Ciao a tutti.
Grazie per gli apprezzamenti; vi aggiungo qualche dettaglio sui lavori e nel contempo rispondo alle curiosità.
Il telaio non l'ho tagliato; della HR 2003 (la D341 prima serie) ho acquistato da hornby.it come ricambi solo la cassa (che è completa di vetri, respingenti, mancorrenti ed aggiuntivi per i panconi) ed i carrelli (completi di ruote e trasmissione a cascata d'ingranaggi). Costano poco e, dato lo sconto del 40%, sono venuti veramente una sciocchezza. Questo è anche uno dei motivi che mi ha spinto a rischiare.
Il telaio l'ho costruito in lamiera d'ottone da 2 mm, secondo uno schema che avevo già sperimentato per altre d341 di cui avevo recuperato le casse, ho solo dovuto modificare le misure (lunghezza e passo). La parte più rognosa (per le attrezzature che non ho) è stata come al solito creare i fori sagomati per i carrelli. Come si capisce anche dal disegno, li ho prima fatti rettangolari, facendo una serie di forellini col trapano e poi tagliando con la moletta a disco tipo dremel; poi li ho sagomati a colpi di lima.

su questa base ho poi saldato due paratie verticali fatte con listelli di ottone e barrette di lega piombo/stagno per saldare per appesantire e fare da "culla" per il motore (Motraxx SH030).


nella foto sopra si nota un necessario accorgimento: i fili prendicorrente devono essere isolati con una guaina perchè in curva altrimenti potrebbero toccare il telaio metallico.

La cassa poggia sul telaio su due profilati a L di plasticard ed è tenuta da due "dentini" creati con plasticard e stucco

La verniciatura, dopo stuccature e levigatura con carta abrasiva ad acqua 600 e 1200 (per quanta cura ci abbia messo però purtroppo qualche imperfezione è ancora visibile) l'ho fatta, come già detto, usando una bomboletta Tamiya. Questo perché col caldo che fa ed il disordine che ho nel box proprio non me la sono sentita di utilizzare l'aerografo. Comunque il colore mi soddisfa abbastanza, è il TS43 "racing green". Dopo aver completato col castano ed il rosso ed aver applicato le decal l'ho spruzzata con un velo di trasparente satinato.
Ho adottato lo schema semplificato che queste locomotive hanno vestito per molti anni e di cui ci sono molte immagini disponibili, dato che proprio la 162 e la 159 sono state restaurate in questa livrea a cura delle associazioni locali (ATSP e AISAF).
Questa è proprio la 162 in una foto della DUEGI

Della livrea coi baffetti, più "completa" ad accattivante (ma anche più complessa da realizzare) ho trovato davvero poche immagini, abbastanza datate; eccone una (di Stefano Paolini) dal sito SCALATT.IT
Non ho completato il montaggio dei corrimani ed altri aggiuntivi perché non mi sono ancora arrivati i led per i fari (maledetto ferragosto ...) e quindi, dovendo riaprirla ancora e lavorarci su, preferisco aspettare.
Nel frattempo l'ho già messa al lavoro sul plastico. Non avendo rotabili adeguati ho "noleggiato" cinque corbellini FS (in effetti la FSE hanno avuto queste carrozze, anche in nolo da FS, quindi non è proprio improponibile come convoglio)
Le carrozze sono illuminate e quindi un po' frenate dalle lamelle, ma se le tira con grande disinvoltura anche sulla livelletta "maledetta" del 43 per mille, nascosta per salire al cappio.
ecco un paio di video:
http://youtu.be/ATrmsSx25jo http://youtu.be/uI5HNV70NDUA presto per altri aggiornamenti.
Arturo.
P.S. per Marco
per "calabroni" intendi forse le automotrici a due assi copiate dagli "schienenbusse" tedeschi? non le avevo mai sentite chiamare in quel modo. Ora Roco credo non le faccia più in versione FSE. Dovrò cercarle usate....