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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 9 aprile 2015, 21:11 
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sta venendo bene,scusa sono tempere o colori sintetici?Ti dico questo perchè le tempere hanno il difetto che toccandole o bagnandosi tendono a togliersi e io per questi motivi non le uso.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 9 aprile 2015, 21:30 
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Sono colori ad olio; li uso normalmente con il Thinner per lavaggi della Mig.
L'effetto è, a mio parere ottimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 11 aprile 2015, 12:05 
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ok,guardando i lavaggi dei tetti di tutta questa miniatura di plastico io direi che è tutto fatto bene e c'è molto da imparare e soprattutto da sapere fare.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 11 aprile 2015, 12:28 
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Nome: Emilio Totaro
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ciao Massimo, mi rendo conto che è difficilissimo data la ridotta scala, però dovresti inventare un escamotage per occultare i giunti delle lastrine dei tetti. Le foto macro sono impietose e non rendono giustizia a questo capolavoro, forse dal vivo ad occhio nudo nemmeno si percepisce, a sfavore forse anche l'irraggiamento luminoso dell'ambiente, però penso sia un lavoro alla tua portata. Non la prendere come una critica, sono sempre affascinato da questo tuo meraviglioso micromondo.

Emilio


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 11 aprile 2015, 21:18 
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Aventador ha scritto:
c'è molto da imparare e soprattutto da sapere fare.


I lavaggi ad olio sono secondo me il sistema più veloce, facile e realistico per riprodurre patinatura.

emilio444 ha scritto:
ciao Massimo, mi rendo conto che è difficilissimo data la ridotta scala, però dovresti inventare un escamotage per occultare i giunti delle lastrine dei tetti. Le foto macro sono impietose e non rendono giustizia a questo capolavoro, forse dal vivo ad occhio nudo nemmeno si percepisce, a sfavore forse anche l'irraggiamento luminoso dell'ambiente, però penso sia un lavoro alla tua portata. Non la prendere come una critica, sono sempre affascinato da questo tuo meraviglioso micromondo.

Emilio


All'inizio ho provato a stare molto preciso nelle giunzioni, ma la linea si vedeva sempre.
Adesso ho praticamente finito gli edifici e fare correzioni a questo punto non è facile. Le lastrine della Krea sono in resina, una di uno spessore diverso dall'altra... Ci sarebbe voluta una lastra grande come tutto il tetto per fare un bel lavoro; anzi ci sarebbero voluti i coppi in gran parte degli edifici per essere precisi.

Riguardo gli escamotoge, su qualche tetto ho visto ad un cero punto una fila di colmi. L'idea era aggiungerli sulle giunzioni, però alla fine su un plastico di impatto come questo credo che possa andare bene anche così.

Ti ringrazio dell'osservazione, dei consigli e dei complimenti

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: venerdì 17 aprile 2015, 21:07 
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Facciao un piccolo OT

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Amici miei quest'oggi non vi parlo del plastico, ma della realtà:

la scorsa notte un terribile incendio ha distrutto in gran parte la vecchia centrale elettrica dell'ilva, stabile datato intorno agli anni dieci.
Da quando chiuse radio Follonica credo metà degli anni novanta, era abbandonato a se stesso, e tra vegetazione e vandali non vi dico lo stato in cui l'ho trovato l'anno scorso quando sono andato a vederlo internamente per poterlo riprodurlo.
Adesso il colpo di grazia... il bellissimo tetto in legno e tegole non esiste più e mi immagino il resto; io ancora non l'ho visto e domani credo di andare, ma sinceramente mi piange il cuore vedere come tasselli di storia se ne vanno senza motivo..

Visto che molte persone seguono questo lavoro, ho preferito renderli partecipi dell'accaduto..

Questo l'articolo del giunco con le tristi foto: http://www.ilgiunco.net/2015/04/17/ulti ... follonica/

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2015, 19:25 
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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2015, 20:10 
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wow! bello! verrò a vederlo al casello idraulico!
ciao
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2015, 21:37 
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Ti ringrazio Giancarlo!

