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MessaggioInviato: domenica 24 agosto 2008, 15:37 
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Complimenti, quanto di meglio visto su questo Forum negli ultimi tempi.
Ottimo aspetto, ottima lavorazione.
Ti consiglio di non usare le fascette per le griglie, se non per qualcuna di quelle piccole! Forse mi confondo con le precedenti Ne120, di cui ho alcune foto fatte da mio zio a Torino nel 1961, ma mi sembra che le griglie grandi fossero semplicemente delle reti metalliche. Si intravedeva la meccanica in trasparenza...in questo caso le fascette rovinerebbero il tuo pregevolissimo lavoro.
E mi raccomando...motorizzazione assolutamente, su entrambi i carrelli! Il nostro è un hobby dinamico!


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MessaggioInviato: domenica 24 agosto 2008, 17:11 
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Località: montedoro (caltanissetta)
in effetti su un avancorpo la parte centrale ha gli sportelli con della rete metallica (alias tulle) però sugli altri ci sono delle prese d'aria tipo persiana.

ecco l'effetto delle grate ricavate con parte della copertina CD (fortunatamente pure bianco!!!)

Immagine


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 1:45 
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Saluto tutti
Per massimo2mila2:
Complimenti , sto seguendo il tuo lavoro di sviluppo sui disegni.
Devo ringraziarti perche' ho scaricato il tuo disegno costruttivo della E424 che avevi reso disponibile freeware .
Credo che la tua capacita' al CAD potrebbe trovare interessanti sviluppi se associata ad una lavorazione automatizzata dei pezzi ( fase di ritaglio delle aperture ).
Tempo fa leggevo di taglio ad acqua ad alta pressione eseguibile a costi ragionevoli anche su pezzi singoli e penso anche al taglio laser .
Per venire al tuo modello:
Bravo.
Ricordo che furono pubblicati su IT articoli relativi al prototipo ed alla costruzione integrale del modello ( con il disegno dei carrelli - se ti interessa ho quel numero).

Condivido il suggerimento di Riccardo Olivero.
Posso confermare che le originali Ne120 avevano una configurazione degli sportelli trasparente.

Segnalo sul sito Photorail alla sezione diesel una chiara foto laterale .
cfr. http://www.photorail.com/phr1-leFS/ne120.htm

Posto a scopo documentativo un' immagine ( Col. Pedrazzini -scaricata da Photorail ma ora non piu' disponibile ne sul sito ne in rete )
Immagine

ed una foto pubblicata in rete di una versione differente (?)
Immagine
Fonte: DeNevi, Don e Hall, Bob, United States Military Railway Service. America's Soldier-Railroaders in WWII, Erin, Ontario: The Boston Mills Press, 1992

Al riguardo avevo fatto una ricerca su internet:
questo tipo di macchina ( Withcomb 65tons ) ha prestato servizio negli USA presso svariate amministrazioni nel periodo prebellico .
Alcune vennero per prime requisite/militarizzate per essere inviate in
Europa probabilmente perche' erano del tipo a cabina bassa ( Slant cab e' il tipo di cabina prima delle modifiche post WWII) compatibile con la sagoma limite europea.
Successivamente vennero costruite delle diverse cabine / casse per le macchine di guerra .
Quindi dovrebbero esistere 3 tipi di cabina : originale americana - per Ne 120 - per D143 ( modifica FS? ).
Almeno ...credo.
Tutto questo per arrivare a dire che qualsiasi documentazione su questa sottoserie ( che sicuramente e' reperibile in rete trattandosi di una macchina americanana) nelle tue mani potrebbe avere interessanti sviluppi: un modello mai riprodotto in HO
Infine segnalo , se non e' gia'noto , agli appassionati della scala N l' esistenza delle 3 differenti versioni ( di cui 2 FS ) nella gamma del produttore Randgust.

Con la speranza di essere stato di qualche interesse od aiuto .
Ciao
luca
PS: mi impegno ad accogliere il tuo invito...subito.


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 18:25 
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Località: montedoro (caltanissetta)
caspita era notevolmente diversa in origine!!!

x protoluca potresti inviarmi l'articolo in pm!?


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 18:50 
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Località: Piemonte
protoluca ha scritto:
Quindi dovrebbero esistere 3 tipi di cabina : originale americana - per Ne 120 - per D143 ( modifica FS? )


Per sommi capi:
sono macchine di serie differenti: quelle che vedi nella foto a Cassino erano atte al comando multiplo, ma l'USATC se le portò via alla fine delle ostilità.
Alle FS rimasero le macchine senza comando multiplo, delle quali alcune unità dotate di blindatura, come l'Ne 120 in foto.
Ecco il perché delle cabine diverse.

