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 Oggetto del messaggio: ARMAMENTO: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: domenica 15 aprile 2012, 15:42 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Un saluto a tutti
Vorrei trovare dei binari modellistici di tipo tramviario, in scala 1:87, da utilizzare in sede promiscua. Vale a dire dei "binari a gola", il cui profilo è definito Phoenix, meglio ancora se si tratta di sole rotaie, da montare. Non mi interessa invece una eventuale sede stradale ad essi acclusa.
Inutile dire che le mie ricerche sono state infruttuose, e allora mi rivolgo a tutti voi per una buona dritta.
Grazie anticipate.


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: domenica 15 aprile 2012, 15:46 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 12:19
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Località: Purtroppo Bolzano. Abitante in un loculo di 23mq.
Ciao,
non so se sono quelli che cerchi, ma la Tillig gli produce, si in H0 che in H0m.


Saluti.
Crepaldi Mauro.


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: domenica 15 aprile 2012, 16:19 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
http://www.tillig.com/index-2.htm
Qui li vedi tutti. Sono della serie "Luna", e per restare in tema di astri, il loro costo è astronomico. Ma sono belli e veramente ben fatti.
Ciao!


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: domenica 15 aprile 2012, 16:20 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
Messaggi: 417
Se ne era parlato qui

viewtopic.php?f=21&t=36405&hilit=binari+tipo+tram

Per cercare ancora di separare il grano dal lollio , aggiungo :

Cita:
binari modellistici di tipo tramviario, in scala 1:87, da utilizzare in sede promiscua


Le rotaie si identificano per codice ( e tipo ) e non per scala .
Il binario modellistico ovvero in scala si identifica per Standard , per esempio :
H0 - H0m - H0e - S - Proto87 .
Le rotaie di tipo Phoenix sono speciali per impiego in sede stradale .

ciao
luca


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 18 aprile 2012, 17:09 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
Anche se la domanda sui binari tramviari riguardava principalmente la realizzazione del piazzale in sede promiscua della mia maquette industriale in costruzione, vado avanti qui con le questioni marcatamente ferroviarie, che potrebbero interessare anche altri.
Ho guardato e riguardato tutti i siti indicati dai vostri apprezzatissimi interventi e sono giunto ai seguenti punti fermi:
- inizialmente avevo escluso, per la ben consapevole difficoltà di realizzare qualcosa di realistico, di pavimentare i tratti interessati dai deviatoi, come del resto fanno ben riconosciuti maestri del modellismo, dato soprattutto la scarsamente veritiera corsa degli aghi dell'ordine di tre millimetri, e quindi degli spazi vuoti che si devono lasciare nella pavimentazione.
- ero altresì molto dubbioso sulla possibilità di inserire lungo il tracciato la doppia rotaia per il contenimento della pavimentazione tra i binari stessi, sempre a causa della impossibilità di accostarla in maniera veritiera al binario, per via della presenza delle piastre di fissaggio, fuori scala. Questa distanza già mi disturna nei sei centimetri del passaggio a livello, figurarsi nel piazzale!
- da escludere pure l'utilizzo di pavimentazioni commerciali, che sono solo realizzate per binari dritti, e nel mio piazzale, di proposito sono presenti curve e flessi di raggio non costante.
A questo punto una soluzione, certo molto laboriosa ma di grande di pregio sarebbe quella di realizzare in fotoincisione di alpacca (per evitare l'inguardabile color ottone, comunque ben presente nella produzione Tillig), tutti i binari con profilo Phoenix e soprattutto i cuori e (come si chiamano?) le "asole" di contorno agli aghi dei deviatoi e tutta la ferramenta opere di contorno, e montarsi poi tutto l'armamento con la pavimantazione a raso, ripristinando l'uso del binario comune per i tratti solo inghiaiati.
Adottando tra l'altro la soluzione tramviaria di un solo ago mobile per deviatoio.
Per capirsi meglio come indicato in questo sito, segnalato da Protoluca: http://www.proto87.com/easy-street--track-system.html ma con il vantaggio di realizzare le geometrie che meglio mi aggradano.
Non so se sono stato chiaro.
Tuttavia l'alpacca che ha a disposizione il mio fotoincisore non va oltre i quindici decimi di spessore, e dato che la fotoincisione lavora sul 50% dello spessore, otterrei le gole di circa sette decimi, molto realistiche, almeno modellisticamente parlando, ma che non sono compatibili con le orrende ruote dei nostri modelli, a meno di sostituire tutti gli assali dei veicoli interessati alla movimentazione con assali a norma proto 87, che poi sarebbero oggetto di svio in ogni altra parte del plastico raccordato.
Certo il tutto sarebbe una bella sfida, anche più difficile a progettare che a realizzare.
Questa al momento la situazione. Ogni consiglio sarà molto gradito.


