I carri a sagoma inglese - chissà perché poi - non se li fila nessuno. Tipici dei trasporti di derrate stagionali, estremamente cosmopoliti, hanno trovato albergo in ogni ambientazione italiana ed europea, dalla Sicilia all'Olanda, dal Piemonte all'Austria, oltre ad appunto la Gran Bretagna per il rispetto della cui sagoma limite furono costruiti.
I tipi più diffusi di questi veicoli ormai estinti furono l'Fb a foderine di legno ed il refrigerante Hgb, che Piko millanta di avere in catalogo avendo semplicemente ricolorato l'F 1925 e l'H 1931 che produce da decenni. Ad un'occhio non esperto i Piko possono effettivamente ricordare l'Fb 1930 e l'Hgb 1931 rispettivamente, ma le differenze ci sono eccome, a partire appunto dalla sagoma.
Gli Fb dell'ordinazione 1930 furono costruiti in 450 esemplari con garitta e 150 senza. Rispetto all'F 1925, con cui condividevano le fiancate e i portelloni scorrevoli, erano più stretti di 360 mm e più alti di 57. Avevano sin dalla nascita l'imperiale di lamiera, che i loro fratelli a sagoma normale avrebbero ricevuto solo molto dopo in sostituzione di quello in legno, ed erano dotati di freno a stanga manovrabile da terra, cosa tipica questa dei carri destinati a circolare sui binari inglesi.
Per averne uno in H0 c'è poco da fare, bisogna ricorrere alle proprie mani. Fortunatamente le basi da cui partire non mancano: la cosa più logica è prendere un Fma TTM e modificarlo. L'Fma infatti non è niente altro che una modifica fatta nel 1952 a circa 1500 F 1925, i cui tetti furono rialzati per aumentare la cubatura.
Del carro salviamo integralmente le sponde, come detto esattamente uguali, e scartiamo il tetto; le testate vanno ristrette, facendo attenzione a riposizionare le aperture scorrevoli. È questa l'operazione più rognosa, si tratta di un vero e proprio collage di piccole parti, e mi dispiace di non aver scattato foto di questa fase del lavoro. Ho in ogni modo in programma di farmene un altro, e documenterò questa volta meglio i vari passaggi. Anche il telaio naturalmente va ristretto, le boccole invece vanno spianate e sostituite con delle altre, che ho recuperato da cloni di vecchi RR. C'è di meglio, lo so, per fare una boccola 40, ma le dimensioni del parasala TTM sono un po' generose e nel complesso il connubio funziona. Il predellino centrale e gli scalini di testa sono fotoincisioni, il freno a stanga e il relativo meccanismo - solo parzialmente riprodotto - è fatto da scarti di altre fotoincisioni e aghi di siringa, mentre il tetto è in plasticard.
Beh, un po' di immagini.




Alcuni tagli:



A confronto con il 1925 Piko:

Ora vado, ché l'insonnia è passata. Have a nice weekend.
G