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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 8:58 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
esco dal letargo per gioire di questa bella cosa!


Ti ringrazio Benedetto, e sono contento che il lavoro che stò portando avanti ti piaccia.

L'idea è nata guasi per scherzo, ma credo che alla fine il lavoro sarà interessante..

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Armamento
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 9:05 
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Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 16:05
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Tempo fà ho acquistato per un altro plastico diversi scambi Arnold, ma esteticamente non sono bellissimi ed ho provato perciò, a migliorarne l'aspetto per vedere se posso usarli per l'ilva:

Allegato:
Modifica scambi.jpg
Modifica scambi.jpg [ 114.05 KiB | Osservato 6565 volte ]


Cosa ne pensate?
Agli estremi degli aghi potrei mettere due traversine lunghe che collegano al macaco.
Il movimento modellistico pensavo di farlo con servomotori che ho in abbondanza, e decoder digitale.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 9:29 
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@Capolinea: purtroppo i fogli di gomma vulcanizzata ecorubber sono solo da 10 o 20 mm di spessore, un po'altini per un plastico direi, ma magari ci sono di altre marche in fogli più sottili, a volte la ricerca di spessori nei piani di calpestio porta a "rubare" anche sui mm, lo sai bene.

@Torrino: Dalla descrizione meccanica il materiale che descrivi sembrerebbe neoprene, ma spero proprio che non lo sia! Col tempo tende a diventare appiccicoso e catramoso, non so come si comporterebbe sotto i binari.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 12:11 
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Ecco una foto decente dello scambio e del binario flessibile modificati:
Allegato:
scambio modificato.JPG
scambio modificato.JPG [ 191.1 KiB | Osservato 6532 volte ]

Allegato:
binari modificati.JPG
binari modificati.JPG [ 182.18 KiB | Osservato 6532 volte ]


Riguardo ai raggi di curvatura stretti, nella fonderia c'erano; infatti lo scartamento era maggiorato a 1,442 invece del nominale a 1,435, appunto per favorire ad esempio le vaporiere tre assi nelle deviate..

Che ne pensate, posso usarli?


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 12:24 
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Iscritto il: giovedì 29 novembre 2012, 14:53
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Ciao a tutti,
colgo l'occasione per fare i complimenti a Massimo per questo bellissimo lavoro che seguo con tanta stima ed interesse, soprattutto per la precisione e pazienza con cui riesce a produrre così velocemente delle vere e proprie micro-opere d'arte.

Volevo contribuire all'ultima parte della conversazione segnalando che, nell'azienda in cui lavoro vedo spesso materiali quali anticalpestii e smorzanti che trovano applicazione nel campo dell'edilizia e degli elettrodomestici.
Non so se è quello di cui state parlando, ma tra i vari prodotti che conosco c'è il PFU (nome commerciale del fornitore), materiale derivante dal riciclo dei copertoni di auto e camion (un agglomerato formato dalla frantumazione di questi appunto).
Ottimo smorzante, tant'è che in spessori ci circa 40,50 e fino a 100mm viene utilizzato addirittura sotto il piano binari di ponti ferroviari o metropolitane sopraelevate ed ho visto tagliato in spessori fino a 3mm (per altri impieghi naturalmente).
Unica pecca il peso specifico che è poco inferiore a quello di un pneumatico (si superano anche i 700kg/mc).
Altrimenti ci sono anche neopreni di durezza variabile che vanno dai 60kg/mc in su fino anche a 1000kg/mc con spessori abbastanza calibrati dal mm in su...
Se interessa posto qualche foto del materiale per avere un'idea di quello che intendo.

Spero di non essere andato troppo in OT.
Saluti

Nico


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: lunedì 16 settembre 2013, 17:44 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7430
Località: Fabriano
Benedetto.Sabatini ha scritto:
Cita:
Da quello che sono riuscito a vedere, sembra un conglomerato di colore nero, di spessore costante di 4mm, deformabile al tatto, che ritorna subito nella posizione originaria, praticamente quasi auto livellante.


ma è la stessa schiuma sintetica compatta che vende la woodland a strisce per fare la massicciata?