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 18 aprile 2012, 21:28 
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Iscritto il: sabato 3 luglio 2010, 20:25
Messaggi: 258
Località: Roma
capolinea ha scritto:
[...]

- ero altresì molto dubbioso sulla possibilità di inserire lungo il tracciato la doppia rotaia per il contenimento della pavimentazione tra i binari stessi, sempre a causa della impossibilità di accostarla in maniera veritiera al binario, per via della presenza delle piastre di fissaggio, fuori scala.
[...]

Ogni consiglio sarà molto gradito.


Stavo pensando, per ovviare all'eccessiva distanza data dalle piastre di fissaggio fuori scala, che si potrebbe mettere la controrotaia più vicina se prima si mola via una parte della suola della rotaia da mettere all'interno. In questo modo si potrebbe guadagnare qualcosa nell'accostarla alla rotaia di rotolamento.

Gully


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 18 aprile 2012, 21:37 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4745
Località: Pistoia
Oppure usare un listello a sezione rettangolare.


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: giovedì 19 aprile 2012, 18:10 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
gully ha scritto:
si potrebbe mettere la controrotaia più vicina se prima si mola via una parte della suola della rotaia da mettere all'interno

Grazie del contributo, e' una tecnica che ho adottato per i passaggi a livello, ma per quasi quattro metri di binario vale a dire otto metri di rotaia... e incollare qualsiasi cosa sulle traversine in plastica non l'ho trovato mai molto agevole. Non sono bravo con le colle. Sto facendo qualche studio di fattibilità per autoprodurre delle rotaie Phoenix in fotoincisione. Protoluca fatti sentire!


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: venerdì 20 aprile 2012, 18:25 
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Iscritto il: lunedì 29 maggio 2006, 21:34
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Località: Firenze
Io effettivamente ho rimosso le piastrine interne del profi gleis fleishmann e vi ho affiancato il controbinario: vi passano tutti i rotabili e l'effetto (foto sfocate a parte) non mi pare disprezzabile....
Allegato:
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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: sabato 21 aprile 2012, 1:53 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
Messaggi: 417
Complimenti stefagin76 , il tuo e' un bel post .
Per me sono questi i post veramente utili , si condivide esperienza e con una foto si capisce meglio di tante parole .
Non posso che essere d' accordo sul fatto che il risultato da te ottenuto non sia disprezzabile ( e mai pensarlo ).
OT : guardando il tuo profilo , ho visto altre foto del tuo lavoro ...bello - ah...anch' io ho fatto un muro , molto simile al tuo , di cui devo curare meglio la verticalita' e stuccatura e , se posso dirtelo , dovresti farlo anche tu. Interessante l' invecchiamento del muro , ti manca poco per fare meglio .

Cita:
e vi ho affiancato il controbinario

No , le doppie rotaie .

Cita:
vi passano tutti i rotabili

Meglio : tutti i tipi di ruote in H0 .
Quelle che Capolinea definisce "le orrende ruote dei nostri modelli" .

