Mi spiace .. aggettivi terminati.
Dovrebbero inventarne di nuovi per descrivere il mio sguardo sui suoi lavori.

Mi associo... I superlativi sono inadeguati...
Grazie per la condivisione, stiamo assistendo alla nascita di un capolavoro! È come vedere la costruzione di una locomotiva vera nei minimi dettagli!
Michele

....la bavetta di usura del ceppo....

siamo in presenza di alieni...

Massimo

Avevo notato anche io la bava del ceppo .

Come dice Marco Columbro :
"E allora .. ditelo !!"

E' un corso sulla locomotiva vera !


Stefano Minghetti

La progettazione ed i relativi disegni sono in fase di ultimazione, quindi alcune note su come è stato sviluppato a livello progettuale questo modello spero possano interessare e magari essere da spunto per altri modellisti.
Sono partito da assoluto neofita, con nessuna esperienza di fotoincisioni e progettazione di modelli. Dopo 8 anni dalla prima mail inviatami da Roberto, sicuramente ho acquisito una visione molto più estesa di cosa c'è dietro ad un modello. L'estrapolare dai disegni FS ogni singolo componente della locomotiva, poi confrontato con le foto, le quote, le numerose varianti presenti su questa o quella numerazione, è stato, ed è, un prezioso esercizio per andare a cogliere i dettagli che a volte passano inosservati.
Questo modello è nato utilizzando prevalentemente il disegno bidimensionale, tranne alcuni componenti, come detto nei precedenti post. Di conseguenza gli "assemblaggi" su pc sono stati eseguiti man mano che si procedeva con lo sviluppo dei pezzi come ad esempio si vede nel disegno allegato.
Quello che vedete è lo studio di due delle cinque conformazioni del comando di spurgo dei fanghi della caldaia. Due leve ed una valvola. Ma quante varianti! E questo è solo un piccolo dettaglio tra circa un migliaio di pezzi disegnati solo per le lastre.
Continuerò prossimamente con alcuni altri esempi
Stefano

bonasera.

Stefano, il papà della 740 mi ha spiegato qual è il concetto che sta alla base di questo lavoro, opera: fatto cento i pezzi che hai disegnato, quanti sono quelli che non sono in scala, perché per diversi, comprendibilissimi motivi, non si riusciva a riprodurre alla perfezione millimetrica?

Grazie
Antonio

Ciao Antonio,
le misure sono essenzialmente tutte esatte, considerando tolleranze dell'ordine di qualche decimo, rapportato rispetto al valore reale. Esempio estremo i tappi forati dei coperchi di aspirazione del compressore Westinghouse, applicati successivamente alla fusione. Le dimensioni ed il numero di fori sono ridotti per i limiti realizzativi della fotoincisione. A memoria è uno dei dettagli più minuti e critici, realizzati con spessore da 0,2 m.
Questa scala ha permesso di disegnare le lettere utilizzate per le scritte sulle custodie dei respingenti, oppure le griglie dei condotti del riscaldamento a vapore con l'esatto numero di asole, visibili nelle foto precedenti. Se si riusciranno a tagliare senza impazzire, verranno utilizzati dei vetri da 0.17mm per le porte ed i fanali, insomma i " fuori scala" ci sono ma, facendo i conti con la realtà, sono stati limitati il più possibile. Alcuni spessori sono stati maggiorati di uno/ due decimi per non risultare troppo fragili, alcuni dettagli sono stati disegnati prendendo le misure sulle locomotive, altri dai disegni, con le inevitabili, seppur minime, approssimazioni dimensionali. A fronte di questo è molto difficile dire, pezzo per pezzo quale è esattamente in scala considerando sia le dimensioni sia lo spessore.
Stefano

Altro esempio, lo sviluppo delle lamiere di copertura dei tubi di adduzione del vapore. Sono tre i lamierini per ogni lato, che compongono la copertura dei tubi. Molteplici i riferimenti da prendere, partendo da elementi esistenti, quindi verificati nelle effettive e corrette dimensioni, quali telaio e supporto camera fumo, e dai riferimenti dati dal disegno FS ridotto in scala ,dal blocco cilindri ricavato dal disegno 3d, praticabile inserito senza zigrinatura, lamiera camera fumo.... una sorta di kit virtuale che di volta in volta ha interessato tutti i componenti disegnati della locomotiva.
Ottenute le viste ho realizzato gli sviluppi come nel caso delle lamiere frontali. Nel particolare ingrandito in 2:1 si notano le due lamiere di copertura riportate a parte.

Mi è stato fatto gentilmente notare che non vi sono aggiornamenti riguardanti la 740 addirittura da agosto 2023.
Chiedo venia per la mia ingiustificabile pigrizia...
I lavori procedono speditamente: da un lato sono alle prese con i telai delle prime 5 locomotive, dall’altro ho ricevuto le ultime lastre fotoincise che riguardano il forno, la caldaia e la cabina.
A questo proposito vorrei ringraziare Stefano per il lavoro certosino al quale si è impegnato generosamente per molti mesi, e sembra che i risultati siano decisamente confortanti!
Il montaggio di prova dei nuovi lamierini mi terrà impegnato per diverso tempo, qualche errore inevitabilmente salterà fuori, ma probabilmente anche qualche buona idea per migliorare ulteriormente il complesso progetto.
Anche per quest' ultima fase abbiamo mantenuto il proposito di rispettare rigorosamente la scala riguardo gli spessori dei lamierini, e questo naturalmente complica notevolmente il montaggio e genera qualche fondata preoccupazione riguardo la robustezza degli assemblaggi.
Ad esempio, i finestrini e le vedette prevedono l’utilizzo di vetri reali al posto del solito acetato: significa che il vetro da 5mm di spessore al vero si trasformi in un preoccupante 0.17 modellistico.
Mediante una dima ho sperimentato il taglio a misura di un vetrino da microscopio dello medesimo spessore, e poi sono riuscito ad incollarlo sul telaio del finestrino mediante adesivo bicomponente senza romperlo…un lavoro da vero orologiaio!
Nelle foto che seguono ho inserito le ultime 7 lastre e qualche esempio di montaggio.

Bentornato!
Si in effetti 7 mesi sono una enormità. Ormai ci siamo assuefatti, come i miei nonni con Dinasty 30 anni fa

Bentornato!
E grazie per le nuove foto!
Michele

PS non faccio complimenti perché non ne ho trovati di adeguati...

L’altro giorno ho ricevuto una messaggio da un abilissimo modellista che mi ha sollecitato ad illustrare i recenti sviluppi della costruzione del modello.
La cosa mi ha fatto decisamente piacere, e quindi vi faccio vedere la costruzione del telaio del carrello italiano che proprio oggi ho finito di assemblare.
Tutti i componenti aggiuntivi sono già stati lavorati, ma verranno montati dopo la verniciatura. Naturalmente quello illustrato è il quinto che è stato completato.
Contemporaneamente, procede spedita la lavorazione del telaio della locomotiva: non mancherò di farvi vedere qualche foto.
Rispetto al prototipo che avevo illustrato tempo fa, questi carrelli godono di un montaggio decisamente più preciso dato che ho utilizzato una notevole quantità di dime costruite ad hoc: saranno sicuramente molto utili in futuro!

Roberto Tomba

È sempre un piacere...
comunque una cura del dettaglio che è sfiancante (in senso buono...)

Ci siete mancati!
Alla fine, con i vostri disegni uno potrebbe farsene una vera, 30 volte più grande!
E forse sarebbe anche più semplice da realizzare e meno costosa!
Grazie per la condivisione
Michele