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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: ELABORAZIONE: caimano Lima
MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 12:36 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 18:09
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Siccome nell'altro forum sono noioso perchè faccio domande, provo di qua.
Sto elaborando un caimano Lima (e656 519) e, tra le tante cose da modificare su alcune delle quali magari in futuro chiederò altri lumi, una che proprio devo assolutamente sistemare e sulla quale il mio gusto non può sorvolare è:
nella scaletta di accesso alle cabine mancano un paio di gradini, quelli che si protendono verso il basso partendo dalla cassa.
Il problema è questo: aggiungendo questo dettaglio ho difficoltà perchè vado a sbattere nel carrello sottostante quindi mi viene da pensare a 2 cose:
1 - le misure e/o proporzioni delle casse sono sbagliate
2 - le misure e/o proporzioni dei carrelli e relativi dettagli sono sbagliate.
Dalle poche foto che ho dei carrelli propendo per la seconda ipotesi (quelli del modello sembrano tutt'altra cosa), quindi chiedo:
qualcuno di voi si è cimentato in questa elaborazione? Se si, come ha risolto questo problema?
Grazie


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 13:00 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 14:18
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Località: VE - vicolo Corto n° 973
Tieni conto che molte volte occorre scendere a compromessi. Pensa ai raggi di curvatura della locomotiva reale e a quelli del modello. Pensa agli spessori di determinati particolari e pensa agli spessori della plastica del modello.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 13:06 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 18:09
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Località: reggio emilia
vuoi dire che quindi non c'è nulla da fare? Eppure lo stesso modello di altre marche questi gradini li hanno, quindi, tenendo conto dei raggi di curvatura e spessori della plastica ecc, il modo per realizzarle ci dev'essere.
Avevo pensato di restringere leggermente i carrelli visto che tra ruota e plastica della struttura del carrello stesso c'è un certo gioco, magari assottigliando questa plastica per avere ancor più spazio per il restringimento, ma mi chiedo se poi è corretto avere dei telai dei carrelli più stretti di adesso (che già ad occhio mi sembrano molto "interni" rispetto al profilo delle casse.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 13:26 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Se non ho capito male vorresti ricostruire la parte di scaletta di accesso alla cabina che prosegue sotto il filo inferiore della cassa(parlo troppo complicato insomma, sotto il bordo della cabina) Se è così, sei incappato in uno dei problemi maggiori che hanno tutti i modelli ferroviari quello del compromesso fra riproduzione realistica e funzionamento sul plastico.
A memoria non ho presente bene i carrelli del tuo E656 ma in linea teorica la scaletta, se la loco è su un binario dritto, non dovrebbe interferire con alcuna parte del carrello. Il problema nasce quando devi far ruotare il carrello: i costruttori hanno nel tempo applicato varie soluzioni: la più semplice , zac, via la scaletta e chi se visto se visto, oppure in alcuni casi scaletta solidale al carrello ma ovviamente non va bene per tutti i modelli. Tieni conto che di solito qualche compromesso sulle proporzioni c'è pur con un modello giusto come altezza in scala, cioè si tende- o meglio si tendeva adesso è migliorato- a tenere più sollevati sui carrelli i rotabili per favorire la rotazione. Probabilmente il tuo occhio paragonando la foto del reale al modello nota che quest'ultimo è molto meno "seduto" sui carrelli della loco vera.
Non sempre è possibile porre rimedio a queste differenze. Se non ricordo male tu provieni dal modellismo militare o aereo (non ricordo bene, scusa) dove i modelli sono sostanzialmente statici. Se i tuoi modelli di treni li terrai sempre statici ( ma non credo) allora nessun problema, altrimenti qualche compromesso lo devi accettare:perchè sia il meno fastidioso possibile bisognerebbe disporre di un impianto con curve molto, molto ampie, e scambi lo stesso molto lunghi. Non so ovviamente se hai lo spazio per questa soluzione.
Personalmente io credo che il montaggio di agguntivi come vomeri spartineve ( che spesso vengono lasciati in permanenza sulle loco anche d'estate) e magari nel caso del 656 tubazioni sul bordo inferiore della carrozzeria ( se nel tuo modello non ci sono) aiutino molto insieme ad un accurata "sporcatura" del modello. Ma qui se viene da carri armati & c sei tu che puoi insegnare a noi itrucchi da impiegare.

