ANDREA CAVALLI ha scritto:
Il Sig Otello Brunetti fu mio maestro modellista....
Non ho documenti circa il plastico ma ricordo bene tanti dettagli tecnici.
Il problema principale a mio avviso è sapere la condizione del binario autocostruito in lamierino piegato , idem i deviatoi.
Il binario era privo di traversine ( solo dipinte ) e fissato direttamente al piano del plastico con spinotti.
Funzionavano solo locomotori elettrici che prelevavano tensione dai due binari ( una unica polarità per entrambi ) e dalla linea aerea per l'altro polo :questo per una migliore captazione della corrente.
I pali della TE, ovviamente autocostruiti, erano piantati in sede con un preciso colpo di martello, la catenaria non era stata riprodotta per voluta semplificazione e il tutto si limitava ad un semplice filo di contatto.
Tutti i meccanismi magnetici mobili ( bobine ) erano pure autocostruiti ( so come ).
Ecc ecc ....
Insomma un plastico unico a tutti gli effetti , lo scopo era riprodurre tutto il movimento di una grande stazione : Arrivi, partenze, traffico merci, sella di lancio , perfino le corsetta di prova delle carrozze uscite dalla squadra rialzo ...non so se tutto questo sia ancora allo “ stato di origine “.
Comunque ci possiamo sentire in Mp.
Andrea
Ciao Andrea,
ti rispondo perché ho avuto modo di guardare molto recentemente il plastico e, perché, insieme con l'associazione di Napoli ho dato una mano nel primo restauro di questo plastico. In sostanza i binari sono purtroppo da buttare, la ruggine li ha completamente attaccati ed è impossibile poter far circolare qualsiasi mezzo. La line area, allo stesso modo, è in alcuni punti oramai pesantemente danneggiata ed in altri assente.
I meccanismi elettromagnetici dei deviatoi sono nello stesso stato di binari e linea area: inservibili. Insomma l'armamento è completamente danneggiato, nei punti in cui il primo restauro non è arrivato, e la linea area da rifare. Stesso dicasi per scenografia, impianto elettrico, edifici e particolari non coinvolti nel recupero.
Saluti
Luciano