Uahu!!!
Quanta bella umanità.
E' incredibile quanto sia strana la vita e come si intrecci in grovigli inestricabili...
F.S.E. alias Ferrovie del Sud-Est, mitica ferrovia concessa che si dipana tra Bari, capoluogo della regione Puglia, la medesima provincia e si allunga fino al tacco d'Italia, il salento.
E' la ferrovia concessa con il più lungo sviluppo kilometrico fondata come linea ferroviaria secondaria del salento nel lontano 1931.
La mia storia è significativa, mio padre entrò a far parte della FSE appena prima della chiamata alle armi, fu spedito a Rodi, nell'Egeo; ci rimase per ben 7 anni, anche quale prigioniero di guerra dei tedeschi prima e degli inglesi dopo, e al suo rientro riprese il suo posto in ferrovia che non aveva subito grandi danni ma che aveva bisogno di un grande sforzo per farla ripartire quale servizio pubblico.
Mio padre era un'operaio vecchia maniera, sapeva fare di tutto, da riparare le locomotive a fare anche il fonditore piuttosto che l'elettricista.
Nella sua vita in FSE ha avuto modo di fare cose che hanno lasciato il segno, attrezzi creati dal nulla perchè non esistevano in commercio, le jeep willys trasformate quali mezzi di servizio o la grande riparazione di una loco diesel tedesca tipo V80 ritirata incendiata dalla ferrovia Benevento Cancello, completamente restaurata e lui si è occupato della parte motore e trasmissione.
Dopo varie vicissitudini legate all'albero di trasmissione, finalmente la BB 170 è uscita dalle officine e non immagginate che grande meraviglia provai quando da giovane studente di chimica in quel di Castellana Grotte, attendendo il passaggio del treno che mi portasse a casa, vedo arrivare questo bestione in corsa isolata, alto, imponente, almeno a confronto con le altre BB della FSE.
Ancora più stupito ne fui quando mi sentii chiamare, era mio padre che faceva con i macchinisti un giro di prova e mi invitata a entrare dalla porticina laterale e salire su in cabina. Ovviamente quel giorno arrivai a casa prima, gentilmente ospitato in cabina ove mi ero messo in un angolo e goduto tutto il viaggio fino alla stazione di Turi.
Dopo mio padre, ho avuto un fratello anche lui assunto in FSE, purtroppo è piu grande di me e quindi ha avuto lui la chance di entrare in ferrovia, ora è già pensionato.
Ecco qua, scusatemi se sono stato prolisso ma a me quel viaggio in cabina mi è rimasto ancora nel cuore e vi risparmio le altre emozioni.
Saluti,
Cesare