Questo argomento è stato trattato diecine di volte, lo riepilogo per chi non avesse avuto la pazienza di cercare tra i vari post qua e là.
I colori usati nel modellismo sono essenzialmente di tre tipi:
- a base acquosa, ad esempio gli acrilici ed i poliuretanici (Puravest);
- sintetici, come gli Humbrol ed i Mo-Lak;
- a base di nitro xilolo, i cosiddetti smalti alla nitro appunto.
I nostri modelli in plastica sono generalmente di un materiale chiamato ABS o, in alternativa, di PS (come nel caso dei kit TTM per esempio). Questi materiali soffrono entrambi ed in egual misura i solventi ed i diluenti sintetici ed ancor più quelli alla nitro, per cui NON VANNO IMMERSI MAI, IN NESSUN CASO, IN ESSI, pena lo scioglimento. Per sverniciarli chimicamente si può ricorrere ad uno o più dei metodi seguenti, da sempre usati nel modellismo statico.
PER I COLORI AD ACQUA:
alcool, in immersione o con spazzolamento, o entrambi.
PER I COLORI SINTETICI:
soda caustica a scaglie, si trova in supermercato o nei ferramenta. Mezzo contenitore in 3-4 litri di acqua calda, usando un recipiente non metallico. Lasciare il modello a bagno anche ore - non succede nulla se rimane troppo a lungo - ed eventualmente, DOPO AVERLO ABBONDANTEMENTE RISCIACQUATO, spazzolarlo con alcool. La soda è facile da utilizzare ma è particolarmente aggressiva sulla pelle e sui vestiti, per cui evitare gli schizzi è bene. Lavarsi sempre le mani o usare guanti protettivi.
PER I COLORI ALLA NITRO:
olio per freni DOT3, reperibile in un qualunque negozio di ricambi per auto. Lasciare il modello a bagno, anche per giorni, poi spazzolarlo con alcool.
I colori usati dalle ditte industriali possono però essere però anche di tipo assai diverso da questi tre, ad esempio credo che Roco usi per le tampografie dei polimeri vinilici che non sono affatto sensibili a questi metodi. Metodi efficaci ma temerari possono essere il passare con un straccetto imbevuto di acetone sulle parti da sverniciare, ma una mano un po' pesante potrebbe fare facilmente danni. Raccomando l'acetone - non il solvente per smalto per unghie, eh - perché è assai volatile, e se applicato in modica quantità non ha il tempo di impregnare e sciogliere la plastica. Altro liquido miracoloso è il Solvlac, un solvente per gommalacca reperibile nei negozi di belle arti, per il quale vanno comunque prese le medesime precauzioni.
Altro non farei. Vedo assai poco appropriato sabbiare dei modelli in plastica, specie con particolari dell'ordine dei centesimi di mm come chiodature eccetera. La carta poi non la nominerei neanche, a meno di non dover lavorare su superfici piane e senza alcun rilievo; in tale caso userei una 800 o una 1000 in acqua.
Un saluto
Giuseppe
P.S.: tutta questa scienza

e non ho trovato ancora il modo di sverniciare le vecchie 601 Lima... se qualcuno ci fosse riuscito si faccia pure avanti.