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ETR 250 Arlecchino
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Autore:  arlecchino [ venerdì 18 agosto 2017, 13:52 ]
Oggetto del messaggio:  ETR 250 Arlecchino

Qualcuno ha idea da quale base sia partita questa autocostruzione?
Grazie!
alberto

http://www.ebay.it/itm/SCALA-HO-AUTOCOS ... 0005.m1851

Autore:  claudio.mussinatto [ venerdì 18 agosto 2017, 15:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Forse le vecchie scocche tarvisium...ma chiedere 100 euro...mah...

Autore:  arlecchino [ venerdì 18 agosto 2017, 15:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Grazie, Claudio....era solo una semplice curiosità. E' certamente riparabile, ma è anche ridotto proprio male. L'ho avuto, con un'altra motorizzazione e l'ho chiesto perché i musi mi sembravano più corretti di quelli che vedo in foto. Ha già due offerte, chissà a quanto arriverà!
alberto

Autore:  l.voltan [ venerdì 18 agosto 2017, 15:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

.......Bettiart?..... :roll:

Autore:  arlecchino [ venerdì 18 agosto 2017, 16:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

l.voltan ha scritto:
.......Bettiart?..... :roll:


Ecco, giusto! Il mio era di Bettiart. Ora mi torna: la diversa motorizzazione, i musi - a mio avviso - più corretti.
Grazie, Luigi.
alberto

Autore:  claudio.mussinatto [ venerdì 18 agosto 2017, 17:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Si , Bettiart, non tarvisum...ma penso sempre in scala rivarossiana...quindi , epr me , un rottame comunqyue.
saluti

Autore:  mperro123 [ domenica 20 agosto 2017, 20:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Finita a più di 200€ :shock:

Autore:  alpiliguri [ mercoledì 23 agosto 2017, 8:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Bettiart in resina? Questo modello si autodistruggerà tra 3, 2 ,1.....
Complimenti a chi ha buttato via 200 euro.

Autore:  DARIO PISANI [ mercoledì 23 agosto 2017, 8:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Sì,ho saputo,dopo anni, che la resina venne fornita da "Q" dell'MI6... :lol: 8)

Segretissimi saluti!

Autore:  bigboy60 [ mercoledì 23 agosto 2017, 10:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Un Bettiart arrivato integro ai giorni nostri sarebbe "il" Santo Graaal del "collezionismo" (pseudo) fermodellistico !
:lol: :lol: :lol:
Stefano.

Autore:  marco_58 [ mercoledì 23 agosto 2017, 20:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Dai Stefano, ogni tanto tutti si sbagliano ... e fanno le cose giuste :lol:

Autore:  Pargolo [ venerdì 8 settembre 2017, 21:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Eccomi Salve a tutti sono stato contattato dal venditore del etr in questione e mi ha detto che quello che lo ha vinto all'asta non gli risponde.
Così me lo sono preso io ad un prezzo più basso e lo sto riparando.
È un bettiart .
Né sto costruendo uno da zero e ne ho uno acme .
Buona serata

Autore:  aesse61 [ sabato 9 settembre 2017, 13:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Cita:
Eccomi Salve a tutti sono stato contattato dal venditore del etr in questione e mi ha detto che quello che lo ha vinto all'asta non gli risponde.
Così me lo sono preso io ad un prezzo più basso


:shock: :shock: :shock:
:roll: :roll: :roll:

mi puzza, spero che tu lo abbia preso al prezzo di partenza.

In queste situazioni, quando perdevo un'asta e mi veniva proposto lo stesso oggetto con offerta diretta, ho sempre rifiutato.

Autore:  Enrico N [ lunedì 11 settembre 2017, 19:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ETR 250 Arlecchino

Negli anni '90 anch'io ho avuto il modello dell'Arlecchino Bettiart, perfetto in confezione originale! Lo vendetti poi ad un mio amico perché mi era capitato un Tarvisium che poi a mia volta rivendetti perché non mi soddisfava nemmeno quello. Il mio amico però il Bettiart lo possiede tutt'ora e fa bella mostra di se in vetrina, ancora intatto a distanza di tanti anni.
A mia volta ho ancora svariati modelli di questo marchio romano in ottime condizioni, l'importante è non pretendere da questi rotabili prestazioni analoghe a quelle a cui i modelli attuali ci hanno abituato.
Teniamo conto che negli anni '80 non c'era nulla oltre ai prodotti del "feudo rivarossiano", e che quindi questi modelli, con tutti i loro limiti, di fatto concretizzavano i sogni di molti appassionati come me allora ragazzi ed ora negli "anta", ed è con questo occhio bonario che essi devono ora essere valutati, considerato che molte tecnologie che oggi diamo per scontate (fotoincisione passante, stampa 3D, ecc.) allora non erano neanche concepibili per uso amatoriale.

A me farebbe molto piacere se Pargolo volesse pubblicare qui le varie fasi del restauro del suo modello.

Grazie e buon lavoro!

Enrico N.

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