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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 13:04 
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Iscritto il: giovedì 25 dicembre 2014, 11:35
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Ciao,
tornando alle bielle...........guardando le, e uno "schifo" (scusa per l'espressione..)....non potevi farlo un'po meglio! Qui un esempio, la foto delle bielle di una vaporiera, per farti vedere come si puo fare...........

Immagine

Poi, preché il telaio "dondola" quando girano le ruote. Vedo che hai utilizzato le Markits, le hai posizionato/fissato bene sugli assi????

Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 14:10 
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ciao Velimir, sono contento di sentirti! Allora per quanto riguarda lo scodinzolamento penso che sia dovuto a due motivi; il primo é che effettivamente le bielle non sono ben allineate perché mancano ancora degli spessori, il secondo motivo é che per adesso ho messo solo due prese di corrente una sul lato dx e una sul lato sx a cavallo delle due ruote.
Allegato:
CAM00839-1.jpg

le Tue bielle sono spettacolari e io sono riuscito si a fare gli incavi (vedi foto anche se sfocata)
Allegato:
CAM00843-1.jpg

ma non ho fatto il doppio occhiello perché poi non so come unirlo. Ci vogliono i rivetti? Ci vuole un attrezzo apposta per applicarli? Come le unisco senza creare spessori che si grippano nella rotazione?

Ti ringrazio per le critiche e per i suggerimenti che mi hai dato e che ,spero , continuerai a darmi ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 16:40 
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Per il biellismo utilizzo i rivetti di dia. 0,8 o 0,9 mm! Quando fai disegno il foro nella biella dove metti rivetti deve essere un po piu piccolo, cca dia. 0,7mm!!
Con la incisione può succedere che si allarga, dipende dal spessore di materiale utilizzato!

Poi, gli assi delle ruote sono semplicemente infilati nel tubo che si vede o hai messo anche i cuscinetti??

Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 17:08 
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eeeh no Velimir, non sono ancora stato cosi' raffinato. gli assi sono infilati nel tubetto e hanno un lievissimo gioco. ho pensato si' di usare questi :

http://www.micro-modele.fr/index.php?pa ... 19&lang=en

ma per il prototipo non l' ho fatto. Devi considerare che la mia é una prova che devo sicuramente perfezionare. (ho ancora 2 lastrine) . Pensi che dovro' perfezionare il modello con tutte queste "raffinatezze"? Devi anche considerare che il motore agisce SOLO sull' asse centrale che da solo attiva tutto il biellismo. Anche le prese di corrente le ho costruite modificando i contatti a bottone allargando le teste per fare in modo che la presa fosse a cavallo delle due ruote con minore interasse. Poi, come hai visto, devo anche correggere le distanze che sono evidenti sui perni delle bielle. Penso di usare dei tubetti in ottone tagliati a 2 o 3 mm per tenere le bielle in linea. Insomma ci devo ancora lavorare e se hai suggerimenti su cosa é meglio usare ......... grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 17:44 
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Ciao amagio.
Due punti.
1. Perché vuoi allungare così tanto i perni di biella degli assi estremi? Mi risulta che per quella macchina lì i perni di biella che hai usato vanno bene per raggi di curvatura fino a 500 mm...
E se la biella lavora in senso assiale non è un problema.
Forse serpeggia per altri motivi?
2. Boccole sugli assi. I cuscinetti che hai indicato hanno diametro interno 1, esterno 3 mm. Tu hai assi simil romford da 3,175 mm. Potresti usare le boccole in ottone hat bearing apposite per quegli assi, economiche e facili da saldare.
Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 31 marzo 2016, 19:58 
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alle giuste osservazioni di Velimir e nanniag, che ringrazio, anche alla luce delle prove fin qui fatte, aggiungerei anche che probabilmente il biellismo non é perfetto (vedi cause)

