corsaroromano ha scritto:
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Mi interessa approfondire la seconda alinea; come è possibile gestire gli instradamenti con gli switches dei motori sottoplancia?
La cosa non si può spiegare in 4 parole, quindi mi limito al principio.
Gli instradamenti, quelli che al reale fa un ACE o un ACEI, vengo repplicati sul plastico con gli stessi principi, cioè per impostare un segnale sulla via libera è necessario che tutti i binari interessati siano percorribili, quindi liberi e che gli scambi siano orientati nel verso giusto, per questo scopo il binario si controlla con i CdB (circuiti di binario che rilevano la presenza di veicoli) e gli scambi con contatti che repplicano la posizione degli aghi, il tutto alla fine confluisce in un quadro di logica a relè o in un sistema a microprocessore, che se tutto è come previsto accende le luci dei segnali indicando via libera (luce vere o/e gialla nei segnali, due luci sovrapposte nelle marmotte moderne, luce bianca nelle antiche).
Va da se che ogni stazione o linea ho un suo quadro di logica progettato e costruito appositamente, è contenuto in telai posti nelle sale relè ed e composta da tanti pannelli quanti sono gli enti da controllare e comandare, più quelli per interfacciarsi con i: pannelli sinottici, le pulsantiere, i monitor, computer , le stampanti degli eventi*, ecc. che sono nella sala controllo dove operano i dirigenti movimento e di linea (DM, DCO, DU, ecc.).
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Da decenni in ferrovia tutto quello che avviene è registrato, prima dell'avvento dei PC e degli hard disk (ma forse anche ora) due stampi provvedevano a stampare ogni sngolo avvenimento che avveviva agli enti che governano la circolazione e la sicurezza, e tutti pulsanti che pigiavano gli operatori. Prima c'era il DM (o/e il capotreno) che registravano tutto su carta in apposito registro (che non ricordo il nome).