No, credo sia di derivazione industriale, il sabato di Novegro te ne saprò dire di più, anche perchè il diretto interessato sarà presente alla manifestazione.
Ciao.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 8:03 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 15:02
Messaggi: 1102
Località: Genova
Complimenti per l'idea, è un tema affascinante, anche qui a Genova c'è l'Ilva con la sua realtà ferroviaria particolare.
Una sola cosa mi permetto di dubitare, ovvero l'uso dei binari Arnold, ma non dal punto di vista estetico, dove hai fatto un lavoro egregio, ma per possibili problemi con il DCC, se intendi usare il digitale.
Mi spiego meglio: nel plastico che sto realizzando a doppio scartamento (H0m e H0e), ho riprodotto una linea mineraria in H0e ed avendo in casa tonnellate di binari Arnold Rapido provenienti dalla demolizione del plastico di mio padre, realizzato fra il 1969 e il 1971, ho pensato di riutilizzare in parte questo materiale.
Ovviamente il binario così com'è non va bene dal punto di vista estetico, l'ho elaborato pesantemente, riducendo le traverse, invecchiandolo, stendendo una massicciata striminzita, con tracce di vegetazione, inoltre il profilo sottile è adatto per riprodurre nel mio caso una ridotta; è ottimo dal punto di vista elettrico, per via della famosa caratteristica di essere autopulente, all'epoca stradecantata nei cataloghi Arnold.
I problemi, e qui mi allaccio al tuo uso, dopo averti tediato con le mie menate, sono sorti per il fatto che tutto il plastico è DCC e provando con gli scambi, essendo gli aghi un tutt'uno con il cuore (che dal punto di vista estetico sono un pugno nell'occhio), sono polarizzati e durante il transito dei rotabili, il contatto del bordino con l'ago distaccato provoca scintille con il corto della centralina, accentuato dall'eccessiva vicinanza dell'ago con la rotaia, nonchè dall'irrealistica scanalatura interna della rotaia in prossimità degli aghi.
Questo è un fenomeno già noto e trattato nel mondo del DCC, anche a livello mondiale (ad esempio Model Railroader lo descrisse alcuni anni fa) che si verifica su parecchi sistemi di armamento ma negli armamenti più moderni non si dovrebbe verificare (da mia esperienza sull'H0m ho gli elettrofrog Peco con cuore polarizzato e ciò non succede).
Tieni conto che l'armamento Arnold è quasi cinquantenne come progettazione, ha subito un leggero restyling nei primi anni '80, ma è sempre lo stesso e all'epoca il problema dei corti temporanei non creava problemi.
Questo è quanto è successo a me, a mio modestissimo parere, dovresti forse orientarti su altri sistemi di armamento DCCfriendly, anche senza andare sul Peco 55, basterebbe il Roco 80, che vista la tua capacità puoi tranquillamente migliorare dal punto di vista estetico.
Ora concludo e ti auguro in ogni caso di realizzare tale opera che già in partenza si rivela essere interessantissima.
Ah, dimenticavo! Gli edifici sono da urlo!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 8:37 
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Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 16:05
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Ti ringrazio, è una cosa a cui non avevo pensato..

Appena ho tempo faccio subito qualche test per vedere meglio.

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: sabato 21 settembre 2013, 20:28 
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Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 16:05
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Località: Bagno di Gavorrano - Follonica GR
Ecco una piantina che vi fà capire meglio la disposizione degli edifici:

Allegato:
Pianta edifici e ferrovia.JPG
Pianta edifici e ferrovia.JPG [ 230.06 KiB | Osservato 6273 volte ]


La linea rossa è la ferrovia a scartamento 1,442 mt.
Quella blu invece, a "scartamento toscano" 1,115 mt; oltre quella segnata ci sono altri pezzetti che vi illustrerò poi, come tutte le fitte linee decaville 0,60 mt che servivano i vari stabili.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: domenica 22 settembre 2013, 9:33 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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Ti faccio i miei complimenti per l'opera veramente impegnativa, ma da quello che ho visto sono sicuro che verrà fuori una vera opera d'arte.
Intervengo anche per suggerirti l'uso del polistirene estruso tipo quello vedi nelle immagini postate qui sotto
https://www.google.it/search?gs_rn=27&g ... 4QTd8IDgDQ
è un materiale sufficientemente isolante, lo puoi incollare su tutto il piano, ha spessori che partono da 3 cm., non sò se ce ne sono anche da 2 cm., puoi tagliarlo e inciderlo come vuoi, scavando dei canali di scolo ad esempio.
Si possono incollare sopra i binari e puoi usarlo per fare il piano del modulo, senza la base in legno.... insomma è sicuramente molto comodo e i plasticisti made in USA lo usano molto, cerca un pò nella rete e troverai tanti esempi.
Buon lavoro,
Cesare


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: domenica 22 settembre 2013, 19:52 
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Ti ringrazio per i complimenti e per il consiglio sul polistirene estruso; questo è già il materiale che uso per la costruzione dei rilievi (e anche di qualche accessorio) nei miei plastici o diorami. Io lo chiamo "stirodur" ed è di colore arancione, ma praticamente è uguale a quello blu.

