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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: sabato 6 dicembre 2014, 17:33 
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Iscritto il: giovedì 2 gennaio 2014, 16:13
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Località: Bassa Romagna
Io generalmente metto il pezzo verniciato sopra al termosifone per qualche ora. Non a contatto diretto ovviamente, uso qualcosa per tenerlo ad una certa distanza dal radiatore... solitamente un blocchetto post-it come base, su cui poggia un bicchiere di plastica (di quelli spessi da cocktail) in modo che la vernice sia direttamente investita dal flusso di aria calda che sale.

Attenzione però a non farlo troppo presto... quando la vernice è ancora bagnata: io aspetto almeno qualche minuto che la vernice si sia livellata per bene e abbia iniziato a fare la pellicola superficiale (asciutta almeno alla vista se non al tatto)


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: lunedì 22 dicembre 2014, 22:35 
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Iscritto il: domenica 7 marzo 2010, 23:54
Messaggi: 147
Riesumo il tread per dare nuove notizie:
un po di giorni fa ho contattato il sig Lorenzo Toffano (titolare della dr toffano) via mail ed è stato disponibilissimo e molto gentile.
Non abitando molto lontano dalla sua azienda ( brissago valtravaglia (VA)) gli ho chiesto se potevo passare direttamente da lui in sede e così oggi verso le 17.00 ero da lui
Per la resistenza all'abrasione mi ha detto che i suoi colori raggiungono la durezza finale (benchè sembrino asciutti al tatto) in un mese o piu, piu tempo passa meglio è
mi ha inoltre consigliato di polimerizzare a verniciatura effettuata su plastica a 40 gradi per un po di ore
il tipo di colori "1412" verra presto sostituito con uno di formulazione migliore piu resistente all'abrasione
nel caso di applicazione di trasparenti dopo la verniciatura con puravest secondo lui vanno bene anche a solvente a patto di fare una velatura sottilissima iniziale (per evitare al solvente di di danneggiare la vernice) e poi solo quando asciutto una mano vera e propria
Il sig. Lorenzo Toffano e stato disponibilissimo e penso che sia stato giusto chiedere a lui che li fabbrica come usare i suoi colori perche nessuno li conosce come lui


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: martedì 23 dicembre 2014, 11:11 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 14:13
Messaggi: 300
Località: Livorno
Grazie della "consulenza" :D durante le ferie natalizie volevo verniciare una macchina in ottone e non sapevo di dover tenere al caldo il modello.
Penso di metterlo dentro una scatola in plastica per alimenti (chiusa) e di poggiato sopra il calorifero.

Saluti e grazie ancora.

Fabrizio


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: martedì 23 dicembre 2014, 17:10 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
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Località: Bologna
La verniciatura è sempre stato il punto debole del sottoscritto insieme al mio socio Bernardo.
Non tanto nel risultato finale, quanto nello standardizzare il procedimento e nell'azzeccare le giuste tonalità.
Come tanti, nei nostri 30 anni di fermodellismo, abbiamo testato ed utilizzato di tutto.
Con Puravest, seguendo scrupolosamente le istruzioni presenti nel sito web della ditta e usando areografi di buona qualità, otteniamo ottimi risultati senza procedere " a caso ".
Detersione e pulizia del modello e particolari vari sono indispensabili.
Il primer è facoltativo poichè dipende dal tipo di superficie ( indispensabile sul metallo bianco, preferibile sull'ottone non sabbiato o trattato, non lo usiamo sulla plastica ).
Utilizziamo sempre uno strato finale trasparente ( lucido-satinato-opaco a seconda ) poco diluito per proteggere la pittura e occultare i margini delle decals.
Occorre ricordare che la verniciatura ad areografo ha spessori di pochissimi micron (1 micron = 1 millesimo di millimetro ).
Una verniciatura è già coprente con 4-7 micron di vernice ( praticamente lo spessore di UN GLOBULO ROSSO ).
Il rischio di nascondere dei particolari anche ripassando qualche volta in più è inesistente, salvo insistere con il getto in aree dove la vernice si accumula.
Considerando ad esempio un particolare sporgente 1 decimo di millimetro ( 100 micron ) si evince come possiamo avere ampio margine di lavoro.
Ovviamente piuttosto che insistere con una unica e generosa verniciatura e meglio stendere più mani sottilissime.
Una nota azienda di modelli artigianali dipinge i suoi capolavori con una mano di nero quale fondo e solo successivamente applica su questa base tutte le varie tinte. Altre aziende artigianali usano colori epossidici senza dare fondo, ma a me risulta complicato!
Saluti,
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: martedì 23 dicembre 2014, 21:41 
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Iscritto il: domenica 7 marzo 2010, 23:54
Messaggi: 147
preciso che la polimerizzazione a caldo Toffano la intende a 40 gradi per nn rovinare le plastiche ma sui metalli si usano temperature maggiori (ci ha tenuto a specificarlo nella nostra conversazione)


