Dopo aver visto la metodica costruttiva del cilindro del freno del tender, voglio illustrare ora la lavorazione fatta per ottenere i ceppi delle ruote motrici e il cilindro dell'impianto frenante della locomotiva.

Di seguito altre immagini relative alla preparazione di alcuni masters e varie fusioni ed assemblaggi. Chiedo scusa per la qualità mediocre delle foto, alcune delle quali fatte in condizione davvero disagevoli...

Ogni volta è uno spettacolo!
Mi auguro che facciate un articolo per la rivista che ci ospita! Meriterebbe un numero monografico o addirittura un libro!
Aspettiamo la prossima puntata!
Grazie per la pazienza e la chiarezza
Michele

hai fatto bene a specificare che il lucchetto non è funzionante. potrebbe venire il dubbio che lo sia...

libro, libro!

Questa è la sequenza delle lavorazioni che ho effettuato per ottenere la trave di supporto dei carrelli del tender.
Naturalmente sulla trave verranno poi saldati o avvitati altri accessori che illustrerò a tempo debito.
Se il montaggio di fusioni o lamierini sono un vero piacere per noi modellisti, devo ammettere che ideare e realizzare in modo tradizionale un master da fusione aggiunge ulteriore soddisfazione a questo bellissimo passatempo.
Con questo non voglio assolutamente sminuire la abilità di coloro che padroneggiano le opportunità che vengono oggi offerte dalle stampanti 3d, ma temo che in un prossimo futuro, se esisteranno ancora i modellisti interessati all'argomento ferroviario, le nostre capacità creative si trasferiranno progressivamente dalle piccole, sporche,
disordinate ma affascinanti officine, alla tastiera anonima e senz'anima del nostro portatile...
Nel caso di questa realizzazione, ho ritenuto comunque assolutamente produttivo utilizzare in limitate occasioni gli indubbi vantaggi della realizzazione mediante stampante, e mi riferisco in particolare al blocco cilindri che, essendo dotato di numerosi vuoti interni, non può essere realizzato con la metodica tradizionale, e al biellismo, per un motivo diverso ma assolutamente importante: la assoluta imprevedibilità delle contrazioni da fusione su pezzi che hanno
lunghezze significative.
Nei numerosi tentativi fatti per quantificare con precisione queste deformazioni, ho finalmente appurato la necessità di aumentare le dimensioni di 1,25% dei masters delle bielle di accoppiamento, per citare solo un esempio; impostare un aumento dimensionale su un file è una cosa, rifare a mano tutti i masters è decisamente più impegnativo....

Buongiorno Stefano.

Continuo a leggere i tuoi messaggi con molto interesse.
Mi permetto di farti una domanda, relativamente ad un utensile da taglio per il tornio che ho visto precedentemente.
Per tornire il filetto della vite di inversione, mi pare che hai realizzato in proprio l'utensile. È così?
Io sto cercando un utensile per tornire gole di larghezza 1 mm ma a tre taglienti, in modo da poter fare la gola di larghezza 1 mm e poi spostarmi a destra o sinistra. Esiste qualcosa di già pronto in commercio? o bisogna farselo?


Grazie
Antonio

Ciao Antonio,
si l'utensile utilizzato per la tornitura della vite di inversione è stato creato dal modellista utilizzando un utensile nato con altro scopo, troncato e successivamente molato fino ad assumere la forma desiderata.
Se devi lavorare leghe di rame, facendo passate leggere, può andare bene anche un acciaio legato anche se non rapido o super rapido.
Personalmente sono in attesa di un troncatore che dovrebbe arrivarmi a breve, preso da un mio amico, che ha un tagliente stretto.
Interessanti mi sembrano gli utensili della Febametal, con inserti in carburo metallico e di dimensioni ridotte. Mai visti e testati però mi ispirano...
Stefano

Questa è la sequenza delle lavorazioni effettuate per riprodurre il duomo e la sabbiera.
Le dimensioni della fusione della sabbiera hanno reso necessaria la costruzione di una sagoma in alluminio per permettere una precisa estrazione della cera dalla impronta in silicone, e una ridotta contrazione durante la fase del raffreddamento.
Questo aspetto è importante per ottenere il corretto rapporto dimensionale tra corpo della sabbiera e coperchio, che ha una massa molto più piccola.
La costruzione del master con metodi tradizionali è molto elaborata, ma la soddisfazione finale ripaga sicuramente la fatica e il tempo dedicato a questo affascinante lavoro...

eh beh...

Questa volta vi faccio entrare nel mio piccolo laboratorio…
E’ stato ricavato in un angusto locale tecnico dove, con fatica, sono stato capace di trovare posto alla maggior parte degli utensili di cui disponevo all’epoca. Mi riferisco al 2014.
In un prossimo futuro mi sono ripromesso di allestire un’altra piccola officina dove poter lavorare con maggior comodità!

Non so che dirti, sono... speechless! Ma rassicurami su un punto, tu questa attività la fai di professione vero? Perché non siamo più a livelli di hobbistica. Va bene la scala 1/30 ma qui per maestria siamo su altri livelli.
Aspetto con impazienza le prossime foto di avanzamento lavori
Maurizio