carmaxspe ha scritto:
Mi domando come facciano tutte le riviste tecniche,
di qualsiasi specializzazione, che recensiscono i vari
prodotti descrivendone pregi e difetti (documentati)
senza essere minacciate dai legali dei relativi produttori.
Mah....
Le riviste, vale per tutte quelle serie, si avvalgono di collaboratori (in molti casi giornalisti del settore) che scrivono articoli e recensioni, il cui scopo è quello di fornire elementi per la valutazione del prodotto, al lettore, il che si traduce in “informazione” e non in “opinione”.
Tali elementi per la valutazione, vengono, ed è giusto che sia così
, esposti in modo non offensivo o lesivo dell'impegno di chi ha lavorato sopra a quel prodotto o progetto
, altrimenti il lettore si concentra sull'offesa e sulla durezza dei toni e non sul contenuto. (ndr)
Quindi, una recensione oculata, documentata nonché super partes, non può che fare informazione…
Al contrario, una boutade denigratoria o peggio diffamatoria, in stile “paladino del non si sa bene cosa” o del tipo “nessuna esclusione di colpi”, fa solo opinione...
Chi gestisce una rivista, specie una rivista seria, questo lo sa bene, ed infatti non ha i paladini che scrivono per essa gli articoli.
Anche al di fuori delle riviste, chi vuol fare informazione, si comporta allo stesso modo, innanzitutto documentando!
I “Pare che sia…”, “qualcuno ha detto…”, “quell’altro mi ha scritto che…” hanno poca sostanza ed aggiungono solo fumosità anziché diradarla.
Un riscontro documentato e ben spiegato fa informazione e da essa ognuno è in grado di fare la propria valutazione. Un riscontro non documentato, arido, e buttato lì fine a sé stesso, non per fare informazione, ma fare opinione, è utile solo a chi vuol sollevare polvere.
Mario
P.S.: Quanto sopra in risposta/confronto al dubbio sollevato da carmaxspe, non credo di aver accidentalmente urtato altre questioni spinose.