Una descrizione più precisa la trovate nella monografia della Elledi.

Filippo :wink:


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 20:40 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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per massimo2mila2 :
ok, ma devo lo cercare ( e' di molti anni fa )
Ho trovato una fonte dove forse e' possile ricuperare i disegni originali .

Io credo che sarebbe il caso di aprire un thread dedicato al tuo progetto ( costruzione Ne120 / D143 ) dove spostare la discussione e la documentazione che dovesse essere postata . Che ne pensi?

----
Ringrazio Dr No per la illuminante segnalazione della monografia Elledi - che non ho.
Riguardo la questione delle unita' a comando multiplo :
sicuramente le unita' costruite per USATC ( Whitcomb 65-DE -19a ) ne erano dotate per specifica.
Ed e' vero che queste macchine vennero riportate negli USA per essere inviate sul fronte giapponese dove non arrivarono mai per la fine della guerra .
Alcune vennero ri-acquistate dal costruttore e modificate per il servizio americano diventando note come 70 tons.
Molte altre rimasero nelle condizioni iniziali del tipo 65tons.
Alcune esistono ancora ed una , che aveva prestato servizio in Italia e' preservata funzionante :
( http://www.jeff-z.com/wks/locoroster/602/602.html - foto del motore Buda ! )
Rimane la piu' evidente e modellisticamente interessante questione - cui non fai cenno - della diversa forma dei musi e delle cabine.
Che (da una mia ricerca in rete) e' dovuta al fatto che le macchine con sezione dei musi e delle cabine dritta e non piu' trapezoidale furono costruite da Whitcomb per il British War Department ( WD) derivandole dal modello originario ( macchine USATC come quella nella foto a Cassino.
Questa serie modificata era denominata dal costruttore 65-DE-14.
Le modifiche effettuate per l' impiego in nord africa erano :
Cabina sopraelevata per alloggiare un filtro addizionale per olio ed aria e musi e cabine con lamierati verticali per gli stessi motivi ( non meglio specificato ).
Cioe' queste :
Immagine
Direi che inizia a sembrare simile alle Ne120.
E finalmente ho scoperto che :
Le macchine dei secondi 2 ordini ( di 4 lotti ) per WD furono costruite senza i finestrini affacciati sui musi e con cabine (verticali ) abbassate di circa 20 centimetri diventando la serie Whitcomb 65-DE-14 a/b.
Di questa serie di 105 locomotive , 49 furono inviate in Italia dove ,passate alle FS , formarono l'originario gruppo Ne 120.

Per sommi capi...

Ciao
luca


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 20:50 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 19:18
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Ottima ricerca :!:

Un'altra foto della macchina ex-USATC che probabilmente prestò servizio in Italia:

Immagine

Sicuramente avrai visitato il sito http://www.northeast.railfan.net/diesel134.html :)

La campana è nella stessa posizione di quella della macchina fotografata a Cassino... :roll:

Nota modellistica: possibile che nello sterminato panorama di modelli di locomotori diesel statunitensi, non ce ne sia neanche uno con passo del carrello, diametro ruote e interperno uguali... :?: :roll:

:wink:


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 21:28 
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Località: montedoro (caltanissetta)
wow! e io che volevo solo costruirmi una loco da manovra.......

grazie anche per l'immagine del motore... approfittando delle grate laterali e dei carrelli black beetle....
potrei mettere in mostra il motore ( a questo punto chiedo da che parte e cosa c'era dall'altro lato, apparecchiature elettriche?)

thanks!!!


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 22:24 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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Dr , grazie e si.
Cita:
Nota modellistica: possibile che nello sterminato panorama di modelli di locomotori diesel statunitensi, non ce ne sia neanche uno con passo del carrello, diametro ruote e interperno uguali...

Mi sembra di ricordare che nel sopracitato articolo venisse adattato un telaio/motorizzazione di produzione di serie.Controllero', anche se in una discussione http://forum.atlasrr.com/discussion/top ... hichpage=1 che seppur relativa allacostruzione del modello in N quando fa riferimento anche al modello in HO cita il modello Lineamodel .
Pero' bisognerebbe leggere attentamente - io non l' ho fatto - perche sono 16 ( SEDICI !) pagine.

per massimo2mila2 :

Cita:
potrei mettere in mostra il motore ( a questo punto chiedo da che parte e cosa c'era dall'altro lato, apparecchiature elettriche?)

