativo di "i' Cinese" non me lo hanno più tolto... :lol: :P


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 22:42 
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Iscritto il: domenica 21 marzo 2010, 9:09
Messaggi: 853
Località: ROMA
Io ho scelto il mio che deriva da due grandi passioni: La CIWL e le Ferrovie Francesi.
E mi mi é sembrato rappresentativo il Sud-Express degli anni venti/trenta.
Saluti.


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 22:58 
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Iscritto il: lunedì 1 febbraio 2010, 14:05
Messaggi: 99
T910 è il nome attribuito ai poderosi motori delle E652.

Volendo fare l'intelligente ( :lol: ) ricordo che 910 è il numero di Ampère della corrente nominale di ciascun motore. Ogni carrello ha un singolo motore che alimenta due assi, ed ogni motore ha una potenza continuativa di quasi 1.8 MW.

Insomma, sono motori che non scherzano un c***o...

Avrei quindi voluto chiamarmi "T9101.8x3MWcontinuativi" ma non era molto comodo. Perciò ho scelto T910.

Se volete chiamatemi "T" :lol:


Ultima modifica di T910 il giovedì 22 aprile 2010, 22:59, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 22:58 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Località: Torino
Despx abbreviativo di Desperado ebbene sì, sono approdato nel mondo delle chat (prima) e dei forum (dopo) con un nick dal passato "insanguinato".

classica storia della relazione pluriennale che termina tristemente; mia disperazione (da qui desperado) isolamento forzato e ricerca di nuove emozioni solo con PC e internet!
Per la verità il "giochino" ha funzionato e anche bene! Grazie alle Chat (in particolare MIRC) ho incontrato parecchie donne (quasi tutte poi conosciute di persona e quasi tutte ... anche bibblicamente :wink: ) poi.... anche mia moglie!!!

Sposatomi, il nick Desperado non mi piaceva più perchè non aveva più senso e l'ho accorciato in Despx.

Tutto questo è avvenuto 10 anni fa e a volte sorrido nel pensare che se non mi fossi lasciato con quella ragazza non averi forse mai conosciuto mia moglie che abitava a 120 KM da me e mi fa ancora più sorridere il fatto che nel 2006 la madrina di battesimo di mia figlia era proprio quella ragazza ormai divenuta amica di famiglia :D

Come si suol dire quando è destino.... è destino!

Ciao
Desperado :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 23:00 
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Iscritto il: lunedì 1 febbraio 2010, 14:05
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despx ha scritto:
Come si suol dire quando è destino.... è destino!

E no! Se mi consenti....è Destx :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 23:01 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2852
Località: Torino
Già ! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 23:09 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 14:12
Messaggi: 1001
Località: Luzern, Schweiz
Come già spiegato altre volte, dopo un pò di anni con nickname vari (da Ce6/8II, a Be6/8III, passando per Jakob Buchli e
un'altra serie di amenità a carattere elvetico-ferroviario), alla fine sono approdato al mio nome e cognome, con la
particolarità dell'acronimo dell'unico gruppo di modellismo ferroviario al quale ho sentito di "appartenere".

Il Gruppo Modellisti Ferroviari Fiorentini ed Amici della Ferrovia (questo il nome completo) per me ha rappresentato una sorta
di rinascita e ritorno al modellismo ferroviario dopo una pausa di circa 18 anni (nel senso che fino ai 6 anni vivevo di e col
treno, poi è arrivato il computer e buonanotte ai suonatori)..

Per un caso lavorativo mi trovavo alla stazione Leopolda, in una pausa durante la configurazione di alcune linee ISDN ho
iniziato a girare per caso lì attorno, ed ho scoperto la sede del GMFF.

Ho visto cosa facevano e, come un flashback, mi è tornata alla carica la passione del treno.. Da quel giorno sono passati
oramai quasi dieci anni, sono successe tante cose (tra cui il mio trasferimento prima da Firenze a Genova e poi dall'Italia alla
Svizzera, nonchè matrimonio e nascita di un figlio), la sede del gruppo purtroppo non esiste più (nel senso fisico della parola,
è stata rasa al suolo grazie alla fantastica pianificazione urbana del comune di Firenze), ma la memoria di tantissime serate,
weekend e Giornate Fiorentine passate con amici e appassionati di ferrovia rimane fortissima ed indelebile.

