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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: lunedì 12 febbraio 2024, 22:28 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1913
Località: Faenza
Occorre considerare anche metodo di fissaggio del pezzo da stagnare.
Se lo si tiene con una morsa o con altra parte metallica, anche quello contribuirà a dissipare calore limitando la massima temperatura raggiungibile.

Meglio interporre del legno fra il pezzo da tenere ed una eventuale morsa.
Quando non è molto grande, lo si può appoggiare su una tavoletta di legno (o di plastica fatta apposta) e fissarlo tramite chiodini infissi nel piano di supporto.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: martedì 13 febbraio 2024, 0:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
Messaggi: 1393
Località: Firenze
Contribuisco con i miei 5 cents....

Il flussante me lo faccio da solo, acido muriatico spento con lo zinco (quindi è a base cloruro di zinco), per adesso mai avuto problemi. Una volta fatta e raffreddata la saldatura pulisco ben bene il pezzo in acqua aiutandomi con uno spazzolino.
Il saldatore è fondamentale, è bene averne di vari tipi... la maggior parte delle saldature riesco a farla con un regolabile da 50W (di marca!!!!!), se non basta uso un 120W (idem), altrimenti uno di quelli a gas da accendini (ho il Weller Pyropen): ho anche un cannellino cinese da orafi, che per adesso non ho mai usato.
Secondo me un certo quantitativo di stagno sulla punta ci deve essere, aumenta la superficie di contatto e quindi il calore si trasmette meglio: per isolare parti metalliche non interessate alla saldatura suggerisco anche di usare vecchie schede elettroniche private dei componenti, la vetronite è un ottimo isolante (attenzione con i saldatori a gas, la temperatura troppo alta la fa carbonizzare!)
Quando devo fare saldature dove la superficie è sufficientemente ampia, ho provato ad utilizzare lo stagno in pasta, quello che in elettronica si usa per saldare i componenti in SMD: con ottimi risultati. Prima inumidisco col flussante, poi stendo un bachetto di stagno sulla faccia da saldare, affianco i pezzi e poi passo il saldatore.
Di recente ho fatto fare delle fusioni in bronzo, che secondo me sono migliori di quelle in ottone come definizione. Il bronzo si salda, ma è un pò più difficile perchè necessita di temperature più alte, rispetto all'ottone, per avere una saldatura fatta bene.
Secondo me le saldature più difficili sono quelle dove i pezzi da saldare sono uno in fotoincisione ed uno massiccio in fusione (ad esempio il muso della ALn880 LM da saldare sulla cassa fotoincisa: in questo caso è quasi obbligatorio il saldatore a gas la cui fiamma va diretta esclusivamente sul pezzo in fusione, pena un evidente ricottura, e quindi perdita di forma e robustezza della cassa fotoincisa).

Saluti

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: mercoledì 14 febbraio 2024, 12:35 
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Iscritto il: lunedì 15 agosto 2011, 16:44
Messaggi: 716
Località: Torino
nanniag ha scritto:
tof63 ha scritto:
" ...base di acido fosforico che intacca facilmente l'ottone..."


Ma questa informazione da dove viene?

Dall'esperienza pratica. Mia moglie, usando regolarmente il Viakal (che notoriamente è a base di acido fosforico), una trentina di anni fa aveva distrutto il tubo di scarico in ottone cromato del lavello in bagno.
Il bagno era stato rifatto da 5 o 6 anni e quando ci eravamo accorti che il sifone dello scarico perdeva acqua, ricordo che, toccandolo con mano, il tubo di scarico si sbriciolò letteralmente: era rimasta la sola cromatura esterna e l'ottone si era completamente dissolto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: mercoledì 14 febbraio 2024, 16:39 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Oddio, questa dei tubi di ottone cromati all'esterno succede anche con parecchi tipi di detergenti per gli umani e non, è sufficente la presenza di soda caustica e cloro e loro derivati.
Cosa che si accentua in funzione della composizione chimica dell'acqua che esce dal rubinetto.
Ma a dirla tutta può succedere anche con i tubi in PCV o polipropilene.


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 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: mercoledì 14 febbraio 2024, 18:24 
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Iscritto il: lunedì 15 agosto 2011, 16:44
Messaggi: 716
Località: Torino
Dopo la sostituzione del kit sifone e scarico cromato con altro in plastica, sono passati oltre 20 anni ed è tutto ok.
L'acqua del rubinetto è quella potabile dell'acquedotto di Torino.
Da notare che il bidet, anch'esso con tubo di scarico cromato installato assieme al lavello, è ancora tutto ok dopo oltre 30 anni...
La differenza è che il lavello si intasa per la scarsa pendenza del tubo di scarico e allora ...giù di Viakal..., mentre il bidet non si intasa mai e il Viakal lo vede assai raramente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Aiuto primo modello in ottone
MessaggioInviato: giovedì 15 febbraio 2024, 9:49 
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Iscritto il: giovedì 30 ottobre 2014, 21:00
Messaggi: 179
@frenzy: non riesco ad ingrandire bene l'immagine, anzichè "spalmare" le due parti di stagno non potevano bastare alcuni "punti" sulla costa delle parti ?
Aggiungerei solo la regolare pulizia a secco della punta del saldatore con paglietta ramata o rapidamente con carta da cucina.


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