Vedete , perquanto le doppierotaie non abbiano alcuna funzione di guida delle ruote ( le ruote non devono mai entrare in contatto con le doppie rotaie ) sono proprio le caratteristiche delle ruote a determinare la distanza dalla rispettiva rotaia di rotolamento ( nelle rotaie Phoenix questo fatto definisce in profilo della gola) .
Quindi , prima di pensare a quanto sia possibile accostare le doppie rotaie , io mi chiederei che range di ruote abbia il materiale che deve circolare .
La risposta per l' H0 non deve essere necessariamente : tutti i tipi .
Se si prende in considerazione l' idea di pensare diversamente , si aprono altre possibilita' tecniche .
Per esempio , le rotaie Phoenix del produttore che ho segnalato sono operabili anche con ruote NMRA HO/Rp25 o fine00 ( e NEM equivalenti , se esistono - scusatemi ma io non so niente di norme NEM ; e' inutile tanto i produttori non le applicano , forse anche perche' non interessa un gran che , ricordo un intelligentone che contro argomentava : " ma poi chi e' che le fa le norme ?").
E poi , mi sembra , per te ci sia questa questione :
Cita:
dato soprattutto la scarsamente veritiera corsa degli aghi dell'ordine di tre millimetri

Questa misura , comunque arbitrariamente fuori scala , non e' ne inutile ne assurda ( anche al vero il discostamento degli aghi e' molto ampio ).
Essa e' tale per consentire il passaggio delle piu' giocattolose ruote in H0 , il che vuol dire quelle con il profilo piu' ingombrante , cioe' di assali in cui la distanza fra le facce interne delle ruote e' molto ( troppo ) stretta .
Agevolo 2 foto di spiega:
Questa e' una Sogliola HRR con le ruote con cui esce di fabbrica su un binario con scartamento di 16,5 mm
Immagine
Sembra che vada tutto bene , il modello sta propriamente sul binario ...o no?
Ma guardate cosa succede su un binario con lo stesso scartamento ma armato con doppia rotaia :
Immagine
Non sta su i binari .
Come si vede nella parte sinistra della foto , le doppie rotaie sono abbastanza distanziate da accogliere il bordino , ma ...e' il bordino ad essere troppo arretrato , troppo lontano dalla rotaia di rotolamento .
Da qui i famigerati 3mm.
Si vedono tutti, e ci sono ( forse leggermente meno ) anche con le doppie rotaie o nella gola di rotaie Phoenix .
Chi ha postato prima di me puo' darci la misura effettivamente ottenuta .

Capolinea ha scritto:
le responsabilità che mi sono costruito da solo, vale a dire realizzare un piazzale degno di questo nome.

Cita:
Certo l'autocostruzione integrale di tutto l'armamento sarebbe una cosa stupenda, consentendomi di svincolarmi da tutte le geometrie standard...


Capolinea sai gia' cosa devi e vuoi fare ...se adesso non ti viene in mente , ti aiuto io : autocostruzione del binario .
Il resto dei tuoi ultimi post mi fa pensare che ti stai solo complicando le cose ( ed a parole ) con troppi castelli in aria , fatti solo grazie ad idee ancora confuse per colpa di una iniziale e normale mancanza di pratica in cio' che , io spero, sara' la tua prossima sfida ( il termine e' tuo :wink: ) modellistica .

Sull' auto fabbricare :? rotaie Phoenix tramite fotoincisione :
non so niente di fotoincisione , ma so che anche una rotaia Phoenix deve avere un profilo .
Ma si puo' fare con la fotoincisione??? Io non credo.

Ciao
luca

PS: Capolinea , nel thread della tua Maquette industriale , hai scritto :
Cita:
di far appoggiare il bordino sulla gola come avviene anche al vero.

No , guarda che e' sbagliato . Al vero' cio' non deve avvenire mai ,pensa di come al diminuire dello spessore del cerchione cambia l' altezza ( nonche' il profilo ) del bordino ...i cerchioni non toccherebbero piu' la superficie di rotolamento delle rotaie!