Come potete vedere dalle foto (poco perchè fanno schifo) ho iniziato l'arredo interno della fonderia Leopolda, la numero 2

Ho costruito una serie di staffe (stampi pronti per essere colati di ghisa) e riprodotto una scena di colatura:

La paiola sorretta dal carroponte stà colando l getti nella staffa. Un operatore manovra il carroponte, un'altro ruota la manovella della paiola per farla rovesciare, un terzo ben distante regge quella specie di cucchiaio che impediva alla scoria di uscire dalla paiola ed un quarto guarda. Bè diciamo il quarto dirige.

Naturalmente questa staffa è cava ed al suo interno ci sono due led ad alta luminosità: rosso e bianco.
La colata è in plexiglass e tramite la centralina fliker che fà un gioco di luce tra i due colori simula i bagliori della ghisa fusa.

Naturalmente ho costruito e già collegato anche la cerntralina fliker (progetto open source di Giacomo Casano) che si basa su un semplice microchip 16f628A:

Allegato:
fliker.jpg
fliker.jpg [ 241.92 KiB | Osservato 4955 volte ]


Alla sinistra il mio programmatore di microchip, al centro il programmatore del fliker ed alla destra il piccolo circuito fliker che ho installato sotto il plastico; gestisce indipendentemente 15 canali. In alto quattro esemplari di 16f628A, perchè gia che c'ero li ho programmati tutti.


Ultima modifica di massimobertocci il sabato 2 maggio 2015, 22:32, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2015, 21:55 
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Un anteprima sul mio lavoro di domani:

Per arrivare alla colatura della ghisa (getto) si doveva inanzitutto costruire il modello. Quì i maestri modellisti come l'amico Zacchini scolpivano e lavoravano il legno creando l'oggetto finito, tenendo presente e calcolando che questo doveva essere un poco più grande, perchè quando la ghisa si raffredda si ritira. c'era un metro preciso che utilizzavano per rapportare questa variazione tra caldo freddo e che utilizzavano apppunto per la costruzione del modello.

Si passava poi a preparare lo stampo (staffa). Le staffe erano in tre pezzi o più, quello di fondo con la parte sotto chiusa, quelli centrali che erano un solo perimetro e quella di cima ovviamente chiusa, ma con i fori di uscita e quello più grande di entrata della colata.

Al suo interno si metteva la terra da stampo che era una miscela di terra rossa della località Casone Scarlino, terra nera da stampi e catrame. Il tutto veniva compattato dopo aver messo al suo interno il modello.
Si riapriva lo stampo, si toglieva il modello con molta attenzione e si richiudeva.

Ma arriviamo al nocciolo del filetto:

Quando si gettava nello stampo non ci doveva essere nessuna traccia di umidità, altrimenti potevano esserci dei problemi o poteva anche esplodere per la creazione di gas.

Per ovviare questo problema, le staffe preparate in giornata passavano una notte nel forno essiccatore delle staffe.

Questo era una camera dove a tardo pomeriggio veniva acceso un fuoco, inserito il carrello con sopra le staffe, chiuse le due porte scorrevoli e murate a calce per evitare fuoriuscite di calore e far bruciare a fuoco morto.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2015, 22:15 
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L'amico zacchini mi ha raccontato, spiegato e disegnato il carrello per il forno di essiccazione delle staffe e domani posterò i disegni che mi ha fatto.
Vi ricordo che è una delle tre persone ancora in vita che lavoravano dentro l'Ilva, non vi dico l'età ma immaginatela.

Questo carrello veniva movimentato fuori e dentro dal forno tramite il carroponte principale ed un cavo d'acciaio. Due pulegge, una nel centro dello stabile e l'altra in fondo internamente al forno servivano da rinvio per le due operazioni.