Ciao, Franco


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 13:51 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 18:09
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Località: reggio emilia
Franco, sei stato gentilissimo e chiarissimo.
Avevo già immaginato che il problema fosse l'inusuale rotazione, rispetto alla vera locomotiva, dei carrelli.
Avevo anche notato un'altezza "strana" dell'intera locomotiva che sembrava sospesa sui carrelli, ma su questo particolare non avevo pensato alla facilità di rotazione di questi ultimi che si ottiene con questa soluzione.
Principalmente mi occuperò di modellismo ferroviario statico, quindi posso non interessarmi alla meccanica del treno, ma.... mai dire mai. Se riesco a risolvere il problema mantenendo la stessa rotazione dei carrelli mi farebbe piacere.
Cosa pensi della soluzione di restringerli in modo da creare spazio per la scaletta?

Ciao Floriano

P.S. provengo dal modellismo navale e militare (carri armati) e per le tecniche di invecchiamento non credere: le tecniche che si usano nella scala 1:35 per ottenere certi effetti non è detto che vadano bene anche per la scala 1:87.
Dopo anni ed anni di modellisno ho imparato una cosa: nel cambiare scala occorre modificare radicalmente ogni approccio al modellismo. Un colore in scala 1:35 viene percepito in modo diverso nella scala 1:87. A loro volta sono percepiti in modo diverso rispetto al reale (concetto complicato e personale maturato dall'esperienza) Questo è solo un esempio per dirti che bisogna rivedere tutto da capo.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 18:10 
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ciao betelgeuse1900, anche io ho intenzione di elaborare un 656-519, anche se purtoppo non a breve termine, comunque in attesa stò analizzando gli interventi diciamo secondo me essenziali:
1) sulle scalette proprio per i motivi già esposti rinuncerei, del resto non sono proprio evidentissime (se vuoi far circolare la macchina) ed ai carrelli lascerei stare
2) i vomeri opterei per renderli fissi al telaio frontale (quindi nuovi e giusti)
3) completerei i frontali con le condotte pneumatiche poi anche quelle laterali (quest'ultime autocostrurle non credo sia difficile) quindi su una testata il gancio realistico
4) sostituzione pantografi con tipo 52FS (ho già pronti quelli della Vitrains)
5) realizzazione delle cabine interne (con banco di manovra)
6) a causa del punto 5 bisogna rifare le luci quindi aggiungerei anche quelle rosse previo asportazione dei fari ciechi del modello
7) vetri, qui una riflessione: forse conviene rifarli in quanto mi sembrano troppo spessi però sono a filo .... Bo!!
8) forse verniciare le guarnizioni frontali in alluminio ad imitazione dei vetri corazzati, sinceramente sul TT relativo alle E656 non ho capito se questo modello è giusto che le abbi chiedo lumi......
9)alcuni dettagli sul tetto forse
Alla fine uno dice ma perchè non comperi una cardanica..... il bello è appunto questo nel modellismo, elaborare/elaborare/elaborare poi l'importante è che il risultato soddisfi colui che ralizza
un saluto e scusate la lungaggine


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 18:20 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 11:38
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Località: Brescia
aggiungo.... scusate qualche errore di forma e salto di lettere ma sono di fretta ..... ciaoooooo :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 18:20 
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aggiungo.... scusate qualche errore di forma e salto di lettere ma sono di fretta ..... ciaoooooo :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 18:26 
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Località: Brescia
aggiungo.... scusate qualche errore di forma e salto di lettere ma sono di fretta ..... ciaoooooo :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 18:29 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2815
Località: Bracciano (Roma)
Il problema scalette è stato risolto sui modelli più recenti spostando il perno di rotazione del carrello in posizione decentrata minimizzando l'escursione in corrispondenza delle scalette. Ecco perchè le varie produzioni RR/Roco/Lima dagli anni 90 in poi hanno adottato la scaletta fissa. C'è cmq un limite fisico che non si può superare es.scalette 428 RR e lì il compromesso lo trovi da solo: se il modello va in vetrina monti la scaletta altrimenti se non riesci a far circolare la loco per vie delle curve strette del plastico, la togli.... Cmq posta una foto a lavoro finito. E' sicuramente vero che una vecchia macchina con proporzioni giuste e sporcata in modo adeguato può dare un'impressione migliore di una supermacchina dettagliata intonsa come appena uscita dalla scatola....
Buon Lavoro

