Bari S. Spirito ha scritto:
Nelle ferrovie italiane non è mai stato troppo attivo un senso dell’omogeneità delle composizioni. Diciamo che in linea di massima puoi mettere qualsiasi carrozza in composizione con qualsiasi altra, naturalmente con un po’ di logica, prestando attenzione al tipo di servizio che il treno espletava. Le X o le Y, così come le 1957-59 facevano treni importanti, mentre una centoporte a cassa in legno, con i suoi limiti di velocità, girava su treni accelerati o diretti, e qui poteva trovarsi con tutte le vetture di vecchio tipo, 10000, 20000, 30000, 50000, 11000, 21000, 31000, 32000, 52000, 61000, 35000, Corbellini, e naturalmente con le altre centoprte a cassa metallica sia a carrelli che a tre assi, sempre dipendendo dal servizio. Il Bari-Milano che si vede in “Rocco e i suoi fratelli” del 1960 aveva in composizione una 24.000 e un’altra cassa in legno, se non ricordo male una 41 mila.
In buona sostanza negli anni '60, '70 e primi '80 ( fino all' introduzione massiccia delle MDVC/MDVE ) in un locale ci poteva finire di tutto, nuove ( all' epoca ) vetture tipo X comprese. Unica esclusione le GC, TEE e livrea bandiera, perchè dedicate solamente a treni di rango.
Usuale in composizione anche un postale/bagliaio a carrelli o, meglio, uno, anche due, postali/bagagliai a due assi.
Non dimentichiamo che in quegli anni la distribuzione capillare della posta era affidata alle ferrovie...
Saluti
Stefano.