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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: venerdì 1 maggio 2020, 22:00 
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Giobic ha scritto:
Non ho, pero', ricordo alcuno su quali fossero le case americane che producevano rotabili in TT.

Le principali aziende americane che produssero materiale in scala TT "Table-Top" furono, oltre alla già citata HP Products di Hal Joyce, la Kemtron di Levon J. Kemalyan il cui nome deriva da “Kemalyan electronic”, la Christoph models, la Jewel e la famosissima Lionel.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2020, 14:06 
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crosshead ha scritto:
e la famosissima Lionel.
Buongiorno crosshead, mi sei mancato. Grazie per la precisazione, dalla quale apprendo che persino il gigante Lionel fece modelli in TT. Hai per caso delle immagini? Approfitto inoltre della tua competenza per chiarirmi un dubbio: lo Standard Gauge brevettato dalla Lionel era il 64 mm o l'S? Grazie, ciao!


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2020, 15:27 
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Carissimo Joker, non mi son più "fatto vivo" per contingenti motivi di salute.

Premesso che la scala definisce la relazione tra le dimensioni di un oggetto ed il suo modello, questa viene espressa come un rapporto numerico. 
La scala 0, introdotta da Märklin circa nel 1900, esprime un rapporto di riduzione pari a 1/43,5 nel Regno Unito ed in Francia, 1/45 nel resto dell'Europa e 1/48 in nord America.

La scala americana 1:48 ovvero 1/4 di pollice è un compromesso che risale ai primordi del modellismo ferroviario. Nel 1906, Joshua Lionel Cowen presentò la sua nuova "standard gauge" (2-1/8 inches, pari a 5,3975 cm, alquanto differente dalle specifiche di Märklin), che produsse fino al 1939.

I treni ed i binari di Lionel furono fabbricati in due diverse scale 0: la 0 gauge e la 0-27.
La 0-27 è una variante specifica degli Stati Uniti le cui origini sono poco chiare. Alcuni storici attribuiscono la sua creazione all'American Flyer della A. C. Gilbert Company, ma la Ives Manufacturing Company usò la scala 0-27 nei suoi set entry-level almeno un decennio prima che la Gilbert acquistasse la Flyer.

Lo standard moderno per l'0-27 fu formalizzato dopo il 1938 da Gilbert che produceva locomotive e materiale rotabile in scala 1:64. Dopo la seconda guerra mondiale, il suo utilizzo è stata continuato da Louis Marx and Company, e da Lionel per i suoi treni entry-level. I binari della scala 0-27 hanno lo stesso interasse della 0, ma un'altezza leggermente minore e le rotaie più sottili rispetto alle tradizionali 0.

Il nome 0-27 deriva dalle dimensioni delle curve del tracciato. Un cerchio composto da otto pezzi curvi standard di 45 gradi ha un diametro di 787 mm, mentre un cerchio fatto di 8 pezzi di 45 gradi curvi 0-27 è più piccolo, pari a 27 pollici (686 mm) di diametro. In rotabili 0 full-size talvolta hanno difficoltà a negoziare le curve più strette di un plastico in 0-27.

La scala S è una scala per modelli 1:64 , lo scartamento del binario è di 22,43 mm ( 0,883 pollici ).
Nel 1939 Gilbert iniziò a produrre treni in scala S che utilizzavano binari a scartamento 3/16 0, smise fabbricarli durante la seconda guerra mondiale. Nel 1946 iniziò a produrre veri treni a scartamento S in scala S con il marchio American Flyer.

Lionel ha reintrodotto i treni e gli accessori per scartamento S con il nome American Flyer nel 1979


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2020, 16:37 
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crosshead ha scritto:
Carissimo Joker, non mi son più "fatto vivo" per contingenti motivi di salute.
Mi dispiace molto, mi auguro che adesso tu stia perfettamente bene! Anch'io sono stato assente per anni dal forum a causa di gravi problemi di salute e di beghe familiari che mi hanno costretto a rallentare la realizzazione di Museogiocando. Però, come avrai visto, ormai tutto è quasi pronto e ti invito formalmente a visitarci rimanendo a lungo mio graditissimo ospite.
Approfitto per chiederti un favore: posso trasferire pari pari nel mio thread (ovviamente citandone l'autore) la tua esauriente spiegazione sugli scartamenti americani?