Allegato:
contrappeso.jpg


altro problema é il disassamento del treno ruote per il motivo seguente: avendo posto solo due prese di corrente agli estremi del telaio in pratica lo stesso viene sollecitato da due spinte diverse (le mollette delle prese) una a dx e una a sx che ne fanno risultare una marcia ......... con mare forza 4 :) peraltro non avevo spazio sufficiente (o meglio non volevo rischiare un corto) per interfacciare le prese vedro' che fare

Allegato:
spaccatotelaio.jpg


vorrei avere anche il Vostro parere, grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 1 aprile 2016, 8:01 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao amagio, tutti.
Io sinceramente non so che dire per aiutarti a risolvere il problema del serpeggiamento. Non credo però che i plunger pick ups che hai usato siano la causa del problema. La forza che applicano al cerchione è trascurabile rispetto alle forze assiali agenti sulle ruote. Mi viene da suggerire di controllare che i perni di biella siano ortogonali rispetto alla ruota. Nel caso non lo siano, puoi raddrizzare con un tubetto di rame o con lo stesso cacciavite speciale delle ruote, la parte filettata del perno di biella.
Mi viene da dire anche che sarebbe stata una soluzione migliore e fattibile (dico fattibile a ragion veduta perché ho esperienza di un caso simile) mettere i ppu su entrambi i lati e su ogni ruota. Nel tuo caso infatti, quando la macchina è in curva e un asse è disassato rispetto all'altro, il ppu fa contatto su una sola ruota e si riduce il numero di prese di corrente efficaci.
Se accorci la coda del puntalino di ottone al minimo indispensabile dovrebbero starci.
Attendiamo inoltre che qualcuno gentilmente spieghi le cause di serpeggio e magari consigli su come ridurle.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: venerdì 1 aprile 2016, 19:21 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
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@nanniag

grazie dei suggerimenti, presto ricontrollero' i supporti di biella per controllare la loro buona messa in opera. non li raddrizzero'
perché sono fragilissimi (l'ho imparato a mie spese rompendone due). invece se del caso li smontero' e riposizionero'.
quanto ai ppu faro' un altro tentativo ma penso che anche accorciandoli rischio il corto...... vedro'.
intanto ho cominciato la realizzazione del trolley, qui il problema é trovare molle meno ....... invasive, vabbé male che vada dovro' farmele :evil:

Allegato:
CAM00845-1.jpg


si prosegue ...................................


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: domenica 3 aprile 2016, 0:33 
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Località: Faenza
Per il tuo trifase ai ferri, ricordati di non forarlo con la forchetta, perchè, se no, succede ...

Tornando un po' più serio, riporto la piccola esperienza fatta sulle locomotive di Klausen21, raccogliendo suggerimenti di esperti.
I movimenti anomali sono in genere causati da impuntamenti, che generano spinte laterali o verticali.
Quindi, quasi tutte le correzioni si riducono a far sì che ogni biella sia sempre parallela alla corrispettiva sul lato opposto del telaio, sia in senso trasversale, sia in senso verticale, lungo tutto il percorso di rotazione; si evitano, così, spinte laterali o verticali: si devono evitare anche spinte longitudinali anomale, che si traducono, di nuovo, in spinte laterali o verticali.
Ecco i punti con cui mi sono trovato a scontrarmi :
- la quartatura deve essere perfetta. Già un grado di differenza rispetto ai 90° è sufficiente a far zoppicare la locomotiva
- il diametro dei fori delle bielle deve avere un gioco contenuto
- gli assi delle ruote devono avere gioco assai ridotto, soprattutto in senso longitudinale
- l' interperno delle singole bielle deve essere esatto
- il passo degli assi ed il passo delle relative bielle devono essere esatti. Anche 1/10 mm è un errore che causa zoppicamenti
- il raggio di rotazione dei perni deve essere esattamente uguale per tutte le ruote

Spero di non sembrare severo, ma nelle messe a punto che ci è capitato di operare, abbiamo trovato severità da parte del rodiggio.
Più si vuole far andare piano la locomotiva, più la messa a punto deve essere precisa.
A velocità elevate, infatti, le masse in gioco fanno superare molti tipi di impuntamento, ma a costo di generare moti anomali.

