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FS 735.100 https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=15&t=69168 |
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Autore: | Riccardo Olivero [ lunedì 11 marzo 2013, 10:58 ] | ||||
Oggetto del messaggio: | FS 735.100 | ||||
Buongiorno a tutti. Vi mostrerò in questa sede un montaggio con profonda elaborazione, a puntate. La locomotiva è molto interessante: la 735, derivante da un kit della cessata Tecnotren. Tale argomento avrebbe poco senso sulla rivista perché il kit è introvabile, di costruzione molto complessa, per cui è argomento poco fruibile. Tuttavia passo a passo può risultare interessante perché toccherò argomenti di documentazione, elaborazione, adattamenti vari, modifiche estetiche e meccaniche, digitalizzazione. Ho iniziato il lavoro da tempo quindi sono ad un buon punto, il modello è già circolante. Si tratta di un kit di buona fattura, che era estremamente costoso, da qui la scarsa diffusione. Meccanicamente corretto per essere un modello in ottone, si può dire che fosse pensato per funzionare: aveva motore in caldaia, una buona cascata di ingranaggi in plastica ben supportati, prese di corrente sui 4 assi motori con ruote isolate su entrambi i lati, bordini bassi e ruote sottili ma non a livelli eccessivi (circa 0,6 i bordini per cerchioni di spessore 2,6 mm.). Corretta nelle linee generali, presentava moltissimi particolari riportati. Fin qui i pregi. In realtà i difetti non sono pochi. Meccanicamente, il piccolissimo motore Faulhaber è utilizzato con la vite senza fine direttamente sull'albero, cosa che questi motori non gradiscono, per cui andrà sostituito. Esteticamente, scendendo dalla proporzione generale al particolare, ci si rende presto conto che chi ha fatto il progetto modellistico non aveva tutte le tavole FS di progetto della macchina. Ci sono alcune sviste che evidenziano un esame delle fotografie e non della locomotiva vera. Il tender, tipico delle 735 e differente in moltissimi particolari da quello standard da 22 mq FS, è riprodotto quasi senza accorgersi della sua tipicità . Il passo dei carrelli è della 735, ma la cassa, le scalette e tutto il resto sono del tender normale. Il modello presenta molti errori nella parte superiore sia della locomotiva che del tender, segno che mancava una pianta e non si poté salire a fotografare la locomotiva vera. Comunque la base è buona, le ruote sono belle (importante!) ed i particolari microfusi sono fini. Ultima cosa, riprodurrò come è mio uso una locomotiva precisa documentandola con la maggiore precisione possibile. Quindi non la "094" del kit ma la 735.100 che girava in Liguria negli anni 50/60, assai tipica perché non ebbe mai i fanali piccoli FS, ed i fanaloni un tempo a petrolio erano montati - solo su questo esemplare - non in linea con i respingenti ma molto più all'esterno sul pancone, rendendola riconoscibilissima. Era inoltre una macchina di numerazione bassa con la caldaia tronco/conica, coerente con il modello Tecnotren. Quindi bene. Partiamo. CAPITOLO 1 RUOTE MOTRICI - CONTRAPPESATURE La contrappesature sono piatte, senza sporgenza; particolare molto vistoso sulle 735 reali, che contribuiva largamente a dare il senso di massa e di potenza. Le ruote sono in ottone; ragiono dunque di realizzare una serie di "spicchi" corrispondenti alle varie sale, in ottone spessore 0,4. Li disegno con il CAD, incollo il foglio stampato sull'ottone e taglio con il seghetto 00. Pratico un foro nel mezzo di ogni "spicchio" per poter saldare, così assai facilmente poso il particolare sulla ruota e riempio il foro di stagno, in modo che questo lo fissi anche sulla parte sottostante (si vede il colore dello stagno in foto al centro di ogni spicchio). Mentre faccio questo lavoro con le sale, che sono pre-assemblate e quartate, in mano noto che queste non girano dritte! Lo scartamento, inoltre, è aleatorio. Se non intervengo, per quanto possa lavorare preciso in ogni operazione futura, questo modello funzionerà sempre mediocremente. Metto pazienza, smonto le sale e realizzo una dima (vedi foto) ricavata da scarti di fotoincisione e con qualche bullone di ottone, precisa sullo scartamento 14,7 che per ruote di questo spessore va bene. Alla fine del lavoro le ruote sono perfettamente quartate e parallele, e girano bene.
