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MessaggioInviato: mercoledì 27 agosto 2008, 7:43 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Attenzione a non confondere le Truman con quelle simili.
Le Truman erano di costruzione americana (Whitcomb tipo 65DE14) e vennero costruite tra il 1942 e il 1943 in cinque lotti. Erano però macchine destinate all'esercito britannico e pertanto divennero War Department (WD) 1200-1251 = 52 unità e WD 1537-1596 = 60 unità distinte nella versione 65DE14a e 65DE14b, per complessive 112. La loro numerazione era, strano, presente anche sulle liste USATC. Passarono per il MEF britannico dove vennero rinumerate e, per le 49 unità inviate poi in Italia, che passarono sotto gestione USATC, si ebbe una ulteriore numerazione MRS 1200-1208 e 1232-1271.
Le altre, come la 1308 a Cassino, erano di un tipo derivato, sempre di costruzione Whitcomb (65DE19A) e vennero fornite, tra il 1943 e il 1945, in complessivi 169 esemplari direttamente all'USATC, con la seguente numerazione 7961-7990, 8120-8147, 8400-8498, 8800-8811. Dovevano essere costruite anche le macchine 8812-8909 ma la fine della guerra fece annullare l'ordine alla Whitcomb.
Nessuna delle 68 unità arrivate in Italia, dove vennero classificate MRS 1300-1367, rimase successivamente.
Nessuna di tale tipo rimase in Europa ad esclusione di venti macchine che finirono in Olanda dove vennero classificate NS 601-619, la 7921 usata per parti di ricambio.
Saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 27 agosto 2008, 7:56 
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Cita:
Disegno scaricato dalla rete. Non riesco a ritrovare la fonte che doverosamente vorrei citare.Copyright dell' autore.


http://www.duegieditrice.it/ttmodellismo/default.asp?num=6

C'è un bel librone di R. Tourret sulle locomotive militari della II guerra mondiale, da qualche parte ce l'ho... tratta diffusamente delle whitcomb da 65 ton

Per la motorizzazione, ammesso che ci siano e che si trovino a prezzi decorosi, si potrebbero adattare gli astucci della trasmissione della E 633-E 652 Limarossi, collocando il motore in posizione centrale sotto la cabina. Ma in tal caso addio agli arredi interni! Un amico aveva finito il modello adottando quella meccanica e andava anche bene.


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MessaggioInviato: giovedì 28 agosto 2008, 18:25 
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"cruscotto" di fantasia per il d143

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MessaggioInviato: venerdì 29 agosto 2008, 0:28 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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Io non riesco a vedere la foto.
Se ti possono essere utili :
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Attenzione solo le cabine del modello Whitcomb 65tons ( 65DE14 ).
Forse per i carrelli potrebbe interessarti il mio post qui :
viewtopic.php?t=15748&start=1260
Buon lavoro ( hai ricevuto quanto ti ho inviato alla tua mail ? )

Saluti tutti
luca


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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 9:04 
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carrello in plasticard per motorizzare la mia truman

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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 12:02 
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Nome: Alessandro Rizzello
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 15:50
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massimo2mila2, complimenti doverosi per il tuo lavoro di estrema precisione.

Devo però dirti per mia esperienza personale che non è il caso di realizzare in plasticard le parti soggette a rotazioni veloci come quella dell'albero motore e suoi trascinati.
Ne ho provati a far anch'io, in H0m, e ho constatato che la forte velocità di rotazione dell'albero connesso al motore, unitamente a minimi giochi, portavano in pochi istanti di funzionamento all'allargamento del diametro del foro, con conseguente guasto di tutto :evil: :evil:
(meno male che poi ho scoperto il sig. Halling...)

Al limite, se non vuoi/puoi fare tutto il castello in ottone, cerca almeno di inserire delle boccole in ottone per evitare l'azione meccanica degli alberini sul plasticard.

Ciao e buon lavoro
Alessandro


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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 16:15 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
Messaggi: 1485
Località: Firenze
Concordo, per esperienza personale, con quanto detto da Alessandro: inoltre, per avere la massima precisione, mi permetto di suggerirti l'utilizzo di assi in acciaio, che è molto difficile che si pieghino, cosa che fanno spesso i tubicini d'ottone....

Io ho fatto alcuni carrelli motori partendo da un profilato ad U di ottone di 12 mm. di lato, spesso 1,5 mm.: va lavorato a macchina, ma è robustissimo!!! E si può trasformare facilmente in isostatico...

saluti

Max


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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 17:39 
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Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
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in effetti prevedo di inserire delle boccole in ottone. devo perderci un po' di tempo a tagliarle.

come si vede (spero) il carrello è isostatico


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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 20:06 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
E ricordati le lamelle di presa corrente! :wink:
Fabrizio.


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MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2008, 20:30 
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io la volevo fare a batterie! ci mettevo pure un bel regolatore per telcomandarla!


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MessaggioInviato: venerdì 31 ottobre 2008, 9:28 
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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONI ed elaborazioni SEZIONE 1 (rotabili)
MessaggioInviato: martedì 27 luglio 2010, 10:21 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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Località: Pescara
Legge di Murphy applicata all'Autocostruttore:

" Appena hai finito di realizzare un modello introvabile qualche Produttore lo riproduce in grande serie " :D :D

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONI ed elaborazioni SEZIONE 1 (rotabili)
MessaggioInviato: martedì 27 luglio 2010, 10:29 
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Iscritto il: domenica 1 novembre 2009, 20:26
Messaggi: 1739
Località: udine collinare
VERO, ma vuoi mettere il dire "l'ho fato io" anche se storto, mal fatto e magari dondolante mentre va.


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONI ed elaborazioni SEZIONE 1 (rotabili)
MessaggioInviato: martedì 27 luglio 2010, 11:07 
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Iscritto il: martedì 11 agosto 2009, 22:02
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Località: provincia di Udine
Massimo2mila2, per isostaticizzare gli assi hai usato l'albero delle viti senza fine come terzo punto di appoggio? se e' cosi ti consiglio di fare in un altro modo, perche' rischi di piegare l'alberino ed esercitarci sopra carichi troppo forti. questo, unitamente alla scarsa resistenza del plasticard, porterebbe il carrello a deformarsi e quindi rompersi...
secondo me dovresti costruire un piccolo telaietto basculante con il proprio asse di rotazione che incorpori solo l'assile e non la vite senza fine...

Cesco


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONI ed elaborazioni SEZIONE 1 (rotabili)
MessaggioInviato: martedì 27 luglio 2010, 11:17 
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Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
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Località: montedoro (caltanissetta)
motorizzazione risolta alla grandissima con il telaio di un tram bachmann.... ma anche il 445 Hobbyline può andare bene!


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