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TTM Kit: kit in plastica di modelli ferroviari, perché no? https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=15&t=5531 |
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Autore: | ciccio [ mercoledì 12 luglio 2006, 17:09 ] |
Oggetto del messaggio: | TTM Kit: kit in plastica di modelli ferroviari, perché no? |
Gentilissimi, mi chiedo, ma perche' dopo la felice esperienza dei kit di TTM nessun produttore ha pensato di ripetere/copiare la stessa idea ? Mi spiego meglio, si e' visto che i kit di TTM hanno avuto una notevole fortuna commerciale, si e' capito quindi che esiste un discreto mercato per questi prodotti. La domanda e' : come mai nessun produttore ha pensato ( semplicemente copiando l'idea ) di farsi fare in kit e vendere alcuni dei modelli che tanti hanno richiesto in questo forum e che TTM non puo' produrre se non cambiando l'attivita' da editoriale a produttiva ? Io credo che il mercato esista, inizialmente non sara' dorato, ma con un po' di avviamento ... dovrebbe tirare. Personalmente se avessi la grana necessaria ci avrei provato e contemporaneamente mi sarei guardato dal tentare le strade dei kit di lusso o modelli montati, come ha fatto qualcun altro senza fortuna. Scusate la domanda, ma forse e' il caldo ! Vi chiedo come la pensate visto che a me sembra strana l'attuale situazione. Distinti saluti |
Autore: | Torrino-Pollino [ mercoledì 12 luglio 2006, 21:54 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Veramente qualcuno lo ha fatto, ma attualmente risulta disperso in guerra. Altra casa è Ferfyx, che causa la tiratura limitata, ha dei kit un po' più costosi di quelli di TTM, ma abbastanza validi. Ciao Fabrizio Ferretti. |
Autore: | ciccio [ giovedì 13 luglio 2006, 8:58 ] |
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Gentilissimi, mi riferivo in particolare ai kit come quelli di TTM o come le vecchie bustine di Airfix o Revell di 30 anni fa'. Costavano poco e si potevano fare ottimi modelli solo con un po' di buona volonta' . In quell'epoca molti ragazzini erano appassionati di modellismo statico, proprio perche' quei marchi vendevano dei kit che costavano un inezia. Gli stessi ragazzini poi quando crescevano compravano i super mega Kit di qualche altra ditta ( o della stessa ), ma ormai si trattava di maturi modellisti con propri introiti economici. Secondo me le attuali case di kit non hanno centrato il miglior target possibile come invece ha fatto TTM. Peccato che la duegieditrice fa solo editoria, perche' basterebbe una sua consociata che si occupasse di produzione per lanciare il settore scatole di montaggio. ... e' il caldo ... Distinti saluti |
Autore: | Andrea Brogi [ giovedì 13 luglio 2006, 10:18 ] |
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Appunto come diceva il buon Fabrizio, una è la Ferfyx uscita con il carro soccorso, il carro Hbilns (sicuramente l'ho sbagliata ![]() il carro epoca II delle FNM e la D145 motorizzabile. L'altra è la Walchaert uscita con i cisterna a 1, 2, e 6 serbatoi, i carri L lunghi e corti, i carri P e i carri Q.(poi "dispersa in guerra"...) Tutti questi sono prodotti in scatola di montaggio simili ai TTM kit anche se più complessi da montare. Visto il notevole successo anche in Germania dei TTMkit mi auguro che questo settore si allarghi specialmente i TTMkit con nuovi carri, carrozze e locomotive... ![]() ![]() ![]() Saluti sognatori Cinese http://www.ferrovie.info/index.php?name=PNphpBB2&file=viewforum&f=27 |
Autore: | Antonello [ giovedì 13 luglio 2006, 11:19 ] |
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. . . e i kit della Kitmaster, un mito per quei tempi. Locomotive inglesi, ma anche tedesche, americane, svizzere (c'era anche la 835) e carrozze e carri inglesi. Nei miei 13 e 14 anni le ho montate tutte comprandole con la paghetta mensile e le propagandavo ai compagni di classe. Li importava Briano e su Italmodel c'erano anche gli articoli su come motorizzarli. Ricordo a catalogo un carro motorizzato per farle andare. Antonello |
Autore: | Diego Ricci [ giovedì 13 luglio 2006, 13:31 ] |