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: mercoledì 24 dicembre 2014, 19:44 
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Iscritto il: martedì 27 giugno 2006, 17:48
Messaggi: 1777
Località: Granducato di Toscana
Discussione molto interessante , dovendo verniciare ad aerografo o con bomboletta una cassa o una carrozzeria dove sono presenti angoli in negativo ( mi spiego con un esempio : in un carro a sponde alte la zona interna tra la sponda di testa , la sponda laterale ed il pavimento ) spesso è difficile coprire uniformemente con la vernice le parti piane e l'angolo vero e proprio , almeno per me!!!
Voi come agite ??
Buone Feste a tutti
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: giovedì 25 dicembre 2014, 13:52 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
Messaggi: 1212
Località: Bologna
Ciao Giancarlo,
sempre complimenti per i tuoi capolavori !
Io ed il mio socio riscontravamo 2 problemi : quello da te segnalato e la sottile granulositá creata dal rimbalzo della nebulizzazione all'interno delle fiancate dei carri.
Ora mascheriamo le superfici interne tranne negli angoli incriminati e stendiamo una prima passata di vernice poi, rimosso il nastro mascherante ( da carrozzaio o Tamya ) completiamo la pittura. Usiamo pressioni non superiori a 0,8 Bar.
Ove non è possibile far ciò , ad esempio i telai con tutti le centinature e particolari, chiudiamo l'ugello dell'aereografo fino ad ottenere un fine segno di pennarello, dipingiamo tutti i vari angoli e nicchie infine apriamo l'ugello per la stesura finale.
Per costruzioni ricche di particolari quali ad esempio le lok Tedesche o lok con più colori ( bavaresi-prussiane ) preassembliamo molte parti ( anche le pompe con i collegamenti vari ) che dipingiamo singolarmente prima del montaggio finale. In pratica cerchiamo di avere cabine e caldaie per quanto possibile spoglie . In sintesi quando costruiamo un modello studiamo preventivamente la pittura ed applicazione di targhe e decals, poi montiamo di conseguenza i vari componenti modificando ove necessario gli incastri o utilizzando microviti accuratamente celate.
Sembrano procedimenti lunghi, ma alla fine si lavora in sicurezza con risultati più che appaganti.
Auguri ,
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: giovedì 25 dicembre 2014, 22:22 
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Iscritto il: giovedì 2 gennaio 2014, 16:13
Messaggi: 361
Località: Bassa Romagna
Come dice anche andrea, il "trucco" è concentrarsi prima di tutto sui dettagli difficili da raggiungere, con un getto veramente minimo. Ovviamente ad aerografo; con la bomboletta la vedo dura, ha un getto troppo largo. Con l'aerografo invece, ad ugello quasi chiuso si fanno prima i punti più difficili da raggiungere, lavorando molto vicino e con poca pressione.

E' sempre un equilibrio difficile da raggiungere, perchè bisogna bilanciare varie cose: pressione dell'aria, dimensioni dell'ugello (e quindi quantità di vernice spruzzata), viscosità delle vernice e distanza dalle superfici. Con l'aerografo giusto, la giusta pressione e la giusta viscosità della vernice, davvero si può usare l'aerografo quasi fosse un pennarello, arrivando quasi a sfiorare le superfici. E' anche difficile dare delle "regole", bisogna solo provare finché non ci si prende la mano.... la vernice deve arrivare sul modello sufficientemente "bagnata" per fare uno strato liscio e sottile, ma al tempo stesso non deve essere troppa e troppo liquida o colerà da tutte le parti.

P.S. E' anche difficile indicare l'aerografo "giusto", sicuramente meglio un aerografo a doppia azione (non spruzzatori e altra roba da 10-20 euro, vanno bene per i lavori generali, non per altro). Ma anche con aerografi di fascia un po' più alta è una cosa molto soggettiva. Ad esempio c'è chi non può fare a meno del "peso" di uno metallico tipo badger 150, chi adora quel sigarone del paasche...... io mi trovo solo con quello leggerissimo e plasticoso della aztek!


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza abrasione puravest
MessaggioInviato: venerdì 26 dicembre 2014, 16:53 
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Iscritto il: domenica 7 marzo 2010, 23:54
Messaggi: 147
io gli angoli difficili li faccio per primi con un pennellino molto piccolo poi vernicio il resto con aerografo alla fine nn noti differenze ma sicuramente altri piu bravi di me fanno tutto con l'aerografo


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