Guarda :
Immagine
Disegno scaricato dalla rete. Non riesco a ritrovare la fonte che doverosamente vorrei citare.Copyright dell' autore.
Edit: TTM Duegi Editrice

A questo link http://images.nycsubway.org/cars/sheet104_loco9.jpg
c'e' il disegno della versione "strana " ( Whitcomb 65tons / USATC ).
A me sembra che questa serie abbia della prese d'aria molto piu' facilmente riproducibili con le fascette fermacavi rispetto ai Truman.
Nel forum sopra indicato ci sono molte foto (o link) di particolari (serbatoi-sottocassa -interni ecc.)
Ti segnalo anche TTstoria n°4 del maggio 2000 dove e' pubblicato un articolo sui Trumann ( e qui si fa riferimento a I,II,III e IV serie , altre fonti riportano serie 1200/1300 ... c'e' qualcuno che puo' fare chiarezza?)
Ultime 2 cose: nel forum citato si parla di proprio di usare macchine utensili CAD ; mi piacerebbe sapere se stai valutando la cosa.

Ciao a tutti
luca
PS scusate per il formato della pagina , in anteprima sembra ok.[/quote]


Ultima modifica di protoluca il venerdì 29 agosto 2008, 0:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 22:41 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
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In passato su questo forum c'è stata una bella discussione su queste macchine e le loro vicissitudini: una per tutte macchine americane costruite inizialmente per l'esercito inglese ....
Ricordo un buon articolo uscito su uno dei primissimi numeri de "I Treni" e, se non sbaglio, Betti Carboncini realizzò il modello in h0 e pubblicò il lavoro come sua ottima abitudine (Ovvero: come ho costruito questo modello!).
A mente ricordo che le macchine giunte in Italia appartenevano alla serie 1200 e 1300.
Le 1200 erano divise in due sottoserie in base alla POSSIBILE corazzatura delle cabine (I bulloni sulla cabina, quando presenti, servivano a questo), le macchine rimaste in Italia divennero le Ne 120 poi le Ne 1200 ed infine con la rimotorizzazione le D 143.
Le 1300, atte alcomando multiplo, finite le operazioni belliche furono portate via.
La parola a chi ne sa più di me (e grazie al Cielo siete in tanti :D ).
Ciao.
Massimo


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 22:43 
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Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
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Località: montedoro (caltanissetta)
che dire delle macchine a controllo numerico (rimasi affascinato dalle macchine waterjet, ultrasuoni, plasma, laser e diavolerie varie).... tanto di cappello!!!!

(tra l'altro ho visto che una macchina da incisioni laser modello base costa circa 1800€)

però dovrei trovare qualche anima pia che prenda i file e mi tagli le lastre di plastica/ottone a prezzo ragionevole. (e allora non è più un hobby)
e allora se non è un hobby mando il curriculum a chi di dovere incrociando le dita e a quel punto si fanno le cose con tutti i crismi e si fanno gli stampi e tutto quello che ne segue.

se sai a chi rivolgersi per tagliare diciamo 10 "truman" che a occhio dovrebbero stare in 10 fogli A4 ben venga, la parte lunga e difficile resta sempre il montaggio.

a parte il motore farne 1 mi costa meno di 3€ e qualche serata modellistica, con tecniche più raffinate ci guadagnerei in precisione, faciliterei la realizzazione in piccola serie ma forse il prezzo/costo lieviterebbe.


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 0:02 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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Cita:
che dire delle macchine a controllo numerico ().... tanto di cappello!!!!

E' quello che penso io di chi sa , come te , disegnare al CAD
Cita:
e a quel punto si fanno le cose con tutti i crismi e si fanno gli stampi e tutto quello che ne segue.

Veramente a me aveva colpito dei tuoi disegni il fatto che fossero "aperti",piani . Non vedo la necessita' di stampi.
Semplicemente mi sembra che un disegno CAD ed una lavorazione manuale siano un anacronismo.
Cita:
la parte lunga e difficile resta sempre il montaggio.

Non sono tanto d' accordo.Per la mia limitatissima esperienza le parti piu' ostiche e pallose sono il disegno,la progettazione e l' esecuzione dei tagli (difficile essere preciso, soprattutto se si tratta di serie di aperture ).

Cita:
farne 1 mi costa meno di 3€ e qualche serata modellistica

Certo , e' anche la mia filosofia di base.Pero' le rotaie le compro gia' fatte non e' che le trafili! Credo che anche tu comprerai , per esempio ,i BB.
E non per questo credo sia vero che :
Cita:
(e allora non è più un hobby)


Cita:
dovrei trovare qualche anima pia che prenda i file e mi tagli le lastre di plastica/ottone a prezzo ragionevole. ...()...se sai a chi rivolgersi

Non conosco personalmente nessuno, ma lasciando perdere le "anime pie " e accontentandosi solo della seconda condizione :
http://www.robgrosso.it/Getto.htm
Se per caso volessi sviluppare i disegni CAD della versione originale "diversa" ( e modellisticamente inedita- qui e negli USA ed in altre nazioni FR-NL-GR-B )si potrebbe approfondire ( per un preventivo basta uno schizzo ).La tua te la regalo io - se la 2a condizione fosse ragionevole!