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Autore: | capolinea [ lunedì 11 marzo 2013, 12:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Non ho capito bene la storia della dima per correggere la rotazione disallineata delle ruote. Comunque fantastico! ti seguirò come un'ombra... |
Autore: | Bari S. Spirito [ lunedì 11 marzo 2013, 13:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
E anch'io!! |
Autore: | max333 [ lunedì 11 marzo 2013, 14:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
un lavoro non da poco il montaggio di un modello così! Per la dima molto semplicement ha realizzato un parallelepipedo regola sfruttando due lamierini e registrando il tutto mediante le 4 viti ai lati, prima mi montare le viti ha lavorato i lamierini accoppiati e realizzato anche l'asola per poter estrarre l'asse una volta allineate le due facce della ruota. Molto ingegnoso, un sistema simile l'ho usato per saldare le pareti del telaio del 235 utilizzando delle viti da 3 millimetri e i vari dadi per avere la giusta misura. Complimenti per il lavoro, ti seguirò. Mandi max |
Autore: | roberto735 [ lunedì 11 marzo 2013, 14:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Ciao Riccardo, sappi che anche io ti seguirò com molta attenzione. Avendo costruito un piccolo plastico ispirato alla ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, sicuramente regno incontrastato delle 735, sarebbe mia intenzione provare a costruire tale locomotiva, anche essendo ben cosciente delle immense difficiltà che potrei trovare, ma, per ora, mi sto limitando a cercare la documentazione che reputo necessaria in quanto sono impegnato in un progetto che mi terrà lontano dai "treni" per almeno sei mesi. Roberto |
Autore: | Riccardo Olivero [ lunedì 11 marzo 2013, 15:37 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
@capolinea: si, forse mi sono spiegato male sull'assemblaggio degli assali. Ho smontato le sale pre-assemblate. Ho inserito l'assale nel mandrino del trapano a colonna, e facendolo girare, l'ho leggermente affinato con carta seppia sulle punte in modo da annullare l'interferenza - ma senza creare giochi! Quindi, realizzata la dima, si fissano le ruote ad essa facendo passare due vitine attraverso ai fori dei perni di manovella: queste viti avvitano in due dadi saldati sulle pareti della dima in posizioni precise in modo che le ruote siano a 90°. Si assembla la dima utilizzando i bulloni che vedete, con il sistema del dado interno e controdado esterno per mantenere la distanza esatta al centesimo. Le punte dell'assale ed il foro interno delle ruote vengono bagnate con liquido fissa cuscinetti (tipo Loctite 603, ma esiste di molte altre marche, da non confondere con il frena filetti) della variante forte - colore verde smeraldo. Questo liquido crea l'interferenza che meccanicamente non c'era più e fissa il tutto in maniera precisa e centrata. Si sfila dopo qualche decina di minuti l'asse completo attraverso la fessura aperta diagonalmente nella dima. Scriverò tutti i miei interventi in colore blu per distinguerli dalle vostre domande e altro. A presto |
Autore: | crhav [ lunedì 11 marzo 2013, 17:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Salve, questo sono "titoli" da leggere ma come a me non piace tanto, ....Riccardo mandaci le foto.....loro parlano da sole!!! Velimir |
Autore: | alex84 [ lunedì 11 marzo 2013, 18:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Complimenti per il lavoro Riccardo, davvero notevole. Continuerò a seguirti, anche perché la locomotiva in questione è un modello che mi interesserebbe costruire in plasticard (con l'ottone sono negato). Il mio problema principale si riflette sulla realizzazione della caldaia, in questo caso tronco-conica, un po' come mi è già capitato per la realizzazione della 422 del MFP (arenatasi proprio su questo particolare. Se ti può interessare la cosa, ti segnalo il topic. Magari puoi darmi qualche consiglio in tal senso.) Alex |
Autore: | fao45 [ lunedì 11 marzo 2013, 21:51 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
modello in plastica elaborato da 740 RR ![]() ![]() |
Autore: | Riccardo Olivero [ lunedì 11 marzo 2013, 23:54 ] | ||||
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 | ||||
CAPITOLO 2 MALEDETTE SCALETTE Procedo con il montaggio del telaio della locomotiva, di alcuni accessori, del pancone anteriore seguendo le istruzioni e verificando passo per passo le varie parti con le foto reali per controllarne la forma e corrispondenza al vero. Giunto alle scalette anteriori sotto al pancone, quelle utilizzate dai manovratori, le monto e le osservo prima di saldarle al modello. Hanno una parte verticale sottile e dei lunghi gradini, che sporgono da una parte dalla scaletta stessa (?). Non ci somigliano per niente. Poi mi accorgo del fattaccio: anche qui l'assenza di una buona tavola di progetto in pianta ha creato un chiaro errore di interpretazione. I costruttori non si sono accorti che le scalette vere non sono parallele alle rotaie, ma ruotate di 45 gradi su un asse verticale! In questo modo, analizzando solo disegni in prospetto laterale, hanno pensato che fossero assai strette (ci credo, le vedevano di sbieco!) e con gradini sporgenti, mentre questi sono della stessa larghezza della scaletta, che è assai più ampia - circa doppia. Nemmeno le foto le avevano osservate bene, in ogni caso. Sono quindi costretto a modificare il pancone nella zona d'attacco di queste, allargarle saldando un consistente lamierino aggiunto di punta, e sistemando i gradini in modo corrispondente. Aggiungo poi le tipiche aste di controventatura, visibili anteriormente, che nel modello Tecnotren erano assenti. Ora queste grosse scalette, tipicamente americane, fanno il loro giusto effetto.