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: sabato 21 aprile 2012, 15:17 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
Grazie a stefagin76 per il contributo, la doppia rotaia é di buon effetto ma le tue foto evidenziano purtroppo il limite delle norme in H0, ove a causa dei bordini delle ruote, sovradimensionati anche per la scala 0, si é costretti a lasciare tra una rotaia e l'altra circa un millimetro e mezzo (che al vero significano ben 13 cm, una voragine!). Tale misura é dovuta alla distanza modellistica che incorre tra le facce interne dei cerchioni che va dai 14 mm ai 14,2.
Concetto, questo, ben evidenziato dalle foto di Protoluca ove il Badoni, quando si vuole ricercare una riproduzione più vicina alla realtà, "non ci sta dentro".
Il vero nocciolo della questione é che negli ultimi vent'anni abbiamo sì assistito ad un considerevole progresso in termini di scala dei nostri modelli, cui non é corrisposto un altrettanto significativa rivoluzione nel campo dell'armamento e delle ruote.
Ecco il senso della mia ricerca. Potrei tranquillamente realizzare un piazzale con delle rotaie cod. 75, come ho sempre usato nei miei lavori, realizzando la pavimentazione, poniamo, in gesso (che ho il pregio di adattarsi senza impazzire a qualsiasi curva o flesso, e può essere scavata pietra dopo pietra con grande risultato estetico), creando poi all'interno dei binari il passaggio del famigerato bordino o con una rotaia doppia o semplicemente con una profonda sede per i bordini, ma é proprio questo che non mi piace.
L'ipotesi, poi, di realizzare TUTTO l'armamento con profili di binario, vetronite, flussante, stagno e saldatore mi piace moltissimo, tanto che ho anche provato a disegnare i cuori e le intersezioni, elementi, diciamo, "difficili" dell'esecuzione, in alpacca fotoincisa, e la cosa, almeno sulla carta é pure fattibile, forte anche del fatto che questi vanno comunque sezionati elettricamente. Tuttavia, e qui so bene che il rischio é quello di addentrarsi in una selva oscura, le rotaie Phoenix esercitano su di me un fascino incredibile anche perché si prestano assolutamente meglio a rendere carreggiabili soprattutto i deviatoi.
Occorre rilevare che la mia maquette industriale prevede una circolazione, a velocità ridottissima di pochi carri di epoca II, e posso benissimo cambiare tutti gli assali con ruote proto, e al massimo il problema lo vedo per i mezzi di trazione che devono tassativamente avere l'appoggio isostatico. E questo vale probabilmente anche per i carri.
protoluca ha scritto:
Sull' auto fabbricare rotaie Phoenix tramite fotoincisione :
non so niente di fotoincisione , ma so che anche una rotaia Phoenix deve avere un profilo .
Ma si puo' fare con la fotoincisione??? Io non credo.

Forse si forse no, ma si possono anche fresare i binari con profilo Phoenix da un profilato di alpacca (insisto sull'alpacca per via del colore, l'ottone, nel 2012 per i binari non si può più usare!)
protoluca ha scritto:
No , guarda che e' sbagliato . Al vero' cio' non deve avvenire mai ,pensa di come al diminuire dello spessore del cerchione cambia l' altezza ( nonche' il profilo ) del bordino ...i cerchioni non toccherebbero piu' la superficie di rotolamento delle rotaie!

Questo non lo dico io ma il sito: http://www.tramditorino.it/

In presenza di incroci si usano "binari a gola riempita": in essi la gola riduce gradualmente la sua profondità con lo scopo di sollevare la ruota per farla rotolare esclusivamente sul bordino, evitandone l'urto con la struttura dell'incrocio, limitando così al minimo i danni ai binari e alla ruota stessa. Il lato negativo di questo binario è che il manovratore deve prestare massima attenzione durante il transito poiché la stabilità, la direzionalità e la frenata sono penalizzate per la riduzione della superficie di contatto tra la ruota e il binario.

Bene, grazie ancora per i contributi e teniamoci informati, anche se, pur parlando di ferrovia, mi sento ancora ancora in alto mare...