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2020, 17:55 
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Certamente! Ma non citarmi affatto!

Ho avuto tue notizie tramite Linkedin, verrei volentieri a visitare il tuo favoloso museo, ma le mie attuali condizioni fisiche non me lo permettono.

Ecco i Lionel TT

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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: domenica 3 maggio 2020, 21:45 
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Alcuni accessori del tempo che fu: deposito locomotive e piattaforma girevole Marklin, 1955; gru Marklin, 1955; Stazione "Cecina", Rivarossi, 1950.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 6 maggio 2020, 21:02 
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Questa Lionel a scartamento 0 ( N° 1668E, del 1938/39) non è un giocattolo: è proprio il modello di una K4 della Pennsylvania Railroad.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2020, 20:34 
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Chissà se questo modellino in scala N dell'E428 è degno di figurare in un museo, sia pure virtuale. Per me sì, perché è pur sempre una discreta riproduzione, anche se fino a qualche tempo fa la si poteva acquistare in edicola per 10 euro.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 9 maggio 2020, 21:05 
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Visto che nessun fulmine si è abbattuto sul povero 428 edicoloso, insisto con modelli eretici: Br01, Distler H0, 1952, corpo in latta litografata.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 13 maggio 2020, 21:10 
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SAR Garrat Class GCA, kit DJH, H0, 1990.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 14 maggio 2020, 13:10 
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Località: sesto fiorentino
a proposito di stazioni, io negli anni 50 avevo la stazione di grandate,
ma quella che più mi coinvolgeva era la stazione
che nel catalogo Rivarossi di quegli anni era
la stazione di empoli (credo di ricordare)
con i due laterali del fabbricato.

nel mio plastico non c'entrava perché la dirittura era di appena 45 (?) centimetri,
non solo, ma in quella c'erano gli scambi di circuito...doppio bimario
il piccolo di 80 cm
il grade miscuglio tra rc 80 e rc 120 ,. bei tempi
ma gli scambi non davano mai adeguata corrente
le macchine singhiozzavano (?)/fermavano e la zama poi si imbarcò.

forse già da quei tempi si manifestarono segni di
aver bisogno dello psichiatra.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 14 maggio 2020, 20:09 
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d.pecchioni ha scritto:
la stazione di empoli (credo di ricordare) con i due laterali del fabbricato..

La stazione "Empoli" della Rivarossi (che in realtà nulla aveva a che fare con il fabbricato FS della cittadina toscana) era piuttosto piccolo. Forse ti riferisci alla stazione "Doriano".
E non ti preoccupare: se no i zè mati no li volemo (chiedo scusa per l'indebita appropriazione di una lingua non mia).


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 16 maggio 2020, 21:31 
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Dalla collezione di Museogiocando: PR GG1. Rivarossi, 1986.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 16 maggio 2020, 21:55 
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Località: Regione FVG
La Garratt SAR è in H0... H0 o in H0m? La vera ha uno scartamento di 1067 mm.
Pare che almeno un modellista italiano abbia usato invece la scala S per riprodurre mezzi a scartamento ridotto italiani, dato che al tempo (credo una cinquantina di anni fa) la H0m non era forse nemmeno immaginata o più semplicemente perchè la Sm circolerebbe sui binari della H0 e ne userebbe quindi le reperibilissime meccaniche e il disponibilissimo armamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEO VIRTUALE MODELLI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 16 maggio 2020, 22:41 
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snajper ha scritto:
La Garratt SAR è in H0... H0 o in H0m?
La Garratt (giustamente con due T, ne avevo dimenticata una...) della DJH è purtroppo in H0. Purtroppo rispetto alla fedeltà all'originale, però così è più facilmente utilizzabile. Ti dirò che tempo fa, dopo aver letto uno stupendo libro sulle Garratt sudafricane (da cui ho prelevato l'immagine che accludo) anche a me era venuta la fantasia di farne una in scala 1:64, usando i telai di due Br78 Marklin in H0. Ma poi non ne feci di nulla.


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