Oltre a tagliarlo con sega o taglierino ho costruito un taglio a filo caldo, con il quale riesco a fare delle cose molto carine e tagli profondi una quarantina di centimetri, simulando già l'irregolarità del terreno.
Ho scoperto questo materiale e la tecnica di lavorabilità quando facevo presepi qualche anno fà.

Ne approfitto per aggiornarvi sui lavori: i testi sugli scambi arnold con il digitale hanno avuto esito positivo e perciò ho iniziato a fissare l'armamento principale.

Riguardo all'alimentazione però non credo che sarà digitale, l'idea era un analogico con percorsi dimostrativi automatici.
Anche gli scambi non saranno piu dcc come avevo detto precendemente, ma a comando analogico..

Grazie ancora e ci sentiamo presto con tutti i nuovi edifici lato mare..

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 12:55 
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Quando avrai "interrato" i binari, ammesso che lo fossero al vero, metti qualche foto e spiegazioni in dettaglio. Vorrei installare qualcosa di simile in uno scalo (in N anche quello, ovviamente) che sto trascinando (non lavorando... :( ) da un qualche tempo.
Per il resto, a vedere questa roba... credo aumenteranno le spese del mio dentista, tanto che rosico... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: giovedì 26 settembre 2013, 20:52 
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Ti ringrazio.. :D

Un piccolo aiutino rivolto a tutti:
Dove posso acquistare on-line binari flessibili in "Nm" o in "z" ?

Se non volete fare pubblicità rispondetemi in MP

Massimo


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MessaggioInviato: domenica 29 settembre 2013, 12:58 
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Ho provato ad autocostruire le linee decauville con stecche di ombrello e forex.
Le linee saranno interrate e si vedrà perciò solamente il piano del ferro e le piattaforme rotanti:

Allegato:
deucaville 001.JPG
deucaville 001.JPG [ 164.84 KiB | Osservato 5913 volte ]

Allegato:
deucaville 004.JPG
deucaville 004.JPG [ 239.45 KiB | Osservato 5913 volte ]

Allegato:
deucaville 008.JPG
deucaville 008.JPG [ 188.72 KiB | Osservato 5913 volte ]

Allegato:
deucaville 010.JPG
deucaville 010.JPG [ 191.79 KiB | Osservato 5913 volte ]


ed infine un immagine un pò sfocata:
Allegato:
deucaville 013.JPG
deucaville 013.JPG [ 213.81 KiB | Osservato 5913 volte ]


Abbiate clemenza, ma ripropongo la domanda:

"Dove posso acquistare on-line binari flessibili in "Nm" o in "z" ?"


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: FONDERIE ILVA FOLLONICA
MessaggioInviato: mercoledì 9 ottobre 2013, 14:15 
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In questi giorni stò cercando di completare tutte le linee ferroviarie, i relativi scambi e tutta l'elettronica che serve per far muovere i treni..

Come ho detto precedentemente gli scambi saranno mossi da servomotori pilotati da un interessante circuito che ho trovato in rete.
Il consenso per il movimento si può dare tramite pulsante o interruttore in base al programma che si carica nel microprocessore, cuore del circuito.
La parte interessante è che per fare le regolazioni necessarie del servo, sul circuito ci sono due trimmer, uno per la velocità di spostamento, uno per l'escursione.

Il circuito lo potete vedere a questo linK: http://www.vasileelettronica.com/elettr ... lsante.htm

Mi sono costruito, dopo qualche personale modifica, un circuito per ogni scambio, che trovarà sede accanto al relativo servomotore.
Non inserirò schemi elettrici o dettagli del circuito in quanto io non sono l'autore; Tra l'altro sul sitò c'è la possibilità di avere il PCB o il circuito montato e collaudato.

Presto inserirò la foto del risultato.

Massimo


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