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: domenica 22 aprile 2012, 11:00 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: lunedì 23 aprile 2012, 12:20 
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Messaggi: 417
Cita:
Questo non lo dico io ma il sito: http://www.tramditorino.it/


Si , ma cio' avviene ( ed io non sapevo di questa particolarita ) solo in ambito tramviario con l' uso di ruote tramviarie .
Da questa interessante pagina http://www.tramditorino.it/ruote.htm :
Immagine
Dal confronto con il disegno del profilo di una ruota ferroviaria , si evincono le differenze :
http://www.clag.org.uk/p4standards.html#figure1
Immagine

A me sembra un ulteriore segno che rotaie e ruote devono sempre essere prese in considerazione allo stesso tempo .
E ribadisco che nel modello basta escludere le piu' giocattolesche ruote HO per poter ottenere dei risultati molto piu' verosimili .

Capolinea , guarda ti seguo ( e forse anche ti precedo ) nella "selva oscura" pero' ti ricordo il umane genti state contente al quia dello stesso Autore .

Sicuramente si possono fabbricare delle rotaie a gola , infatti ci sono gia' fatte .
Io non saprei farmele .
Seguiro' il tuo lavoro con interesse , sei bravo .

Cita:
e posso benissimo cambiare tutti gli assali con ruote proto, e al massimo ....

Guarda si puo' sicuramente fare ( se l' ho fatto io !!) , ....ma non la farei cosi' facile .
Ti interessa partecipare al progetto di layout modulare - a tema industriale - in Proto:87 che i membri italiani di FREMO:87 stanno sviluppando ?

ciao
luca


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: lunedì 23 aprile 2012, 13:59 
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Riepiloghiamo. La cosa che mi interessa, anzi che é per me fondamentale, é che il binario, ferroviario, coesista nel piazzale con una pavimentazione in blocchi di pietra in modo estremamente realistico, questo ovviamente senza precludere la circolazione modellistica, ma che sia anche realistico da guardare e soprattutto da fotografare. Queste sarebbero le misure di partenza, modellisticamente permettendo:

Immagine

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Diciamo che la soluzione tramviaria, bocciata senza appello dall'amico Federici nell'altro post, mi é apparsa come la soluzione più ovvia e nel contempo già "risolta", anche se tutta o quasi da inventare. Abbandoniamo allora, almeno momentaneamente questa strada (e poi non lamentatevi perché qui avevo visto degli sbocchi interessanti). Torniamo allora alla soluzione più prettamente ferroviaria, quella con la rotaia di corsa accoppiata ad una rotaia gemella diciamo di contenimento: fino a che si tratta di posare binari autocostruiti dritti o curvi la cosa non mi da particolari apprensioni (ho trovato un flussante che chiamo "l'acqua di Lourdes", nel senso che fa i miracoli...), occorre una attenta pianificazione dei percorsi ed un disegno in scala 1:1 da seguire senza sgarrare. Per i deviatoi invece ho ancora qualche riserva data dallo spazio di manovra degli aghi, ma penso che si possano risolvere bene gli altri problemi realizzando ad hoc i cuori dei deviatoi stessi e degli incroci, in fotoincisione di alpacca (e non tentate di dissuadermi).
protoluca ha scritto:
Ti interessa partecipare al progetto di layout modulare - a tema industriale - in Proto:87 che i membri italiani di FREMO:87 stanno sviluppando ?

Parliamone, e grazie per la fiducia, vedremo a fine lavori se ben riposta.


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 Oggetto del messaggio: Re: DOMANDA SUI BINARI TRAMVIARI
MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2012, 9:16 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
E a proposito del postato profilo di ruota ferroviaria (che però é in scala 00 scalefour) e della stretta interazione tra ruota e binario ho fatto realizzare un utensile per la tornitura dei cerchioni proprio sulla base di quei disegni, allargato tuttavia a mm 2,20 e con bordino da 0,7 per contenere i guai sugli scambi commerciali. Non l'ho ancora provato.

Immagine

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