Bene, allora se non è un L, si riapre il totokit.
Non credo di sbagliare dicendo che i carri prodotti finora avevano tutti queste caratteristiche:
a) erano, da parte del produttore, di realizzazione non difficilissima;
b) erano compatibili con più epoche;
c) potevano entrare in composizione in più esemplari per convoglio,
dove b) e c) sono parametri tesi a far comprare più kit da ciascun modellista.
Se la filosofia progettuale rimane dunque questa, mi sento pertanto di poter escludere i carri riscaldo e i postali e bagagliai a due assi, Dm compreso. Manderei in malora anche le carrozze viaggiatori: gli stampi in più per vetri ed interni farebbero salire troppo il costo.
Escluderei anche carri merci a carrelli (troppo complessi) e veicoli curiosi, tipo carri serbatoio Mt (quelli a cisterna quadra), o Mva o Mcem o Vt o altre tramogge. Casserei anche gli Fo, Udgs ed anche, a malincuore, FI ed FFI.
Naturalmente è possibile che venga fuori un carro derivato dai kit già prodotti: F 1925, Hg con garitta o P senza, o addirittura il Vt vecchio tipo (peraltro non comune in epoche più recenti...); o magari un carro serbatoio più moderno, come quello del semi-kit commercializzato da RR tempo fa. Ma tutte queste ultime scelte sarebbero, a mio modo di pensare, un po' fiacche.
Rimangono quindi poche possibilità, costituite perlopiù da carri chiusi:
1 - Ibes (già...non tutti si possono permettere i Brawa),
2 - F 1957 unificati, con buona pace degli amanti dell'epoca IIIa e antecedenti,
3 - F 1920 a foderine orizzontali, con buona pace degli amanti dell'epoca IV(b) e seguenti,
4 - Po e PPo o cose del genere (ma chi se li fila poi, a parte me, Guido e altri 6 o 7?

).
Inutile poi aggiungere che la possibilità che la cosa sia uno scherzo dei ragazzacci del 626

è tutt'altro che remota...comunque staremo al gioco.
Saluti
G