QUATTRO FASCICOLI PER UN MANUALE COMPLETO: UN SUPERPLASTICO TUTTO ITALIANO!


Nel primo volume, dopo una breve trattazione delle caratteristiche d’un vero altoforno, troviamo il racconto e le immagini di come sono stati realizzati i quattro elementi fondamentali di ogni plastico: il telaio, la posa dei binari, l’impianto elettrico ed il terreno con la vegetazione.



Uscite previste del 2018/19
Gennaio, Maggio, Ottobre, Gennaio

FA PAURA!
Preso stasera in edicola... Le foto fanno impressione. Realismo assoluto. E qui c'è tutto, anche la, spesso dimenticata, sporcatura realistica, molto, dei rotabili. Veramente da non perdere.
Fabrizio.

Concordo al 100% con Fabrizio, acquistato oggi e solo sfogliato per il momento... le foto sono davvero impressionanti!!
Del resto i Sig.ri Sedoschi e Foschiano (il primo ho avuto il piacere di conoscerlo ad un Novegro di parecchi anni fa) sono una garanzia nel modellismo.

Mi ha fatto anche piacere vedere sullo sfondo delle foto nelle prime pagine il modulo della raffineria OCTAN ... di una semplicita disarmante nel tracciato ma di una completezza ed un dettaglio allucinante nei particolari (tanto da sperare in un numero ad hoc di TTMextra ).

Insomma grazie agli Autori ma anche grazie alla Redazione per tale regalo

Santino

Saluti a tutti voi

Arrivato anche a me, per posta e con l'omaggio del bel calendario 2018.

Foto divorate, sfogliate, viste e riviste !!! E la sera mi leggo gli articoli un pò per volta.

Ho avuto il piacere di conoscere il Sig. Sedoschi al salone di Novegro del 2014. Me lo presentò il nostro comune amico Giuseppe (martingius).

Il grande dispiacere, purtroppo dovuto al fatto che all'epoca non ero in grado di soddisfarne le richieste, è stato quello di non aver potuto fornire ed elaborare i mezzi stradali per l'OPERA qui illustrata.

Persona squisita e gentile di cui ho un bel ricordo di quella giornata, trascorsa a parlare proprio di questo suo lavoro.

Ancora complimenti.

Marco

Preso.
Ho osservato che anche i due Autori hanno usato per le giunzioni fra i moduli un sistema adottato anche da un altro modellista (che uno di loro ha conosciuto) nel 1994 circa. La sola differenza era che il modellista che conosco io aveva fatto (H0m cod 70) una giunzione rimovibile per ogni rotaia separatamente, racchiusa in una guida di plastica mimetizzata, tutto per evitare che un così delicato armamento si slineasse.
Tanti hanno criticato il mio amico, ma questo lavoro indirettamente gli rende ragione.

È un sistema largamente diffuso, regolato dalla norma FIMF 145 art. 6 (interconnessione meccanica), forse non molto moderna come tecnologia ma sicuramente molto efficace

Emilio(scusate l'O.T. ),questo sistema è possibile anche sull'H0m??grazie.

S P E T T A C O L A R E ! ! !

In più mi pare che spieghi la principale delle tecniche di modellismo.
E cioè che per ogni cosa da fare, si deve scegliere una strada ... poi percorrerla con convinzione.
Più che selezionare con precisione dei metodi perfetti, è importante non demordere.

Si nota anche che per un' opera del genere occorre tempo. Ma quel tempo è anche divertimento; ci si documenta sulle tecniche, poi il piacere è il veder crescere l' opera nelle proprie mani.

Ovviamente non riuscirà tutto al primo colpo, ma l' importante non è il percorso netto, bensì riuscire.

Mette voglia di muovere le mani.

Bravi, continuate.


Stefano Minghetti

Leggo solo ora che questa opera è a firma Sedoschi&Foschiano. Che dire: una garanzia!
I loro primi articoli sono comparsi quindici anni fa circa sull'altra rivista...
Poi ho conosciuto Sedoschi (che mi presentò anche il mitico Marco Paolini, attore e fermodellista!) oltre dieci anni fa e ho visto le sue opere dal vivo: sono davvero superlative. E loro sono davvero capaci, estrosi, creativi e informati! oltrechè appassionati...

Ciao Maestro
Sai come si dice qui da noi?
Un plastico da SBREGAMUDANDE

a presto

Buona sera
domandona come mai sono stati usati scambi senza il cuore alimentato?
di solito vengono sempre consigliati scambi elettrofrog.

Conoscendo la cura maniacale del Sedoschi, mi pare però strano che nel primo numero non ci sia uno straccio di planimetria, giusto per collocare alcune immagini e valutare l'opera complessivamente......