L'idea di autocostruire questo insolito accessorio mi è venuta vedendo una foto che mi ha inviato di recente da Siena un utente del Forum: Ammiraglio, ovvero l'amico Francesco Lorusso (lui sta a Bari, ma si trovava a Siena per un viaggio di piacere)

Ho fatto una ricerca in Rete e ho trovato altre due o tre foto, sempre di Aln serie 3000. Ho notato che le losanghe di colore giallo non erano disposte secondo uno schema rigido e codificato, ma a seconda dei casi erano sfasate tra di loro in modi diversi. Non pubblico qui le immagini per non violare diritti, ma se cercate "locomotive Aln 668 con cacciavacche" troverete qualche figura.

Per quel che riguarda la verniciatura di questo accessorio ho quindi scelto - per la disposizione delle striscette gialle - una soluzione rispondente al vero, ma leggermente diversa da quella che potete osservare nella prima foto.

Ecco un paio di immagini del cacciavacche finito e invecchiato. Ho portato le foto in saturazione di colore per far notare meglio il cacciavacche.

Quando dirò con quale materiale ho realizzato il cacciavacche, qualcuno storcerà il naso.

L'ideale sarebbe stato realizzarlo in fotoincisione (ma non mi sono mai cimentato con questa tecnica: sono tecnologicamente arretrato )
Del resto non so se la fotoincisione sia adatta allo scopo, visto che - come poi spiegherò in dettaglio, pubblicando disegni quotati che ho fatto e altre foto - questa "appendice" è formata da tre strati di longheroni sovrapposti. Forse bisognerebbe ricorrere a uno stampo e all'elettroerosione (e chi ci si mette!!! ).

Tra l'altro ho notato che in questa sezione del Forum è apparsa sette anni fa una discussione che riguardava proprio il cacciavacche per automotrici FS e c'erano un paio di foto di modelli delle Aln 663 "sarde" (quelle con i condizionatori con la gobba, per intenderci) dotate di questa aggiunta. L'accessorio era prodotto da una Ditta, la G&G: non so se esista ancora e se produca ancora questo pezzo. Ma a me sembra troppo largo e troppo vistoso.

Una curiosità: il "mio" cacciavacche si applica al modello (almeno nella parte dove non è previsto il gancio) a pressione, senza bisogno di colla e si può mettere e togliere con estrema facilità e senza modificare né scalfire il telaio dell'automotrice.

Ma un po' di pazienza e pian piano spiegherò tutto in modo più che esauriente...

L'ideale per la costruzione sarebbe stato quello di poter disporre di listellini di plastica molto sottili, ovvero di sezione mm. 1 x mm. 0,5.

La mia intenzione era quella di iniziare e portare a termine il lavoretto in due mezzi pomeriggi di un week-end. Sono andato in un paio di (superstiti) negozi di modellismo e - come era facile supporre - non ho trovato nulla di adatto.
Ho acquistato, in realtà, un foglio di plasticard spesso mezzo millimetro, ma poi ho preferito non usarlo.

Escluso l'acquisto on line, poiché come ho detto volevo concentrare la realizzazione in due soli giorni contigui, la mia scelta è caduta su listelli di legno per costruzione di fasciame navale.
Ho così preso tre o quattro listelli di colore chiaro, spessi 0.5 mm. e larghi 3mm.
Non chiedetemi che legno è (acero, forse???) perché mi sono dimenticato di chiederlo al negoziante . Ma questo tipo di legno mi sembrava adatto perché non presentava venature e si notava, osservandolo e maneggiandolo, che, tagliato in senso longitudinale col cutter non avrebbe presentato sfilacciature o "pilucchi" vari sui bordi.

Certo, occorreva molta pazienza perché - per rispettare le dimensioni in scala - questi listelli dovevano essere rifilati con un cutter per ottenere delle striscette estremamente sottili, ovvero: mm. 1 x mm 0,5 e mm. 0,5 x 0,5.

C'è da perdere la vista, insomma, ma con un po' di pazienza si riesce nell'intento (lo so, lo so, che alcuni di voi ormai tagliano plasaticard e altri materiali usando il laser... ma io non dispongo di simili attrezzature, sigh! )

Effettuati i tagli e ottenuti i sottilissimi listelli, anche se - come ho detto - questo legno non si sfilaccia ai bordi, ho preferito rifinire comunque questi bordi. Non ho usato né limette né carta vetrata, ma ho dato semplicemente un paio di leggere "passate" in senso longitudinale usando la gommima puliscibinari della Roco.