Per la diagnosi, facciamo così :
- quartatura : fermiamo la macchina con le bielle di un lato con i perni, p. es. in basso. Muovendo ogni asse con le dita si riprendono i giochi per avere tutte le ruote angolate esattamente allo stesso modo. Poi si gira delicatamente la locomotiva e si controlla che sull' altro lato i perni siano allineati alla linea che passa per i centri delle ruote. Naturalmente esistono attrezzi per quartare ogni singolo asse, ma noi non li abbiamo, e ci arrangiamo
- impuntamenti : sganciamo il motore dalla trasmissione e facciamo girare le ruote sfiorandole col polpastrello di una mano. Se si impunta, allora, l' asse o la coppia di assi colpevole è quella che ha perso quel minimo di gioco che normalmente ha. Oppure, con una pinzetta, muoviamo delicatamente ogni singola biella. Quella o quelle che hanno totalmente peso gioco, sono impuntate. Si deve cercarne la causa nell'elenco sopra

Poi, quelli con più capacità, ti specificheranno meglio.

Concordo con nanniag sul fatto che una spinta costante, anche se laterale, non dovrebbe generare serpeggiameti.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: domenica 3 aprile 2016, 10:32 
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grazie Stefano per gli opportuni suggerimenti. Per la serie "nouvelle cuisine" ti prometto che NON usero' la forchetta :) per la serie "fai da te" alla luce dei Tuoi suggerimenti e di quelli di nanniag e Velimir ho provveduto a riguardare criticamente il montaggio fatto fin qui riscontrando in effetti errori di assemblaggio :( .
In particolare, a parte i perni di biella che saranno di facile aggiustamento, i veri punti critici sono i seguenti :

Allegato:
biella3.jpg

Allegato:
contrappesatura.jpg

Allegato:
retrocontrappeso.jpg


e questo perché, come avevo già evidenziato piu' sopra, mi sono trovato (mea culpa) a dover far diventare tridimensionale cio' che avevo disegnato in CAD. Quindi ho dovuto costruire gli attacchi con tubetto, lima e ..... olio di gomito (non funziona per la "nouvelle cuisine" :!:
le correzioni diverranno cogenti non appena ultimero' i lavori sul trolley poi Vi relazionero' (spero in bene) :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: lunedì 4 aprile 2016, 18:02 
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ultimato il trolley, ho trafficato un po' per le molle , mancano solo i serbatoi che saranno realizzati a parte ......

Allegato:
trolley1.jpg

Allegato:
trolley2.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2016, 16:37 
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ultimati trolley con serbatoi e regolatori di molleggio:

Allegato:
CAM00872.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2016, 16:47 
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Piu di tutto, mi piace il gancio...................

Va bene finalmente, modello e finito.....l'hai provato sul ovale..plastico.......con qualche carrozza.....??

Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2016, 15:34 
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Ciao Velimir, visto che hai apprezzato il gancio :lol: te lo faccio rivedere in prova.
Purtroppo non ho né plastico né diorama ma la prova l'ho fatta lo stesso.
Intanto ecco i dati : alimentazione analogica 12 v, peso della macchina 117 grammi, peso trainato (carro trasporto acque reflue autocostruito ) 96 grammi

https://www.youtube.com/watch?v=KW-YxmnEA0A

adesso ci sarà il problema della verniciatura. penso che l'esatto colore sia il nero che era il colore originario di queste macchine. In giro vedo solo castano/isabella pero' penso che sia una colorazione successiva (era II ?) accetto pareri, grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: AUTOCOSTRUZIONE: trifase ai ferri
MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2016, 19:00 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2815
Località: Bracciano (Roma)
il castano isabella muove i primi passi nel 35. In realtà molte trifasi iniziavano ad essere accantonate in quel periodo.
le 550 sono state le prime a subite falcidia anche se molti esemplari hanno avuto la livrea c.i.
alcune 554 e 551 sono arrivate agli anni 50 ancora in nero... Alcune con il tetto color minio (della serie l'importante è che marcino)


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