Cita:
faciliterei la realizzazione in piccola serie ma forse il prezzo/costo lieviterebbe.

Attenzione che la " sacra " relazione fra costo e prezzo e' quella che regge il mondo economico; non c'e' niente di male!
Ciao Luca
PS: sono stati di tuo interesse i disegni ?


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 7:45 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 19:18
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Località: Piemonte
Massimo di Vico ha scritto:
Le 1200 erano divise in due sottoserie in base alla POSSIBILE corazzatura delle cabine (I bulloni sulla cabina, quando presenti, servivano a questo), le macchine rimaste in Italia divennero le Ne 120 poi le Ne 1200 ed infine con la rimotorizzazione le D 143.


In realtà, appena acquisite dalle FS, divennero Ne 1200.
Poi, per uniformarsi alla classificazione standard a tre cifre, furono rinominate Ne 120.

:wink:


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 16:51 
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Località: montedoro (caltanissetta)
xprtoluca

grazie x la tua enorme competenza (che va ben oltre le mie pretese modellistiche)

se vuoi posso inviarti qualcosa come le E424 E636 D143 fare dei fogli unici in base allo spessore e provare a fare delle "stampe" con le tecniche che dici tu.

ps. già che ci sei non sapresti dove trovare le immagini degli ultimi motori montati e anche delle cabine?! anche se mi sono accorto che i motori stavano dalla parte non trasparente l'idea mi intriga un bel po'.

ciao.


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 19:53 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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L’ articolo di Adriano Betti Carboncini :
“ costruzioni modellistiche – locomotiva da manovra Ne 120- in scala HO “
venne pubblicato su IT n° 8 dell’ Aprile 1981 ( pagine 55 – prezzo di copertina lire 3.500 ).

Si dice per la motorizzazione / telaio :
“ tra i possibili tra i possibili modelli da scegliere , segnalo i seguenti : Roco art. 4152 /4154/4155/4158 - Fleischmann 4230 ( 0 4231 ) - Jouef 8531 .”
Cui si deve aggiungere il modello Athearn S-12 , che l’ Autore sceglie per la sua costruzione invece del modello SW-1500 ugualmente adattabile.
Dr. No , sono sicuro che alla tua domanda, questa sia la risposta - anche se dopo quasi trent’ anni .
Sono solo un servo inutile nel riportarla .

Qualche nota sull’ articolo :
Pagine 2,5
fotografie 6 in b/n : viste da tutti i lati del modello
disegni 3 : esploso cassa con riferimento per il montaggio ; esploso carrello idem ; Quadro con disegno delle tre viste , quotato sia per la motorizzazione usata sia per “ prototipo ridotto in scala HO”

Che bello ricordare quando da bambinetti si potevano leggere articoli di questo alto livello : scritti da riconosciuti Maestri modellisti che , con spirito di veri appassionati , si impegnavano – per rispetto - a divulgare la conoscenza ad altri appassionati con uno stile , una misura ed una serieta’ che , a me , sembrano essere ormai tenute in ben poca considerazione.
----

Massimo2mila2 : guarda che ho solo ripreso , e meglio , una ricerca che avevo fatto in rete con Google.

Infatti mi ero incuriosito e non capivo la “strana” versione che avevo trovato su siti americani ( c’ e’ tutto !) ;
quando poi ho visto il tuo modello , avendo gia’ avuto occasione di apprezzare il tuo lavoro , ho pensato che magari avrebbe potuto interessarti sviluppare il disegno originale. Perche io sicuramente non lo so fare in modo tecnologico...e quindi mi sono detto : magari se lui lo fa e poi lo rende disponibile - freeware o no - come i precedenti....anch’io posso averlo.

Per le foto del motore :
ho fatto una veloce ricerca con Google senza risultati.
Se non che l’ unita’ di rimotorizzazione era un OM-Saurer SEV ( 420KW ) .
Se ti interessa puoi googlare con queste keyword.
A meno che il motore delle D143 non fosse simile a quello di alcune serie di automotrici – ed io non lo so – in questo caso si trovano foto in rete.

Cita:
... le mie pretese modellistiche

Che non sono tanto basse se , per una costruzione in scala 1/87 , sei interessato a documentazione specifica sui nuovi motori e gli interni delle cabine !
Mi sembra di aver visto , non mi ricordo dove , delle foto di un modello che ha la riproduzione del motore .
Prova a chiedere sul forum , magari qualcuno lo possiede e puo' farti una foto del particolare.

Ciao luca


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