Ok, ora che ho visto qualche tua proposta vedo che il tuo livello di progettazione plastici è quello del (glorioso) "Manuale dei Tracciati" RR. Roba che già 20 anni fa era di concezione antiquata
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Per esperienza ti so dire che molti di coloro che progettano un impianto del genere, dopo un po', magari dopo aver speso un bel po' di soldi, si annoiano e o ricominciano daccapo o abbandonano l'hobby. La cosa migliore quindi è partire quando le idee non dico siano chiare del tutto (sennò non si parte mai!
), ma almeno al 90%, sapendo cosa si fa e perché lo si fa.
Ora, il mio consiglio, sembro un disco rotto (
), è quello di documentarti sulle ultime (oddio, esistono da anni) tendenze a livello di filosofia progettuale di tracciati. Puoi trovare validi esempi qui sul forum o sulla rivista che ci ospita, Tutto Treno Modellismo. Non mi riferisco tanto ai miei -modesti- articoli sul tema, ma anche a quelli dei miei Maestri De Regis-Federici, comparsi sui numeri ante 2013 di TTM (e mi auguro che qualche progetto lo pubblichino ancora, eh!
). Cosa ancora migliore è prendersi Google Earth (o iStella o il sito del Geoportale Nazionale) e andare a spasso per stazioni, magari anche ricorrendo alle immagini aeree del passato, osservando al vero come le stazioni sono organizzate. Io ho sempre fatto così. Ovviamente quando le si deve ridurre in scala occorre attuare dei compromessi talvolta molto significativi, perchè lo spazio per una riproduzione in 1:87 esatta non c'è mai. Questa è un'arte che si affina con la pratica.
Sono troppe le cose che non mi piacciono del tuo progetto che non so da dove partire (scusa la franchezza). In riferimento all'ultimo postato (scusa l'elenco puntato, è per la chiarezza, ma risulta sempre antipaticissimo
):
- Manca del tutto la stazione nascosta. Trattasi di artificio tecnico che consente di simulare "il resto del mondo" esterno alla stazione del tuo plastico. Consente il ricovero e l'alternanza dei convogli che entreranno in scena sull'impianto. Tieni conto che le stazioni nascoste che vengono realizzate si riveleranno essere -prima o poi- sempre sottodimensionate rispetto a quello che vorremmo.
- Linea secondaria ad anello che parte e arriva nella medesima stazione, cosa disdicevole.
- Il piano binari della stazione passante, oltre a essere striminzito, è pure bruttino. Quantomeno i binari sono abbastanza lunghi per accogliere treni di lunghezza decente.
- Non ottimale sfruttamento dello spazio, ogni cm è prezioso!
- Hai detto che la parete in fondo sostiene un soffitto basso: la cosa mal si concilia con la presenza della stazione, che oltretutto è lontana dall'osservatore. La cosa è scomoda a prescindere dal soffitto basso per due ragioni: prima, uno dei poli di attrazione dello sguardo è lontano dalla vista, meglio sarebbe fosse in primo piano in modo da poter osservare tutti i dettagli con comodo; seconda, è scomodissima da raggiungere, a meno di non avere braccia extra-long o, in alternativa, allungabili. Il fatto è che in caso di incidenti, normale manutenzione o anche solo arricchimento dei dettagli si rischia, per n-mila ragioni di danneggiare quanto è presente in primo piano. Come ti ha detto Nicola Testoni, tutte le zone del plastico devono essere a portata di mano, che si estende per circa 70 cm dal bordo più vicino dell'impianto.
- Noto la presenza di curve e contro-curve non intervallate né da tratto rettilineo, né da raccordo parabolico. La cosa è inopportuna, anzi sbagliata (nei manuali dei tracciati anni '60 veniva già sconsigliata) in quanto questi punti, se mal realizzati, sono forieri di incidenti meccanici come deragliamenti e simili. Oltre a non corrispondere alla realtà, discorso che ho fatto appena qualche giorno fa nella presente discussione.
Entrambi questi ultimi aspetti sarebbero stati censurabili già all'epoca dei manuali dei tracciati anni '60, figuriamoci ora.
Trovo positivo come già detto il fatto che la stazione abbia binari di ricevimento abbastanza lunghi e il fatto che tu abbia scelto di non usare le curve più strette in commercio. Si può fare di meglio, specie a vista, ma almeno mi hai evitato le curve da 36 cm di raggio
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