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Affascinanti i Kitmaster, per maggiori informazioni allego link dal sito Kitmaster Collectors Club: http://www.rosebud-kitmaster.co.uk/kitlisting.htm |
Autore: | Antonello [ giovedì 13 luglio 2006, 17:22 ] |
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Prima che lo dicano altri, i Kitmaster avevano alcune caratteristiche che oggi farebbero inorridire tipo i mancorrenti stampati e soprattutto il ' lining' (come si dice in italiano ?) in rilievo. Ricordo pero' fior di articoli su come il bravo modellista, lavorando di tagliabalsa e di stucco poteva tirar fuori un capolavoro per pochi spiccioli. Fra un po' sono 50 anni fa !!! Antonello |
Autore: | Lamps [ venerdì 14 luglio 2006, 7:15 ] |
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In altre occasioni avevo cercato kit di loco (semplicemente le loco HRR, Roco e quant'altri) fornite smontate da assemblare a ns cura con, si presume, una buona riduzione di costo; purtroppo sembra che non ci sentano in molti, sia produttori sia modellisti ! Saluti, Lamps |
Autore: | Antonello [ venerdì 14 luglio 2006, 8:43 ] |
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Gia' negli anni 50 sia RR che Maerklin avevano a catalogo dei modelli di locomotive da montare. RR permetteva la scelta fra il modello semplificato e quello completo in due tappe come poi avrebbe fatto con i TrenHobby ( modello statico + motorizzazione ). C'era una discreta convenienza economica per l'utente finale, non so per il costruttore. Sapete che sempre negli stessi anni RR vendeva il materiale per farsi da se i binari ? Antonello |
Autore: | ciccio [ venerdì 14 luglio 2006, 9:21 ] |
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E' ben strano il mondo del modellismo ferroviario Italiano, sia dal lato dei produttori che dei consumatori, esso e' principalmente molto statico e ancorato ad abitudini arcaiche. Solo di recente arrivano nuovi spunti ( grazie all'editoria italiana ) sopratutto dall'estero dove sono ampiamente consolidati e da noi sono autentiche novita'. In confidenza, ma la fantasia italiana tanto sbandierata dove e' finita ? Non nel fermodellismo, perche' FREMO lo hanno inventato all'estero, la coulisse pure, i plastirami secondo me pure, le rampe elicoidali idem con patate, ecc ... Rilancio un sasso in piccionaia per proporre la produzione di kit economici di modelli ferroviari, inoltre ho letto su questo forum che alcuni di noi hanno esperienza anche nel modellismo aereo statico. La conferma migliore per la mia idea e' sempre TTM che con i suoi kit pur se venduti in grossa quantita' non ha certo saturato il mercato. Spero che la mia non sia una ... voce che grida nel deserto... Finira' il caldo .... |
Autore: | Torrino-Pollino [ sabato 15 luglio 2006, 12:30 ] |
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Non disperare Ciccio, la tua voce non rimarra persa nel deserto, basta guardare le cifre di vendita dei kit di TTM, sono quasi paragonabili ai mercati di quei paesi di cui non oso quasi pronunciare il nome. Il problema "delle invenzioni", secondo me, sta nel fatto che fino a pochi anni fa non c'erano moltissimi contatti tra i modellisti, e la scarsa presenza di stampa specializzata, per cui se qualcuno realizzava qualcosa di innovativo non sapeva nemmeno a chi dirlo! Ciao Fabrizio Ferretti. |
Autore: | ciccio [ lunedì 17 luglio 2006, 9:07 ] |
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Ciao Torrino , mi sa' che hai ragione. Duegi editrice e' stata effettivamente fonte di innovazione nel settore,sia con il sito dove siamo ospiti, sia con i Kit , sia facendo la eco in Italia alle idee dei modellisti di altre nazioni. Speriamo che alcune idee prendano piede maggiormente . Comunque il momento non e' poi malaccio, c'e' un po' di fermento chi sa' che non si metta meglio tutto. Ciao a tutti |
Autore: | sportwagon [ lunedì 17 luglio 2006, 12:00 ] |
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Confermo ed approvo tutto, da modellista generico, aeromodellista, automodellista (kit bburago), navimodellista.........eccetera. Io comprerei tutto in kit. Sia per ragioni economiche, sia perche' un modello fatto in casa da molta + soddisfazione. ciao maurizo |
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