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MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 15:59 
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Più immagini si vedono di questa ferrovia più cresce il rammarico per il suo smantellamento. Certo, il turismo e il traffico di persone e merci nella prima metà degli anni '60 non erano paragonabili a quelli di adesso, ma con un po' di preveggenza e guardando agli esempi svizzeri qualcuno avrebbe potuto pensare alla sua sopravvivenza.


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MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 20:30 
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Un "certo avvocato" non avrebbe gradito quella sopravvivenza.
Era stato lui a porre un veto sulla metropolitana nella sua città.
Immagino abbiate capito di chi parlo.


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 Oggetto del messaggio: Il colpevole
MessaggioInviato: domenica 7 giugno 2009, 17:46 
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Di Gigi Proietti?


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 Oggetto del messaggio: Re: Il colpevole
MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 12:44 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Marco Rivola ha scritto:
Di Gigi Proietti?

Acqua!
Ma la SFD era una sussidiaria della SV, vero?


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 Oggetto del messaggio: Re: Il colpevole
MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 13:20 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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snajper ha scritto:
Marco Rivola ha scritto:
Di Gigi Proietti?

Acqua!
Ma la SFD era una sussidiaria della SV, vero?


Paremi proprio di si... Il problema scherzi a parte è proprio l'Avvocato e la cricca dei suoi alleatoconcorrenti.

Quando NON c'era la motorizzazione di massa e le automobili le avevano 4 gatti, effettivamente una corriera era un veicolo efficente che rispondeva in modo economico l'esigenza di migliorare comfort e percorrenza di alcune linee. Ma hanno fatto i conti senza l'oste, in questo caso una quantità tale di automobili da congestionare e rallentare le corriere e far rimpiangere i trenini non solo per la loro bellezza.


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MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 20:17 
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Guarda che l'Avvocato, quello che portava l'orologio sopra il polsino, arriva al timone della FIAT solo nel 1966, ben dopo la chiusura della FD. Anzi, proprio l'anno prima ero stato alla stazione di Calalzo e mi ricordo ancora accantonati gli elettrotreni del 1956, quelli finiti sulla FTM. Visto che gli osservavo con tanto interesse un ferroviore della SFD mi chiese, scherzando, se li volevo comprare.
Detto questo, direi che sarebbe ora di finirla di dare sempre le colpe dello sviluppo della motorizzazione privata in Italia all'Avvocato. Io quegli anni gli ho vissuti di persona, diversamente di molti altri su questo forum, che parlano solo per sentito dire. A quell'epoca nessuno avrebbe scommesso sulla Calalzo-Cortina-Dobbiaco, neanch'io!
Va ricordato, invece, che la SFD da sempre aveva fatto parte del gruppo SV, così come ne faceva parte la SAD, la cui origine era cortinese e non bolzanina. Tralascio i vari passaggi e interessi su quest'ultima ditta di autolinee che si sono succeduti nel tempo.
Qualcosa su tali argomenti (SV/SFD/SAD) la potete trovare presso l'Archivio di Stato di Padova.
Saluti


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MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 20:42 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Non dirmi che Valletta agiva autonomamente... Non esserne formalmente alla direzione non significa che il padrone della ditta non può fare il bello e il brutto tempo a favore della stessa...
Specie quando si hanno come interlocutore governi che definire di barattieri è essere gentili.
Tanto per gradire...