Per contro, anche qui in Svizzera ho iniziato a frequentare un gruppo modellistico, ma vuoi che quando sono arrivato qui non
parlavo una parola di tedesco, vuoi che qui secondo me non hanno la stessa "foga"/passione italica (l'orario di apertura
media del gruppo modellistico che frequentavo erano 2 ore e mezzo ogni mercoledì sera - troppo poco per me che ero
abituato a considerare il GMFF quasi come una seconda casa, se non ricordo male una notte ci ho anche dormito - che
freddo e che umido... Ma per portare il "curvone" a Venturina si è fatto anche questo!), mi hanno fatto desistere dal
frequentarlo.

Era soprattutto un ritrovo (a volte quando passavano certi personaggi si diceva che "faceva buca"... :) ), saltando dai locali
dell'H0 e salendo su all'N, per poi correre dal signore che costruiva i modelli in 1:20 utilizzando materiali riciclati...

Parlare del GMFF - ma più in generale di quello che era l'insieme della "nostra" parte della Leopolda mi fa tornare in mente
anche una persona che purtroppo non è più tra noi e che solo Dio sa quanto mi manca...

Qualcuno che ha frequentato la Leopolda negli anni passati sa probabilmente di chi sto parlando, del mai sufficientemente
elogiato e troppo spesso criticato Manrico.

Per me è stato un amico nonchè un maestro del modellismo, se ho minimamente imparato qualcosa nella creazione del
paesaggio lo devo assolutamente a lui. La differenza di scala non importava, nonostante i continui "battibecchi" tra ennisti
e "accazeristi", per Manrico tutto il modellismo era importante (e intendo tutto, non solo quello ferroviario).

Per fare capire meglio quanto sia stato importante per me a livello modellistico, ogni volta che ho affrontato una costruzione
o la pianificazione di un paesaggio, oltre alle varie considerazioni tecniche di rito mi sono sempre trovato a pensare:
"Come avrebbe fatto Manrico?". Credo che non potrei onorare la sua memoria in modo migliore di questo.

Prima di "scatenare" sentimenti negativi da parte degli altri amici del GMFF, tengo a precisare che tutti loro sono importanti
per me, ma anche se siamo distanti a loro lo posso sempre dire al telefono o nell'occasione di una mia visita a Firenze...
A Manrico non lo posso più dire (purtroppo).

@Armando / d341 ionica
con questo thread mi hai fatto ritornare in mente una marea di cose sulle quali non pensavo da un pò di tempo a questa
parte... grazie :)

@ despx
Anche te via Internet, eh? anche io! :D e anche una delle mie precedenti fiamme "chattanti" è una delle più care amiche
di mia moglie (e anche mia, ovviamente :)
Tu eri su IrcNet? io ho passato un bel pò di anni su Undernet (dal '94 circa al '97, per poi approdare su IrcNet e starci
fino a quando ho conosciuto mia moglie.. cioè fine 2002. Da quel giorno ho smesso di chattare... almeno attivamente :)

Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 23:13 
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Iscritto il: domenica 21 settembre 2008, 21:45
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Località: Genova
Circa tre anni fa il mio edicolante sapendo della mia passione per i treni, mi fece vedere un carro merci TTm Kit. Lo acquistai per curiosità e una volta aperta la scatola vidi che non era niente male, valeva la pena farlo. Ero a digiuno di fermodellismo da almeno 10 anni, pur continuando ad informarmi tramite riviste del settore. Non sapevo dell'esistenza di TTM modellismo e del forum. Una volta superata la diffidenza pur lavorando nei computer, mi iscrissi. Decisi allora di adottare il nickname di KIT CAR pensando a quella scatola di montaggio, al momento di registrarmi venne fuori KIT CARSON. Non c'entrava niente con il pard di Tex Willer, ho 57 anni e non ho mai letto un suo fumetto, da bambino ero uno dei fans di Blek Macigno. Un saluto a tutti, Gianni Lauricella.


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 Oggetto del messaggio: Re: La vera storia dei Nickname
MessaggioInviato: giovedì 22 aprile 2010, 23:28 
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Iscritto il: giovedì 20 dicembre 2007, 10:36
Messaggi: 1961
Località: ponte santa venere
il mio me lo appiopparono i miei vecchi amici di gioventù, con cui giocavo a calcio!
per via della mia sregolatezza, dicevano loro?!
quindi nulla a che vedere con i treni!

"i soldi che ho guadagnato li ho spesi in donne, auto veloci ed alcool, il resto l'ho sperperato!"
george best.


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