Duegieditrice.it
https://forum.duegieditrice.it/

anch'io faccio da me
https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=15&t=82684
Pagina 1 di 2

Autore:  amagio [ mercoledì 6 maggio 2015, 20:43 ]
Oggetto del messaggio:  anch'io faccio da me

dal progetto all' oggetto , di prossima motorizzazione ............
Allegato:
Immagine.jpg

Allegato:
CAM00278.jpg

Allegato:
CAM00279.jpg

Allegato:
CAM00280.jpg

Allegato:
CAM00281.jpg

Allegato:
CAM00283.jpg

Autore:  amagio [ giovedì 21 maggio 2015, 9:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

e continuo ...........

Allegato:
CAM00301.jpg

Allegato:
CAM00303.jpg

Allegato:
CAM00309.jpg

Allegato:
CAM00311.jpg

Allegato:
CAM00312.jpg


p.s. fotoincisione casalinga muriatico + H2O2 fifty fifty (fatela all'aperto, reazione fortemente esotermica)

Autore:  littorina 67 [ giovedì 21 maggio 2015, 18:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Ciao Amagio , finalmente le temperature ti hanno fatto uscire dalla cantina :mrgreen:
Scusa la mia ignoranza in chimica, la H2O2 è acqua ossigenata vero? Se si , è quella normale oppure dove la prendi?
Sta venendo un bel lavoro, aspetto il seguito con interesse :D

Ciao
Gianfranco :D

Autore:  amagio [ giovedì 21 maggio 2015, 19:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Ciao,Gianfranco per quanto riguarda l'acqua ossigenata la trovi in farmacia a 36 volumi, da rivenditori di prodotti chimici industriali a 120 volumi. cerca in rete vedrai che trovi. usa capaci recipienti in vetro o plastica, lavora all'aperto o in locali ampi e ventilati, se usi i 120 vol. attenzione a proteggersi con guanti e non respirare i vapori. quando hai finito neutralizza la miscela acida con bicarbonato. diluisci con molta acqua, poi puoi smaltire tranquillamente. auguri!

Autore:  littorina 67 [ giovedì 21 maggio 2015, 21:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Ti ringrazio molto per la spiegazione ,prima o poi farò qualche " prova tecnica" conosco il metodo classico imparato a scuola per fare circuiti elettronici (la fotoincisione a quei tempi era ancora all inizio ,andavamo a penna e trasferibili :roll: ) ma mi pare che quest altra miscela sia più efficace e veloce specie dovendo creare pezzi e non piste elettriche.

Ciao e buon lavoro :D

Gianfranco

Autore:  claudio.mussinatto [ venerdì 22 maggio 2015, 6:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Ma che macchina è?

Autore:  amagio [ venerdì 22 maggio 2015, 16:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

claudio.mussinatto ha scritto:
Ma che macchina è?

locotender 0-3-0 vapore saturo semplice espansione 2 cilindri esterni
http://www.ilmondodeitreni.it/Gr817.html

Autore:  amagio [ venerdì 22 maggio 2015, 19:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

in attesa di scegliere la livrea :
Allegato:
CAM00314.jpg

Allegato:
CAM00322.jpg

Autore:  snajper [ venerdì 22 maggio 2015, 20:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Io ho trovato in rete (l'ho scaricato, non ricordo però il sito d'origine) un tutorial per fare delle fotoincisioni molto precise e molto sicure, soprattutto sicure, perchè è una elettroerosione casalinga e non emette vapori pericolosi.
Cercate "saltwater etching".
Come dice il nome, il bagno è di semplice acqua salata.
La usano molto (in America specialmente) gli appassionati di armi bianche perchè permette di incidere perfino l'acciaio e, basandosi su un flusso di corrente elettrica, è pure regolabile e permette perfino di fare "alti e bassi".
No, non l'ho ancora provata, ma quest'estate ci provo. Penso che mi costruirò un regolatore a corrente costante, dato che è la corrente, e non la tensione, a determinare quanto metallo si asporta.

Autore:  amagio [ venerdì 22 maggio 2015, 20:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

grazie per il suggerimento ma ........ :

credo che vada bene principalmente per produrre scritte incise, forse per produrre pezzi di larga superficie occorrerà piu' voltaggio che non 9 volts, secondariamente :

WARNING: This method produced a harmful gas that should not be breathed in. Please use in a well ventilated area.

in ogni modo é giusto SEMPRE provare !

Autore:  snajper [ venerdì 22 maggio 2015, 21:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

amagio ha scritto:
credo che vada bene principalmente per produrre scritte incise, forse per produrre pezzi di larga superficie occorrerà piu' voltaggio che non 9 volts, secondariamente :

Ho scritto che è la corrente, non la tensione a determinare come incide. Inoltre, se si cerca su un libro di chimica nella parte dedicata all'elettrolisi, si osserverà che è proprio la carica (si può esprimerla in wattora) a determinare quanta corrente scioglie quanto metallo. Anzi, essendo la resistenza dell'elettrolita bassina, bassa deve essere proprio la tensione (V), alta la corrente (A)
Ricordo di aver scoperto che le celle industriali per la produzione del cloro/soda lavorano attorno ai 7 V ma con amperaggi enormi, per cui se ne usano diverse in serie (in modo da alimentarle con corrente di rete raddrizzata).
amagio ha scritto:
WARNING: This method produced a harmful gas that should not be breathed in. Please use in a well ventilated area.

Da quanto ho trovato, conviene cambiare l'elettrolita piuttosto spesso, proprio per evitare che si formi gas (il quale non incide, meglio precisare: il metallo passa in soluzione): quando il liquido diventa verde conviene fermare, vuotare (lo si neutralizza con bicarbonato) e mettere nuova soluzione salina.
amagio ha scritto:
in ogni modo é giusto SEMPRE provare !