Luca


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MessaggioInviato: mercoledì 15 novembre 2006, 21:29 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
Messaggi: 2935
Cita:
Il problema scalette è stato risolto sui modelli più recenti spostando il perno di rotazione del carrello in posizione decentrata minimizzando l'escursione in corrispondenza delle scalette. Ecco perchè le varie produzioni RR/Roco/Lima dagli anni 90 in poi hanno adottato la scaletta fissa.


Non è proprio così... il carrello ha sempre il perno in asse ma le fiancate del carrello stesso, nei modelli "cardanici", sono molto più "aderenti" alle ruote, inoltre manca la sabbiera dietro la scaletta (da riportare, non va messa per il modello viaggiante). Diciamo che hanno lavorato sulle tolleranze... stesso lavoro fatto sulla E 633 nel confronto G vs Igarashi.


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MessaggioInviato: giovedì 16 novembre 2006, 10:38 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 18:09
Messaggi: 49
Località: reggio emilia
Ciao Franco.
Mi fa piacere che ci sia qualcun'altro che si accingerà ad elaborare quella locomotiva.... così ci scambiamo le idee dai :)
Anche io sono in fase di "progettazione" delle elaborazioni ed ho deciso di intervenire in questo modo:
1 - come già detto, realizzazione delle scalette. Per far questo avevo già in mente di fare quello che ha detto Benedetto e cioè:
2 - assottigliare la plastica su cui sono stampate le fiancate dei carrelli;
3 - far aderire quanto più possibile queste fiancate alle ruote;
4 - eliminare la sabbiera dietro la scaletta;
poi volevo fare:
5 - ricostruire tutti i vetri. Quelli che ci sono saranno a filo, ma sono antiestetici. Tra vetro e telaio ci passa un dito; la plastica è stampata male (tutta ondulata). Devo ancora inventare il modo di realizzarli.
6 - colorazione di tutte le guarnizioni dei vetri (anche io ho lo stesso tuo dilemma: colore nero o argento per i vetri anteriori?);
7 - aggiunta degli sbrinatori nei vetri della cabina;
8 - rifacimento di tutti i particolari del tetto con aggiunta mancorrenti, cavo AT e abbassamento dei gocciolatoi sopra le porte delle cabine;
9 - rifacimento vomeri (quel giallo poi è un pugno negli occhi);
10 - completamento frontali con tutti i cavi necessari (se sapessi che percorso fanno sarei più contento, ma prima o poi ci salto fuori);
12 - realizzazione dei cavi sulle fiancate (idem come sopra per i percorsi);
13 - aggiunta di qualche dettaglio nei carrelli tipo i tubicini che dalle sabbiere vanno alle ruote e gli ammortizzatori antiserpeggio;
14 - sostituzione pantografi (fortuna che questa operazione è la più semplice di tutte quante);
15 - realizzazione interno cabine (a proposito..... qualcuno ha delle immagini delle cabine del caimano?);
16 - riverniciatura. Il grigio mi sembra che viri troppo al blu-verde.... dal vivo mi sembra bpiù biancastro. Questo significa che devo rifare poi i loghi anteriori e che, se sbavo, devo rivedere anche il blu con conseguente recupero delle decals....
17 - invecchiamento generale.
Insomma, una bella lavorata, ma la cosa mi appassiona :)


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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 0:41 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 21:00
Messaggi: 2
Località: Cavatore
Ciao betelgeuse1900
Se ti puo' interessare per ovviare al problema ho consumato un po' la fiancata dei carrelli proprio dietro la scaletta (per non rovinare i suoi originali ne ho usati due di recupero) poi ho riprodotto in resina due scalette leggermente piu' sottili
Lo stesso procedimento e stato fatto per le E645/646 comprese le G
Al momento non ho foto da mostrarti ma ti assicuro che gira senza problemi sul vecchio armamento lima :wink:

Codiali saluti
Claudio


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