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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: sabato 23 gennaio 2016, 14:12 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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:lol: :lol: :lol: :( hai ragione Velimir! sono foto al cellulare con scarsa luce. Cerchero' di fare meglio le prossime!


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: sabato 23 gennaio 2016, 14:27 
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Nome: Paolo Bartolozzi
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Uscirò fuori dal coro, ma.......Ti consiglio di rivedere il diametro del filo con cui hai realizzato i mancorrenti e soprattutto togli quei "pali" con relativi supporti che hai montato sui cassoni degli avancorpi, non si possono guardare :mrgreen:
Esistono in commercio barrette in ottone o acciaio armonico da 0,4mm o ancora meglio da 0,3mm di diametro con cui potresti realizzare i mancorrenti in maniera più proporzionata rispetto alla scala adottata, esistono inoltre supporti per i mancorrenti adatti alla scala 1/87, quelli che hai usato ad occhio sono per uso nel modellismo navale e risultano enormi per quel modello.


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: sabato 23 gennaio 2016, 14:40 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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grazie dell'osservazione Paolo. In effetti ho constatato, vedendo alcune foto di "oldies", che sono troppo "massicci". E' per questo che sono momentaneamente in stand-by! devo dissaldare i "candelieri" e penso che i mancorrenti li riproporro' in filo di ottone scegliendoli tra un 0,3 o 0,4. Devo avere anche tra i "rifiuti" degli spezzoni in bronzo fosforoso che magari sono piu' sottili. Intanto ho terminato la preparazione dei "bottoni" di presa corrente e dei contrappesi degli alberi ciechi. Non appena avro' posto mano alle rettifiche montero' il carro completo e se riusciro' faro' un breve spezzone in movimento.
Spero di accontentare anche Velimir che, immagino, vorrà vedere il biellismo in funzionamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 23:23 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Ciao amagio.

Perdonami, ma esco anche io fuori dal coro: nel modello ci sono delle imprecisioni e degli errori che mortificano il lavoro che stai facendo. Dico questo perchè è un peccato che l'impegno che dedichi a questo modello (che potrebbe sembrare una minchiata e invece è meno stupido di quello che sembra) porti a questi risultati. Io trovo queste magagne:
1. ti mancano i portellini frontali lato compressori, e devono essere foracchiati.
2. ti mancano i fori di areazione lato reostato
3. la piegatura del cassone lato reostato ti è venuta a spigolo perchè a naso hai fatto una sola linea di piega. Se ne metti tre/quattro in parallelo la piegatura raccordata viene meglio
4. che sono quelle toppe sulle porte di accesso? E quelle laterali sui cofani? Mi sa che aveva ragione Olivero: se fai la cabina in un pezzo non servono toppe. Sul cofano compressori, io non ho mai notato due sportellini sulla parte superiore...
5. la scaletta di salita, a naso è troppo larga
6. attenzione alle finestre tappate. ci sono diverse combinazioni in funzione della serie di 550 che vuoi riprodurre, e alcune avevano i finestra tappata anche sul frontale.
7. i fanali non vanno sulla traversa orizzontale: o vanno sulle batterie oppure sulla traversa verticale del frontale

Tutto questo non per criticare e basta: so quanto costa fare un disegno, quanto costa in euri fotoincidere una lastrina, quanto ci vuole per montare uno scarafaggio di locomotivo come questo. Se sei riuscito a fare quello che hai fatto puoi sicuramente raddrizzare le pecche che si vedono e il modello cambia da così a così. :D

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: martedì 26 gennaio 2016, 14:39 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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Ciao "nanniag"
Grazie a tutti quelli che escono dal coro! Solo cosi’ si puo’ imparare e rettificare gli errori. Per cui non c’è niente da perdonare ma solo ringraziare. Alle osservazioni rispondo che effettivamente il cassone del reostato risulta evidentemente errato (vedi foto)
Allegato:
CAM00750.jpg


l’errore è proprio conseguenza di avere previsto solo una linea di piega. Questo errore andrà riparato riscaldando il cofano, come suggerito, in modo da compensare in tal modo la mancanza di ulteriori linee di piega con la maggiore duttilità ottenibile dell’alpacca. Naturalmente modificando la curvatura si recupererà materiale e dovro’ rivedere l’attacco verso la cabina. I fori di areazione sono presenti in lastrina e con questa stessa modifica diventeranno piu’ evidenti.
Le toppe che hai rilevato in effetti sono una mia aggiunta “abusiva”. Non servono tanto a rettificare difetti della cabina (le saldature sono due e sono laterali) quanto dei cassoni il cui disassamento lascia fessure che possono comunque essere rettificate in altro modo.Come si dice “pegio el tacon ch’el buso” :) . Prometto che le eliminero’! Sul cofano compressoni i due sportellini saranno sostituiti con un solo sportello (che comunque lasciero’ aperto). La scaletta è larga 8 mm che corrispondono a 696 mm al reale. Qui il disegno da cui ho tratto le misure puo’ avere influito. Io l’ho calcolato come la metà circa dell’interasse. Posso comunque rettificare le piegature, vedro’.
Di queste macchine si trovano in rete diverse foto e disegni. Ce ne sono con cassoni reostato rialzati, senza rialzo, con batterie sui panconi e senza batterie. Io le batterie non le ho previste e la fanaleria l’ho messa direttamente sulla traversa.
Allegato:
E550_IISerie.jpg

