Ciao a tutti e buona Domenica!
Come già annunciato, per la gioia di Andrea Brogi, posto un altro filetto per parlare del recupero di un mio vecchio modello che avevo costruito a partire dall'ormai lontano 1999... trattasi del modello dell'ATR 100, che è comparso anche su un numero di TTM del 2002 (o 2003, boh ora non ricordo).
Lo avevo costruito quasi interamente in plasticard da 1mm, ad eccezione del muso, in lamiera di ottone da 0,3 mm, a suon di cutter (pardon taglierino), lima e tanto, ma tanto olio di gomito! I carrelli portanti erano in ottone da 0,3 mm, mentre quello motore ha visto varie versioni, sia in legno che ancora in ottone, con trasmissione a cinghia oppure a vite senza fine, ma senza mai darmi una reale soddisfazione quanto a funzionamento e a robustezza. Per la verità, la trasmissione a cinghia andava benino, ma le cinghie si logoravano ad una velocità impressionante (devo anche dire che pure le pulegge, per mancanza di meglio, erano costruite a mano pure loro, sul trapanino

).
Seguendo, per ironia del destino, la stessa sorte del reale, questo modello è stato modificato a più riprese, sia nella meccanica, come detto, che nell'estetica, finendo la propria carriera con i colori del Trebello ed i respingenti a piatto rettangolare.
Ora, come già descritto nell'altro filetto, la meccanica è stata completamente rifatta in modo più congeniale, almeno a mio modo di vedere. Ora tocca alla parte esteriore.
Veniamo intanto all'obiettivo: recuperare il più possibile quanto già costruito per ottenere un modello dal colpo d'occhio soddisfacente, sorvolando su molti dettagli, anche perché la costruzione stessa soffre di molte imprecisioni, dato che al momento del disegno avevo a disposizione solo qualche foto e qualche figurino. Pertanto, mentre passo, lunghezza, altezza e interperni sono abbastanza vicini all'1:87, per quanto riguarda dimensione e posizionamento di finestrini, griglie, tricche e ballacche varie siamo abbastanza nel campo dell'aleatorio. Inutile quindi perdersi in dettagli, alle volte anche poco riscontrabili. Quindi, mi dispiace per i contachiodi, ma il modello sarà piuttosto semplificato!
Ecco intanto lo stato attuale. Sembra veramente un rotabile accantonato da anni.
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Commento file: Le tre casse riprese dalla cassetta delle incompiute
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Un dettaglio, la calandra frontale, costruita in lamiera di ottone con incollate le stecche, realizzate in filo di ottone finissimo. Un lavoro da certosini. Non sindachiamo sull'esatto numero delle stecche (lo ignoro peraltro), ma l'effetto di trasparenza non è disprezzabile.
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Commento file: La calandra, fatta a mano
calandra_1.jpg [ 209.27 KiB | Osservato 2273 volte ]
Ed ecco il muso che si è conservato meglio. Gli ancoraggi del tetto sono rotti, pertanto è solo appoggiato alla bell'e meglio.
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Commento file: Il muso quasi intero
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Una delle casse aveva già ricevuto un carrello portanto rifatto dal pieno, eccola qui:
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Commento file: Il nuovo carrello portante della stessa cassa
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Intanto, questo post è già abbastanza lungo. Prossimamente altre immagini di altri dettagli.
A presto
Marco