Ho buttato giù un paio di disegni "alla buona" su carta millimetrata, dai quali si possono ricavare le dimensioni del cacciavacche e dei suoi componenti. In totale bisogna assemblare 13 pezzi per ogni scacciavacche che si intende realizzare.

I disegni sono in scala 2:1, quindi le dimensioni che si ricavano vanno dimezzate. Si capisce quindi quanto siano sottili le singole parti che compongono l'accessorio da realizzare.

Le dimensioni sono state valutate da me "ad occhio" studiando le fotografie. Anzi, vi dirò che il cacciavacche che si ottiene rispettando questi miei disegni risulterà circa 2 mm. più largo di quelli che ho fatto io. Ritengo infatti che le quote del disegno siano più adatte rispetto a quelle dei cacciavacche che ho realizzando prendendo empiricamente misure sulle foto al vero e lavorando tenendo sotto mano il modello.

Ora viene la parte più impegnativa e delicata. L'assemblaggio dei singoli componenti. Vi assicuro che, date le minuscole dimensioni di questo "infernale" aggeggio, la robustezza è comunque assicurata, anche perché esse è costituito di ben tre strati di listellini (o di longheroni, se vogliamo far riferimento al reale) sovrapposti: e questo garantisce una certa rigidità del tutto.

Appena ho tempo proseguo nella discussione...

...intanto ecco un'altra immagine.

Il Killer delle mucche è sul binario...

Un buon lavoro rende l'idea...vedendo l'originale andava un pò curvato alle estremità , ma si nota appena...
bravo

Ciao Pierpaolo, ottimo lavoro!
Bella resa con materiali semplici , metodi semplici , e cosa che più mi ha fatto piacere è che c è ancora qualcuno a cui come me, piace ancora partire dal progetto con matita , righello e carta millimetrata ....

Ciao
Gianfranco

Per Gianfranco - littorina 67

Grazie del messaggio, davvero gradito. Sono lieto che qualcuno segua con piacere e condivida metodi di lavorazione forse un po' spartani, ma alla portata di tutti.

Ciao Pierpaolo.
Interesante il lavoro da te realizzato,oggetto che tra l' altro non conoscevo,e appunto per questo mi ha incuriosito,specie la su funzionalitá, come opera questo killer?,visto che é arretrato rispetto a i respingenti?,serve piú che altro per spostare la carcassa?
Un saluto e complimenti
Bruno

Per Claudio Mussinatto.

Ciao, Claudio. Grazie per l'apprezzamento: detto da te è un fiore all'occhiello.
Comunque è un lavoretto senza tante pretese.

In quanto alla curvatura, che secondo te andava accentuata un po', ti posso dire quanto segue.
Mi ero basato non sulla foto che vedi in apertura, quella di Ammiraglio, ma su altre due o tre che avevo trovato in Rete. Come già ho scritto a proposito delle striscette gialle, credo che la struttura di questi paravacche non sia mai stata rigidamente codificata. Non so se esistono o meno disegni ufficiali delle FS. In altre parole - basandomi appunto sulle altre immagini che ho visto - la concavità a volte era davvero esigua. La foto di Ammiraglio ce l'avevo piccola piccola sul telefonino e non potevo valutare bene la curvatura del paravacche. Quando mi son fatto inviare via mail da Ammiraglio la foto, bella grande, via mail per poi ridimensionarla e metterla qui, ho notato che in questo caso la curvatura era piuttosto evidente. Ma io l'accessorio l'avevo già terminato e posizionato!

Per fortuna i listelli di legno che ho usato sono abbastanza robusti, ma molto duttili.
Seguendo quindi il tuo consiglio, ho tolto per un attimo il "pezzo" e piegando con cautela con le dita ho accentuato la curvatura rendendola simile a quella della foto. Metto qui alcune immagini che rendono meglio di qualsiasi commento scritto.

Grazie ancora per il suggerimento!

Salve, Bruno.

Credo che questo aggeggio sia utile soprattutto per evitare che la carcassa dell'animale malauguratamente investito possa arrecare danni alla parte frontale - bassa - della carrozzeria e al carrello. E anche per scongiurare deragliamenti.
Un saluto. P.