Se devo essere sincero non mi convinceva il diametro dei fanali, pero’ ne ho visti di piccoli e di grossi (tipo vaporiera). Tu mi dici che i fanali possono andare anche sulla traversa verticale del frontale. Ma in tal caso uno o due?
Quindi avro’ da lavorare per correggere e spero migliorare. Ma è per questo che ho scelto di lavorare con metalli e saldatore, fino a quando si puo’ dissaldare e risaldare …… “fare e disfare è tutto lavorare” :) e, aggiungo, rettificare :( . (mal che vada ho fatto fare due lastrine). :wink:
Pertanto Ti rinnovo i ringraziamenti e prego tutti quelli che troveranno altre pecche di dirmelo prima che arrivi la fatidica fase della verniciatura. Qui si’ che ci saranno altri problemini! :( :(


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: martedì 26 gennaio 2016, 22:31 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao amagio.

Fanali: dipende dall'epoca di ambientazione della macchina, come hai scritto anche tu. Fari a petrolio (come sulle macchine a vapore) e niente batterie, oppure batterie e fanali elettrici. Io ho detto che vanno montati (su un lato) sulla piastra verticale dell'anteriore (diciamo così) perchè davo per scontato che fossero elettrici. Anche gli altri miei commenti si basavano sull'ipotesi che l'ambientazione fosse più recente...

Per tappare le fessure: vai ad un brico. Puoi acquistare un saldatore a gas a 7 euri circa e una ricarica per accendini a 3 euri circa. Poi prendi due scarti di lastrine, le metti angolate a 90 gradi l'una con l'altra (come a formare uno spigolo) e le tieni ferme in qualche modo. Col saldatore elettrico piazzi un pò di stagno al centro della linea di saldatura, senza badare che si distribuisca bene. Metti un bel pò di disossidante su tutta la linea di saldatura, accendi il cannello e scaldi il tutto. Poi dimmi cosa ne pensi. (se hai già sperimentato ritiro tutto).

In internet ci sono almeno un paio di foto del 550 Lemaco/Artuffo nero con fanali a petrolio: se non le hai viste fanno al caso tuo.

Ciao :D
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2016, 15:11 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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Ciao Antonio e grazie dei suggerimenti. Per gli attrezzi e i materiali non ci sono problemi, penso di essere abbastanza ..... fornito. Per quanto concerne i "riempimenti" penso che con il lavoro che intendo fare non dovrebbe essercene bisogno. Intendo arrivare a filo di cabina e intendo farlo col materiale già in opera, anche se il lavoro sarà un.... lavoraccio.
Dovro' infatti dissaldare il cassone già montato e, per farlo, saro' costretto a "raffreddare" i dintorni per evitare ...... brutte sorprese. Usero' il saldatore a gas per lo smontaggio e il ferro da 40 per il rimontaggio. Il raffreddamento avverrà con ovatta imbevuta d'acqua poggiata sui punti "caldi". E' una operazione delicata che ho già sperimentato ma ci sono sempre nuovi agguati. Mi spaventa di piu' l'operazione suggerita da "littorina" e da Riccardo Olivero perché non l' ho mai sperimentata. Ad operazione finita dovrei avere il cassone allineato perfettamente sia alla traversa che alla cabina. Vedremo ! Gli eventuali punti di "aria" li correggero' in fase di verniciatura. Ma per questo c'é tempo ...................


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2016, 20:25 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2012, 17:52
Messaggi: 1037
Ciao Amagio,
la manualità e la buona volontà non ti mancano,sono sicuro che in un modo o nell altro, ne verrai fuori alla grande! :D

Ciao e come sempre buon divertimento!