Infatti appena avrò il tempo (è lento e proprio per questo più controllabile) ci proverò. :wink:

Autore:  claudio.mussinatto [ sabato 23 maggio 2015, 6:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Ma perchè continuate ad usare metodi da stregone medievale?
Avete capito come si disegna , lo sapete fare, mandate le pellicole a chi di dovere e con una spesa giusta risparmiate tempo , salute ( pacioccare con acidi e vari ..) definizione enormemente migliore e scelta di materiali...
Voi direte"l'ho fatto io in casa", ma non già sufficiente l'orgoglio di aver progettato , disegnato , montato e verniciato il modello ?
saluti

Autore:  marco_58 [ sabato 23 maggio 2015, 8:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Se il processo elettrolitico fosse veramente così semplice da utilizzare, le frese non avrebbero nessun senso.
Intanto ho dato un occhiata alle realizzazioni in rete: lasciamo perdere ... poi non lamentiamoci della nichelatura delle ruote di alcuni modelli.
Solo per iniziare ad essere seri.
La tensione intanto varia da 0 a 50 V a seconda di cosa si vuole fare, ma le correnti iniziano da circa 20 A per vasche da 1-2 dm2, per arrivare fino a 10000 A per vasche più grandi. Già a 30 A occorre un impianto elettrico costruito anche con sbarre di rame e con raddrizzatori controllati, magari alimentati in trifase: roba che in casa, o nel cortile, non è così semplice fare. In fin dei conti comanda sempre la legge di Ohm: il carico è la vasca con il liquido elettrolita, e la sua impedenza ... è da corto circuito.
Occorre anche precisare che la corrente dovrebbe variare nel corso del tempo di bagno con cicli ben precisi in base ai meteriali in lavorazione.
Usare la tazza della colazione o il secchio del mocio serve solo a fare contento il fornitore dell'energia elettrica. Poi dove ci sono calore e sali, si creano sempre gas tossici e reazioni corrosive anche fuori dalle vasche.
In ultimo se non si sa come procedere con la sequenza di immissione nella vasca dei singoli componenti, si rischiano anche esplosioni, il fatto che ci sia acqua* non è sinonimo di sicurezza.

Mi sembra di vedere le frese 3D costruite con: le guide dei cassetti, assi di legno, e trasmissioni a cinghia di gomma, dove si sbandiera la precisione del micron ...


* L'acqua distillata è corrosiva, e in abbinamento con alcuni elementi chimici favorisce l'esplosione.

Autore:  amagio [ sabato 23 maggio 2015, 9:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

claudio.mussinatto ha scritto:
Ma perchè continuate ad usare metodi da stregone medievale?
Avete capito come si disegna , lo sapete fare, mandate le pellicole a chi di dovere e con una spesa giusta risparmiate tempo , salute ( pacioccare con acidi e vari ..) definizione enormemente migliore e scelta di materiali...
Voi direte"l'ho fatto io in casa", ma non già sufficiente l'orgoglio di aver progettato , disegnato , montato e verniciato il modello ?
saluti

ma si' Claudio, hai ragione. ma ognuno intende l'hobby a modo suo. personalmente lo intendo come "passatempo" e proprio perché é un passatempo mi diverto a fare e rifare le stesse cose, cercando di migliorare le tecniche che conosco o provando quelle che non conosco. come dire : nessuno nasce imparato. tempo fa non sapevo neppure cosa fosse la fotoincisione o come si saldasse o come si usasse un programma di grafica vettoriale. poi, intendiamoci, non sono certo i cento euro che chiede il laboratorio per fotoincidere il mio disegno (se vado a fare i conti avro' sicuramente speso di piu' tra prodotti e scarti che ho buttato), c'é chi lo fa perché magari intende poi vendere le lastrine o perché non vuole rischi in casa o per altri svariati motivi. é vero, certe volte i lavori vengono "una schifezza" ma tant'è é un gioco che non voglio ancora far diventare un job. se poi pubblico nel forum le mie "schifezze" lo faccio solo per far vedere ai neofiti che , con le dovute cautele ...... si puo' fare :wink: cordiali saluti

Autore:  snajper [ sabato 23 maggio 2015, 10:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: anch'io faccio da me

Non mi è piaciuto l'accostamento agli "stregoni medievali" (ricordate che fine facevano?) che sa tanto di "elitarismo": rivolgetevi a chi sa farlo e state zitti.
Il problema è che qui sembra tutti conoscano un incisore professionista, io no (se potete, indicatemene uno che si trovi in Friuli-Venezia Giulia, NON richieda di vedere il cliente di persona e permetta di fare una sola incisione o un solo set di incisioni senza prezzi astronomici).
Il paragone con l'elettrolisi industriale anche mi è parso una precisazione un po' azzardata. 30 A a 12 o 24 V anche molti radioamatori li sanno gestire (ricordo di un progetto di un "lineare" che assorbiva 500 W, cioè sui 20 A per emetterne 100 in antenna). Stiamo parlando di vaschette di non più di un iitro, non di celle da metri cubi, suvvia.
Un trasformatore da 500 W, poi, ce l'ho in casa (viene da un inverter) e un generatore di corrente costante saprei bene o male come metterlo assieme...

Pagina 1 di 2 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Duegi Editrice - Viale Francia, 7, 35020 Ponte S. Nicolò (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttori di testata: Gianfranco Berto - Franco Tanel. Registro Operatori della Comunicazione n° 1199. Partita iva IT 01116210293 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice