Finalmente riesco a mettere le zampe su questa Sauber.
Ho iniziato con il classico foro per la vite: direi tutto ok.
Tenendo le due parti avvitate, ho carteggiato le linee di giunzione fra i due pezzi in modo che si raccordassero bene.
Mi sono poi lanciato in quella che immaginavo fosse una delle sfide maggiori: la piegatura ed il montaggio, di prova, delle sospensioni. Per i fori mi sono affidato a delle punte da 0,5, 0,6 e 0,7mm montate un po' alla buona sul Dremel. Tutto è davvero molto preciso e non ci sono grossi problemi. Certo, fare entrare ogni singola estremità delle sospensioni nel suo foro non è cosa semplicissima. Mi preoccupa, più che altro, dover rifare questa operazione quando il modellino sarà sostanzialmente finito.
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In questa seconda foto, anche tutto il complesso delle sospensioni posteriori, più complesse delle anteriori perché più piccole e quindi difficili da maneggiare.
Sempre in vista del montaggio finale, ci sarà da ridere ad allineare perfettamente le ruote...
Ancora in questa seconda foto e nella successiva, il passaggio che mi ha messo decisamente più in difficoltà, ovvero il montaggio delle ali anteriore e posteriore.
Da presuntuosetto, ho pensato che sarei riuscito a montare tutto dopo la verniciatura. Per l'anteriore è andata decisamente bene: sono riuscito ad incollare i pezzi senza lasciare tracce di colla, anche se inserire il maschio dell'elemento orizzontale nella femmina delle alette verticali è stata dura, visto che con i pezzi tutti neri non vedevo letteralmente nulla.
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L'ala posteriore è stata invece un incubo: ingenuamente non avevo valutato la leggera differenza di lunghezza fra il pezzo in metallo, quello ondulato, più in basso, ed i tre in fotoincisione. Ho dovuto accorciare leggermente il primo in corso d'opera. Ulteriore complicazione al tutto è stata la difficoltà di incollare bene e senza sbavature e far tornare tutto il più preciso possibile. Ho dovuto arrangiarmi un po' e tirare in ballo qualche Santo, ma alla fine diciamo che è tutto abbastanza pulito. Dopo i vari smaneggiamenti ed incollaggi, ovviamente, ho dovuto carteggiare qua e là per rimuovere gli eccessi di colla, andando a graffiare inevitabilmente la vernice. Con vari processi di carteggiatura di fino e leggere mani di nero opaco, sono riuscito ad ottenere un discreto risultato.
Non sono soddisfatto, comunque: devo trovare un modo per fare meglio. Da una parte, montare tutto a grezzo consentirebbe una maggiore precisione geometrica dei vari pezzi. Dall'altra, credo che verniciare tutto l'alettone posteriore insieme sarebbe alquanto ostico.
Quindi, forse, è possibile che verniciare prima i vari elementi possa aiutare la copertura finale: in sostanza si deve dare uniformità ad un pezzo già quasi completamente del colore desiderato e molte delle parti più difficili da raggiungere sono già coperte.
Ho notato che Michael Kelly, collezionista e montatore che ha realizzato un bellissimo tutorial per Tameo, fa un assemblaggio parziale dell'ala posteriore, solo le derive laterali e gli elementi orizzontali principali. Gli altri sono inseriti dopo la verniciatura. In sostanza, una soluzione di compromesso che da robustezza e che consente, allo stesso tempo, di avere un pezzo più facile da verniciare, dal momento che è privo di alcune parti.
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Veniamo, poi, alla parte che mi ha dato più soddisfazione.
Ma è anche quella sulla quale sono decisamente più ferrato: ho carteggiato i pneumatici con una 800, ripassato con Scotch Brite e lavato con normale sapone: l'effetto lucido dei pneumatici BBR è sparito e lo spigolo sulla spalla è stato ammorbidito. Nella foto, a sinistra una gomma trattata, e a destra una non trattata.
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Oltre a tutto questo, che non mi pare poco, mi è servita una buona mezz'ora per capire come diavolo si montano le ruote, specialmente quelle posteriori.
Ora mi dedicherò alla carrozzeria che, almeno, non dovrebbe darmi troppo ammattimento.