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MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 21:53 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Si, te lo dico!
Vittorio Valletta poteva agire autonomamente, era lui l'uomo di fiducia degli Agnelli in FIAT ed è proprio grazie a lui che quelli sono stati gli anni d'oro del gruppo.
E' invece accaduto il contrario quando la gestione FIAT è passata nelle proprie mani degli Agnelli. Basta leggere qualche cronaca dell'epoca e ragionarci un po' sù.
Solo adesso, con l'attuale dirigenza del gruppo in mano a persone estranee alla famiglia Agnelli, le cose vanno meglio.
Che poi gli Agnelli si alleassero con il potente di turno, soprattutto con la casa Savoia e con il fascismo, smentendo poi tutto il proprio passato non appena il potere avesse cambiato casacca, è cosa ben risaputa. Basta vedere il secondo dopoguerra per capire come gli Agnelli erano stati dei voltagabbana. Ma a loro interessava il bene dell'azienda, non il resto. Ma proprio per tale motivo delegavano la gestione del gruppo a persone di loro fiducia le quali, lo ripeto, avevano vastissima autonomia. Ed è giusto che sia stato così.
Non pensare che abbia un'auto FIAT, l'ultima è stata una 850 del 1968, poi venduta nel 1978.
Lo sviluppo della motorizzazione era un processo inevitabile ed è tutto sommato un bene che i sogni di chi allora riteneva il trasporto su ferro ormai una vestigia del passato non abbiano avuto seguito, altrimenti oggi ci trovavamo veramente con una rete ferroviaria molto simile ad una lisca di pesce. Vatti a leggere le proposte di soppressione di linee negli anni sessanta.
Il male è che molti di quei politici, tecnici, amministratori spartivano le proprie teorie spacciandole per oro colato ma non erano altro che visioni utopistiche e/o miopi del futuro.
Del resto, molto più recentemente, stiamo assistendo al crollo di diverse teorie economiche che hanno messo nei guai colossi industriali che sembravano monolitici e che, per fortuna, hanno colpito in modo abbastanza soffice l'economia italiana, che comunque è già sgangherata di suo, però con qualche "isola felice" qua e là.
Per ora la chiudo qui, ma aspetto l vostre tesi.
Infine, ricordatevi che la Svizzera dei trenini non è esportabile, ne in Italia, ne in altri Paesi.
Saluti


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MessaggioInviato: martedì 9 giugno 2009, 12:03 
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mallet ha scritto:
Ma a loro interessava il bene dell'azienda, non il resto.

Il proprio, non quello dell'azienda. Che il proprio derivasse da quello dell'azienda non cambia molto.

Ma definire i governi dell'epoca "le*oni e p******ute assieme" è peccato?...
La definizione non è mia, però.


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MessaggioInviato: sabato 27 giugno 2009, 10:20 
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Dolomiti patrimonio dell'umanità, benissimo. Ma una bella ferrovia da Calalzo a Cortina, se non a Dobbiaco, per rispettare di più l'ambiente le valorizzerebbe anche dal punto di vista turistico.


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MessaggioInviato: sabato 27 giugno 2009, 17:05 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Sì, e poi come ci vanno a fare i guappi col suv? Anche Cortina, che senz'altro merita di meglio, andrebbe ripulita da una certa marmaglia danaruta.
Che poi è la stessa che infesta Porto Cervo o Forte dei Marmi.


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MessaggioInviato: domenica 28 giugno 2009, 18:16 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
Ottimo proponimento, che condivido. Non potendo far sgombrare i parassiti con l'insetticida, si potrebbe cominciare con il porre dei limiti al transito dei veicoli inutilmente pesanti come i SUV e poi anche dei camion. Così un po' di parassiti si leverebbero di torno, l'aria diventerebbe più respirabile, il treno diverrebbe un alternativa quasi inevitabile.
Fantasie? In Italia sì, ma in Svizzera...
Ovvero se si vuole quasi tutto si può. In Italia proprio non si vuole. L'importante è rovinare, devastare, imbrattare, inquinare, far quattrini in qualunque modo. Anche costruendo alberghi abusivi su terreno demaniale in riva al mare. Non ci solo soltanto le montagne da rovinare.


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MessaggioInviato: domenica 28 giugno 2009, 18:46 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
Marco Rivola ha scritto:
Ottimo proponimento, che condivido. Non potendo far sgombrare i parassiti con l'insetticida, si potrebbe cominciare con il porre dei limiti al transito dei veicoli inutilmente pesanti come i SUV e poi anche dei camion. Così un po' di parassiti si leverebbero di torno, l'aria diventerebbe più respirabile, il treno diverrebbe un alternativa quasi inevitabile.
Fantasie? In Italia sì, ma in Svizzera...

In Svizzera non mi risultano divieti ai SUV...
UP 8)


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MessaggioInviato: domenica 28 giugno 2009, 21:09 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Località: Vigonovo
Da quel poco che ho visto ne usano pochi, casomai foristrada seri quando servono...


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MessaggioInviato: lunedì 29 giugno 2009, 7:41 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
Se le cose non sono cambiate, in alcune località svizzere (ad es. Sainkt Moritz) non si circola neppure con una vetturetta utiltaria. Figurarsi con i SUV.


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