Ma il problema principale erano le ruote! Naturalmente non potevano utilizzare boccole o cuscinetti ad olio o grasso, perchè una notte nel forno si sarebbero asciugati e subito grippati. Però le ruote ci volevano, e robuste, altrimenti con i quintali delle staffe il carrello non si sarebbe mosso...

Inventarono allora un sistema semplicissimo, due rotaie a V affogate nel pavimento, due rotaie gemelle sotto il carrello e una serie di sfere d'acciaio che via via mettevano dentro il V davanti al carrello come ruote. Un sistema semplice ed efficace; tenete presente i tempi in cui fù progettato.

Questo per dirvi che ci tengo a riprodurre questo particolare carrello e far vedere il sistema di movimentazione usato.

Ciao e buona serata


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: martedì 5 maggio 2015, 21:01 
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Ecco il carrello visto da sotto; ho modificato leggermente la forma rispetto al progetto:

Allegato:
Carrello sotto.jpg
Carrello sotto.jpg [ 200.39 KiB | Osservato 4854 volte ]


E mentre seccava la colla ho terminato il quadro sinottico, almeno per quello che riguarda il funzionamento manuale. Saranno previsti anche un paio di percorsi demo, ma li inserirò in futuro.

Allegato:
Quadro sinottico.jpg
Quadro sinottico.jpg [ 102.65 KiB | Osservato 4854 volte ]

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Quadro sinottico cablature.jpg
Quadro sinottico cablature.jpg [ 166.84 KiB | Osservato 4854 volte ]

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Alimentatore pwm treni.jpg
Alimentatore pwm treni.jpg [ 181.18 KiB | Osservato 4854 volte ]


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 10:33 
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E le sfere? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 11:02 
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Una martellata ad un piccolo cuscinetto!

O meglio, l'ho stretto fino a che non ho sentito "clik" tra le ganasce della morza, avvolto in un panno per non perdere le Micro sfere..


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 23 maggio 2015, 20:27 
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Ciao a tutti, un piccolo OT guasi a fine lavori...

Domenica scorsa c'è stata la presentazione del plastico e la collocazione presso il museo del magma di Follonica, ecco a voi qualche scatto che riassume i momenti principali:

Iniziamo con il trasporto del giovedì, dove ero molto preoccupato perchè un viaggio anche solo di una quindicina di chilometri in quel rimorchio che saltella poteva mettere a dura prova massicciate e particolari incollati, invece tutto è stato dove doveva stare ed è stata superata la prova resistenza!

Allegato:
ilva in trasferta.jpg
ilva in trasferta.jpg [ 195.52 KiB | Osservato 4623 volte ]


E poi le locandine pubblicitarie dell'evento:

Allegato:
Mostra plastico 2 fronte[1] 2015-2.jpg
Mostra plastico 2 fronte[1] 2015-2.jpg [ 234.31 KiB | Osservato 4623 volte ]

Allegato:
Mostra plastico 2 retro[2]  maggio 2015-2.jpg
Mostra plastico 2 retro[2] maggio 2015-2.jpg [ 217.38 KiB | Osservato 4623 volte ]


La conferenza:

Allegato:
BC.jpg
BC.jpg [ 124.67 KiB | Osservato 4623 volte ]

Allegato:
BC 2.jpg
BC 2.jpg [ 123.84 KiB | Osservato 4623 volte ]


Un pò di scenografia da mostra:

Allegato:
Fusione illuminata.jpg
Fusione illuminata.jpg [ 143.36 KiB | Osservato 4623 volte ]

Allegato:
Siviera illuminata.jpg
Siviera illuminata.jpg [ 233.35 KiB | Osservato 4623 volte ]


E per finire il banchetto:

Allegato:
Il banchetto.jpg
Il banchetto.jpg [ 147.41 KiB | Osservato 4623 volte ]


Sono stato molto felice del risultato e dell'opportunità che ho avuto, e ci tengo a ringraziare di cuore anche voi colleghi del forum che mi avete sostenuto dall'inizio dei lavori ad oggi, con consigli, supporti e complimenti..

a presto
Massimo


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