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Autore: | Bari S. Spirito [ martedì 12 marzo 2013, 0:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Bellissimo tutto, anche gli appuntini sullo sfondo... ![]() ![]() Ricordo male o le sezioni della caldaia sono tre? Cioè, a partire dalla cabina: cilindrica e tronco-conica per il boiler e di nuovo cilindrica per la camera a fumo? |
Autore: | Riccardo Olivero [ martedì 12 marzo 2013, 0:10 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
@Bari S.Spirito: no, sono quattro. A partire dalla cabina c'è un semi- anello conico sopra al forno (inclinato verso la cabina stessa), poi una sezione cilindrica, poi la sezione conica, poi la camera a fumo cilindrica. |
Autore: | Bari S. Spirito [ martedì 12 marzo 2013, 8:34 ] |
Oggetto del messaggio: | FS 735.100 |
Grazie Riccardo. Praticamente un modello per trombai (alla fiorentina)... Un saluto Giuseppe |
Autore: | nerofumo [ martedì 12 marzo 2013, 9:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 |
Complimenti Riccardo, un gran bel lavoro. Alberto |
Autore: | Riccardo Olivero [ mercoledì 13 marzo 2013, 10:15 ] | |||||
Oggetto del messaggio: | Re: FS 735.100 | |||||
CAPITOLO 3 RODIGGIO E TIRANTERIA DEI FRENI NON CI RESTA CHE PIANGERE Ho assemblato il telaio ora sto cercando di farlo andare d'accordo con gli assali. Questi sono provvisti di boccole quadrate in materiale plastico, sfilabili del basso. In realtà siamo di nuovo tra coloro che son sospesi, perché le sedi dei parasala sono troppo strette, e infilando gli assili, le ruote rimangono drasticamente bloccate. Controllo il gioco laterale: questo é molto importante, dato che in una vaporiera se la prima sala ha gioco, sicuramente il perno di manovella avrà interferenza con la testa e croce. Se il gioco laterale è sparso a caso, la locomotiva viaggerà storta o si muoverà troppo in velocità . Sui modelli, ragionando su 4 assi accoppiati come in questo caso, si lascia gioco sui 2 assi centrali e si tengono fermi quelli estremi - esattamente l'opposto di ciò che si fa al vero, dove sono gli assi estremi ad avere gioco. Non ci siamo. La prima sala ha un forte gioco laterale, e così tutte le altre. Inserisco rondelle da 0,4 mm dietro ogni ruota del 1° e 4° asse accoppiato per annullarne il gioco, le sale centrali conserveranno il lasco previsto. Mentre allargo i parasale con prudenza per far funzionare il rodiggio, ragiono che il modello sarà troppo rigido, comunque. Sistemo un'asta di appoggio centrale per il primo asse creando un po' di spazio superiore per le boccole, in modo che possano adattarsi al binario. Sul secondo e terzo asse, mutuando una modifica di successo che avevo realizzato 15 anni fa su un modello AGM, realizzo un semplice molleggio costituito da due mollette per asse ricavate da corda di chitarra, montate longitudinalmente a mo' di balestra a sbalzo, assicurate con un giro attorno ad un piccolo bullone saldato internamente al telaio stesso e chiuse con un dado. L'asse sotto al forno, che riceve il moto attraverso la ruota dentata, rimane fisso. Sulle istruzioni si consiglia di non montare l'intera tiranteria dei freni (che comprende anche i ceppi e relative aste, così superdimensionate e tipiche delle 735!!!) se non per esposizione statica. Ne capisco il motivo: è interamente in ottone, e gli assi sono vicinissimi, una fonte inesauribile di corto circuiti dato che la tiranteria sottostante collega perfettamente i due poli e i ceppi dei freno sono microfusi in ottone anch'essi. Non ci può essere vernice che tenga. Semplicemente, taglio la tiranteria in due su tutta la lunghezza: sostituisco le giunzioni trasversali con dei pezzi di vetronite ramata, accuratamente interrotti, e risaldo il tutto. Ora le ruote possono strisciare finché vorranno sui ceppi, la tiranteria intera, ceppi compresi, è isolata dal resto del modello.
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