CENTOPORTE ha scritto:
Penso che quando è stata venduta la Rivarossi alla Hornby, il venditore poteva benissimo escludere dalla vendita i modelli presenti nel museo e donarli a chi poteva prendersene cura e valorizzarli, ma purtroppo cosi non è stato. E' inutile oggi prendersela con Hornby, mi stupisce che nessuno ha mai mosso alcuna critica a suo tempo, anche se il proprietario era nel pieno diritto di disporre come voleva dei modelli, però in tal modo non ha mostrato alcuna sensibilità, preoccupandosi solo di massimizzare il prezzo di vendita della ditta. Dubito che il museo possa mai ritornare in Italia cosi come era. Saluti.
Ehmm ... in quel momento tutto era in mano al tribunale di Brescia, che chiedeva circa 8.000.000 di € per coprire le insolvenze, Hornby si è presentata con l'assegno! (Mentre chi ha fondato la Vitrains si è presentato con poco più della metà delle cifra richiesta.)
Le patata Rivarossi-Lima era allora molto bollente.
Il problema è venuto dopo, in questi ultimi 4/5 anni, la gestione Hrnby è stata disastrosa, e le sue vicissitudini sono in rete: in GB, gli atti delle società quotate devono essere pubblici ben più che da noi, e resi noti nell'immediato.
Probabilmente non si è presentato nessuno di così tanto interessato all'acquisto di quel materiale.
Fuori da quegli avvenimenti mi risultano i capannoni di Isola Vicentina e l'archivio Lima; quest'ultimo messo in vendita dal curatore fallimentare qualche mese fa. Probabilmente già negli anni '90 Lima e Rivarossi non sono state accorpate al 100%.