Aprendo i barattolini:

si nota il risultato di anni di scaffalatura.


Probabilmente alcune sferette metalliche e una periodica agitazione avrebbero potuto rallentare il degrado.
Lo strumento principale è questo agitatore da the, tolto dal suo motorino elettrico, inutile per questo scopo: è meglio ruotare a mano, avanti e indietro e su e giu:

La molla s'inserisce con facilità all'interno del collo del flaconcino:

e si agita con calma e pazienza...



e alla fine si ottiene una miscela abbastanza omogenea:

Una volta ottenuta la miscela, ho preso un flacone di vetro a tenuta e a bocca larga e vi ho filtrato con un colino ciò che fuoriusciva naturalmente dal barattolino, lasciandolo capovolto per alcuni minuti. Per recuperare la parte rimasta aderente all'interno, ho aggiunto alcune sferette metalliche e due volte 5 ml di diluente PURAVEST e due volte 5 ml di acqua, ogni volta chiudendo il flacone e agitando qualche minuto. A ogni successiva filtrazione si nota la crescente pulizia delle pareti. Alla fine conviene anche pulire la molla, con gli ultimi due lavaggi.
Il volume dichiarato del barattolino PURAVEST è di 25 ml; poichè un po' ne era stato consumato, l'aggiunta di 20 ml di acqua e diluente dovrebbe aver portato la miscela alla diluizione adatta per l'utilizzo con aerografo (dichiarata 1:1).
E' importante agitare frequentemente la miscela diluita, anche con sferette all'interno del flacone; essa dovrebbe essere soggetta a degrado nel tempo più facilmente della vernice pura iniziale e quindi va custodita bene.
In sessantatre anni di modellismo non ho mai usato un aerografo, quindi ho preso un oggetto poco costoso:

Ma il prezzo non è stato il solo parametro: poichè temevo che residui della vecchia vernice potessero ostruire un ugello di un aerografo raffinato, ho preferito questa configurazione, con l'ugello che spruzza solo aria compressa e trascina con se per aspirazione la vernice dal serbatoio sottostante. In caso di ostruzione, basta pulire il tubicino in gomma, molto pratico... o nella peggiore delle ipotesi svitare l'ugello che porta la vernice e pulirlo (sempre meno complesso della pulizia di un aerografo più complesso). La pressione di lavoro ideale sembra essere poco più di 1 atm, ma il mio vecchio compressore risale al 1980, per cui dubito che i manometri siano molto precisi. Ad ogni modo occorre sempre effettuare alcuni tentativi preliminari per determinare le condizioni più appropriate.

Sperando di aver fatto qualcosa di uitile, auguro a tutti la buonanotte!
Rodolfo