I treni a lunga percorrenza sono stati sostituiti dalle varie frecce tricolori : bianca, argento, rossa. E dall' aumento degli altri treni. Non mi riesce difficile pensare che ci sia un problema di affollamento.
Occorre considerare anche il fatto che, in altre realtà europee, alla stazione storica si sono aggiunte altre stazioni, sotterranee o decentrate, il tutto con un volume di impianti maggiore di quelli che abbiamo noi. A Napoli e poi a Bologna hanno fatto l' espansione sotterranea della stazione centrale, a Milano hanno fatto il passante, ma credo che esso abbia meno capacità rispetto ad una vera e propria stazione sotterranea.
Per la lunga percorrenza, anche internazionale, leggo che OBB riesce a fare pareggio coi notturni : pareggio, non utile.
Questo non è un apprezzamento della soppressione della vecchia lunga percorrenza, ma una constatazione del fatto che, per lunghi decenni, gli investimenti nelle ferrovie sono stati solo parole, rigorosamente non seguite dai fatti.
La stessa alta velocità fù progettata negli anni 90 del secolo scorso. Ora festeggia i dieci anni di attività. Meno di dieci anni sono stati necessari a realizzare la prima delle linee, gli altri dieci ed oltre sono stati sprecati con tentennamenti e nicchiamenti della politica. E quando l' alta velocità fù progettata, eravamo già indietro rispetto agli altri, pur essendo stati, molti decenni prima, all' avanguardia.
E poi, con la liberalizzazione delle reti, arriveranno anche altre compagnie private. Chissà che non riprendano. Non avranno più la manovra delle carrozze in tutti i nodi, ma ciò che conta, è il servizio.
Stefano Minghetti
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