Ma dentro la sagoma limite (secondo NEM) mi sembra di esserci.
Quei carri che hanno il materiale "depositato" sopra, io me li vedo fermi in stazione.
Se accetti il mio modo di fare modellismo, forse strano, ma è un modo, nel contesto mi interessa di più singolo oggetto.
Voglio dire, prendi per esempio il carro Artitec con il carico di scatoloni imballati su pallet, barile. e casse in legno aperte.
Sicuramente non è un vagone che così com'è rappresentato potrebbe viaggiare, ma di per se mi rievoca una vita intorno ad esso.
Me lo immagino in un angolo della stazione, magari in un binario...appunto morto...con operai che ci lavorano intorno.
Nel mio plastico infatti lo posiziono in un angolo del mio Paese delle Meraviglie dove degli operai stanno preparando il vagone.
Il mio modo di fare fermodellismo è questo, non accettabile per qualcuno, ma a me mi da una sensazione di serenità senza prezzo.
Tutta la mia collezione ha questo spirito. Mi piace il singolo modello per quello che mi trasmette.
Quando poi vado a mettere insieme i vari modelli è ovvio che saltano fuori delle incongruenze, ma nel mio modo di vedere fanno parte dello scotto da pagare per assecondare la "bellezza del modello a se stante"
Non condivisibile per molti, ma per me così è.
Nel caso specifico dei carichi, sono tutti - come dici tu - facilmente perfezionabili ma nel contesto del singolo modello a volte l'incongruenza la digerisco perché a mio modo di vedere meno influente della bellezza intrinseca dell'oggetto.
Fermo restando che la "bellezza" di cui parlo è come sempre soggettiva e spesso influenzata più da ragioni culturali ed emotive che non da dettami tecnici.
Per quanto riguarda i carri che trasportano camion in epoca II o III o IV, chissà se qualcuno mi posta una foto...
