E' più facile, veloce e semplice di quello che pensi, sai qual'è il segreto? E' quello di
non avere paura di posare il saldatore sulle lastrine di ottone e iniziare a farci scorrere lo stagno! 
)
Passata la paura di rovinare tutto poi la strada è in discesa e occorre solo tenere presenti poche piccole buone pratiche per andare avanti e fare un buon lavoro di saldatura e assemblaggio!
Qualche piccolo suggerimento:
-Lastrine di ottone sempre perfettamente pulite da grassi, oli, sporcizie varie e soprattutto ossidazioni! (levare lo sporco con solventi organici tipo la trielina e decappante basta quello dentro lo stagno o nel flussante altrimenti in casi di ossidazione tenace acquistare un decappante liquido da spennellare sul pezzo) se possibile maneggiae sempre le lastrine con guanti di cotone sottili (quelli da bibliotecari..)
-uso di un buon flussante (liquido o pasta dipende dal soggetto da saldare) da usare con parsimonia e solo dove serve, sempre in piccola quantità
-idem per lo stagno, poco ma flussato bene, ossia farlo scorrere lungo la giunzione da saldare evitando grumi e depositi difficili da togliere senza rovinare qualcosa.
-saldatore di potenza adeguata alle dimensioni e spessore dei pezzi da saldare e sempre ben caldo
-punta del saldatore pulitissima! assoltamente indispensabile pulirla ad ogni saldatura!
-trecciola di rame per dissaldare, sempre a portata di mano per eliminare eventuali grumi di Sn.
-usare stagno di ottima qualita e di diametro sottile (grossi diametri del filo sono spesso causa di rovinose "inondazioni" di stagno).
Prova e vedrai che è più semplice farlo che descriverlo!
ciao
Giancarlo