Gianfranco :D


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2016, 17:29 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
Messaggi: 1028
Sono ripresi i lavori sul progetto per apportare le dovute rettifiche. Ho trovato abbastanza difficolta a lavorare con l alpacca in particolare nel dover praticamente dissaldare tutto il lavoro per rettificare i cofani. Naturalmente come prevedevo la lastrina ha deciso di fratturarsi lungo le incisioni previste per la piegatura con mia somma ....gioia!!!!!In ogni modo ora sono entrambi posizionati in modo assimmetrico e soprattutto perfettamente in linea sulla piattaforma. Ho anche eliminato i corrimano sostituendoli con altri ricostruiti con filo acciaio armonico. Le scalette mi piacciono cosi e tali resteranno. Seguiranno foto


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 17 marzo 2016, 15:35 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
Messaggi: 1028
dopo le rettifiche apportate la sovrastruttura é la seguente:

Allegato:
prova1.jpg

Allegato:
prova2.jpg

Allegato:
prova3.jpg


i cofani si presentano entrambi allineati alla piattaforma di base e si é recuperato materiale per cui non ci sono piu' gli antiestetici vuoti tra cofani e cabina. ora pensero' alla realizzazione del trolley che sarà croce e delizia (se riuscirà) :arrow:


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 18 marzo 2016, 10:38 
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Iscritto il: giovedì 25 dicembre 2014, 11:35
Messaggi: 403
Credo che il "progetto" (disegno ACad...) e stato "curato" male. Poi utilizzo dei spessori delle lamiere non idonee (troppo spessi, oltre 0.4mm) ha fatto suo!

Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 18 marzo 2016, 12:33 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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Ciao velimir. Convengo con Te che c’é stato un errore di progettazione per quanto riguarda i cofani. In particolare, come evidenzio, ho previsto una sola linea di piegatura anziché una serie che avrebbe consentito di ammorbidire le curvature (ahi l’inesperienza!). :(
Allegato:
cofani.jpg

Anche il calcolo della misura piana dei cofani ha risentito della mia scarsità in ….. matematica. Infatti essa risulta sfalsata in quanto la cabina ha piegature asimmetriche e, pur essendo le fiancate in linea (rispetto alla base e al tetto) l’effetto “a fisarmonica” dei frontali alla fine incide sull’esatto avvicinamento dei cofani stessi.
Allegato:
fianchi.jpg

Non sono d’accordo circa lo spessore del materiale. E’ vero che è piu’ difficile lavorare l’alpacca piuttosto che l’ottone (almeno per me) ma lo spessore è di 0,4 ! dovevo forse diminuirlo? In caso affermativo tirero’ le orecchie all’incisore! :mrgreen:
In ogni modo vado avanti e se avete altre osservazioni per favore fatele, sono ancora in tempo a correggere.
I prossimi step riguarderanno motorizzazione del carro e costruzione del trolley.
Ad maiora


Ultima modifica di amagio il domenica 8 maggio 2016, 9:11, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 18 marzo 2016, 14:18 
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Località: Trieste
Ciao Amagio.

Se ti accorgi che manca una linea di piegatura, la puoi sempre fare usando una matita a tracciare o un cacciavite appuntito, aiutandoti con una riga metallica. Dico questo perché secondo me puoi ancora recuperare l'anteriore dei cofani.
Inoltre, tu hai unito le pareti laterali dei cofani con una piastra frontale, diciamo fittizia, che fa interferenza con la vera parte frontale del cofano (quella coi fori). Anche per questo non ti è venuto bene

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 18 marzo 2016, 15:55 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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ciao Antonio, in effetti la correzione apportata é stata quella di incidere una nuova serie di linee per agevolare la curvatura. Purtroppo la linea di piega originale troppo stressata si é fratturata e ho dovuto intervenire con una saldatura interna.
Per quanto riguarda i fianchi dei cofani la piegatura fatta SENZA la linea di piega é il risultato poco elegante. Qui do' ragione a Velimir che mi rimprovera l'errore di progettazione (anche qui si potrebbe correggere con il Tuo suggerimento).
Allegato:
assemblaggio.jpg

Dovro' valutare se questi errori verranno nascosti sotto una mano di primer o se, ancora evidenti, rettificare opportunamente (fortunatamente questo é il bello del lavoro con il metallo). Intanto grazie dei suggerimenti e .......... vedremo :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: mercoledì 23 marzo 2016, 12:27 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
Messaggi: 1028
accantonati momentaneamente i problemi della sovrastruttura sono impegnato nel montaggio e nelle tarature della trasmissione. ho approntato contrappesi, bielle e stantuffi e ho già provveduto al collaudo dei ruotismi. la trasmissione provata con i soli stantuffi non ha dato nessun problema essendosi dimostrata fluida e scorrevole. i problemi sono sorti con il montaggio delle bielle con i relativi contrappesi. Non sono problemi insormontabili ma si giocano su pochi millimetri ed occorrono pazienti prove. vanno calcolati sul decimo di millimetro le distanze sugli assi delle ruote al fine di evitare che gli stantuffi impediscano la libera circolazione delle bielle. :arrow: :arrow:
Allegato:
CAM00826.jpg

Allegato:
CAM00831.jpg

Allegato:
CAM00830.jpg


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