Che la sezione sia giusta o meno per postare questo lavoro mi importa relativamente, anche perché è un lavoro, anzi ri-arrangiamento per l'esattezza, prettamente di fantasia (così i puristi dei contachiodi non storceranno il naso) realizzato unicamente per fare pratica con l' aereopenna di serie D che ho tra le mani.
Seduto in contemplazione sulla tazza del water, sfogliando il numero 268 di TT a pagina 18 mi è venuta la scintilla che ha mosso tutto. Fare pratica con una cosa piccola. Non trovando una locomotiva uguale a quella illustrata nella pagina dei vagoni cisterna, mi sono comprato per pochi euro una vecchia locomotiva Diesel (non so esattamente che modello sia) della Fleischmann con diversi anni sulle spalle data l'estrema semplificazione di tutte le parti con cui è composta.

La parte meccanica ha subito preso la via delle "O.G.R." presso un amico competente in elettronica che in poche ore l'ha rimessa a nuovo.
Quindi ho smontato il tutto per procedere ai lavori.

Con del filo di rame da 0,5 recuperato da qualche filo elettrico ora non più a norma ho rifatto tutti i tientibene che erano in origine fatti in rilievo per fusione sulla cassa. I fari sono stati forati con un girapunte a mano. Le trombe sono ottenute stirando a caldo delle sprue di scarto. Il "cappellotto" alla marmitta è ottenuto lavorando del plasticard da 0,15mm. I nuovi panconi, dato che quelli in metallo originali non mi piacevano, li ho rifatti con del plasticard da 1mm.

Dopo aver dato una mano di primer su tutto il modello, ho verniciato in bianco solo dove successivamente avrei messo del nastro di carta per poter effettuare le fasce di una qualsiasi pseudo-compagnia. Le fasce sono ottenute tagliando sottilmente del comune nastro per mascheratura della Tamiya. Sempre col nastro, si coprono le targhe "O & K" del costruttore. Come colori mi trovo molto bene con gli acrilici.

Ecco come si presenta la cassa col colore pieno, non ancora sfumato e con la parte inferiore ancora non verniciata in nero.

Per rimuovere il colore rosso mattone che è passato sotto il nastro mascheratore nei punti più difficili basterà grattare molto delicatamente e mai di punta, con un affilato tagliabalsa. Ecco quindi di la cassa, un po' più avanti coi lavori. Le decal sono di provenienza mista, ovviamente ne il peso ne la revisione e tutto il resto sono corrette, giusto forse la dicitura "attenzione alla linea aerea da 3000V" può esser sicuramente veritiera e pertinente sui cofani.
Si colorano gli ultimi dettagli come ghiere, mancorrenti etc...

Ora inizia la fase che reputo più divertente: quella dell'invecchiamento.
Si sbiadisce, partendo dal colore originale con in aggiunta del bianco, la parte superiore dei cofani e delle fiancata senza spigoli di rilievo. Aggiungendo poco a poco del bianco al colore, si diminuirà la zona da sbiadire. Se si ha la mano ferma e l'aerografo è molto fine non c'è bisogno di mascherare le zone vicine già verniciate in altri colori.

Per l'effetto ossidazione, sia sull'imperiale che sui cofani, passo del marrone cioccolato molto diluito e mai per estesa campitura. Poi al colore rimasto aggiungo a caso, dell'arancione, poi successivamente del nocciola, poi successivamente nel nero opaco e poi, con il pochissimo colore rimasto, del nero lucido per ottenere l'effetto scarico della nafta (quindi sul comignolo) e il grasso sulle boccole delle ruote. Fatto questo, si fissa tutto con del trasparente opaco. Poi si inizia l'invecchiamento con macchie di olio o altro sporco ottenute mediante colori a olio (pochi a dir la verità per me) e a smalto (preferiti) dati a pennello.

Per finire, ecco la locomotiva ambientata con altri suoi "con-simili" in qualche plesso industriale chimico.

Saluti a tutti
Paolo