In occasione dei 50 anni della corsa inaugurale della E444.001 ho realizzato il Bagagliaio Posta serie 93250, come accennato nel topic sulla 001...
Non si capisce come nessuna casa modellistica abbia mai preso in considerazione questa serie di Bagagliai-Posta e, con semplici tasselli di modifica stampo, i fratelli Bagagliai... Al vero ambientabili in varie forme, tra cui questa versione epoca IIIb, in epoca IV anche con filetto rosso, epoca IV livrea navetta modificati, epoca V xmpr, ed ora ve n'è anche uno giallo di RFI come pronto intervento gallerie sulla Firenze Prato Bologna
Ispirandomi all'elaborazione di Luigi Voltan su TTM 31 (Settembre 2007), sono anche io partito da una carrozza 1959 (Hornby Rivarossi di 2 classe), con la quale condivide la lunghezza, la differenza è di pochissimi cm nel reale, in 1:87 è pressochè trascurabile. A differenza di Luigi, per le fiancate ho sacrificato un mio vecchio bagagliaio Acme-Laser serie 83000 Grigio Ardesia, col quale il 93250 condivide la foggia delle porte di servizio, e di diversi finestrini, oltre che la vedetta... anche se da lavorare c'è comunque abbastanza!
Della 1959 ho mantenuto:
il tetto, perchè la Rivarossi a suo tempo fece un sistema di aggancio-sgancio sicuro e veloce;
la parte superiore ed i vestiboli della cassa (tranne la parete inclinata tra cassa e vestiboli, sul DUz è più lunga, che quindi ho trapiantato dal Dz Acme, in quanto mantengo così l'incastro originale del tetto), inoltre anche il rinforzo del tetto che Rivarossi realizzava sulla cassa, consente di lavorare meglio con la cassa anche tagliata e quindi "indebolita" strutturalmente;
in fine il telaio ed i carrelli, a cui ho eliminato i cilindri freno, che sono nel sottocassa nel prototipo reale: ovviamente il sottocassa è stato modificato delle apparecchiature come da disegni e foto reperiti tra libri e internet. Su uno dei due carrelli ho installato le scalette di uno dei due portelloni di carico di servizio, questo per garantire circolabilità sul plastico.
Allegato:
1.jpeg [ 79.72 KiB | Osservato 7724 volte ]
Seguendo disegni e foto, ho tagliato dalle pareti della cassa Acme i finestrini che devono essere sostituiti, utilizzando altri presi da una terrazzini cannibalizzata già per precedenti elaborazioni, e della medesima cassa ho spostato uno dei suoi originali, lì dove sono nella serie 93250. Il Dz Acme è più corto, quindi la fiancata è stata "allungata", inoltre l'allungamento si presenta dopo la vedetta del capotreno, quindi c'è stata la difficoltà di posizionare la parte alta a filo con la zona della vedetta, che su questi bagagliai è più "in dentro" rispetto al resto della cassa. Per allungarla ho utilizzato una sezione della fiancata orignale della 1959, quella col finestrino più corto, la cui dimensione è pressoché identica a quella del finestrino presente nell'incavo del 93250. Per adattare il vetrino (Acme) che poi vi sarebbe andato a fine lavoro, ho solamente limato di qualche decimo di millimetro l'arco superiore.
Allegato:
2.jpg [ 146.99 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
3.jpg [ 174.74 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
4.jpg [ 152.53 KiB | Osservato 7724 volte ]
Ho poi dovuto ri-raccordare questa parte alla parete inclinata che dalla fiancata va al vestibolo. Sotto consiglio del mio amico Giovanni Ricciardiello, ho rifatto i coprigiunti laterali, perchè a forza di tagliare ed incollare perdono la loro linearità. Ho usato dei listelli evergreen, e per il coprigiunto superiore, essendo al vero composto da due modanature su due livelli, ho posizionato prima un listello da 1 mm, e sopra incollato uno di spessore 0,5 mm. Si nota poco ad elaborazione terminata, ma assicuro che è stata una bella lotta.
Allegato:
5.jpg [ 151.36 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
6.jpg [ 149.33 KiB | Osservato 7724 volte ]
Dopo la stuccatura (con stucco 3M e colla cianoacrilica liquida) ed il carteggio (in varie fasi, con carta vetrata prima di grana grande, e poi sempre più fina (350 - 500 - 650 - 1000) ho pulito quanto più possibile dai segni di lavorazione.
Sempre con la stessa tecnica di carteggio ho radicalmente modificato il tetto: via tutti i rinforzi ad archetto, via tutti gli areatori tranne 3, soprattutto via anche i due cassoni dell'acqua: sono rimasti solo i gocciolatoi all'altezza delle porte di salita dei viaggiatori. Il nuovo cassone dell'acqua è stato realizzato con un listello evergreen, le maniglie sono in metallo di Acme, in disavanzo tra le tante matassine accumulate negli anni
Una delle parti più difficili è stato, terminato il lavoro sulle fiancate, unirle al resto della cassa della ex 1959: come dima ho usato un altro bagagliaio Acme, per rimontare le paretine che dalla fiancata vanno alla zona porte, limando la parte di telaio della 1959, che seguiva l'andamento della paretina originale, più corta. Nella parte interna questo taglia e cuci è stato rinforzato con dei listelli evergreen; per dare maggiore appoggio alla zona ad angolo fra tetto e fiancata ho usato dei listelli ad L, che hanno quindi la funzione di ulteriore rinforzo. L'unione delle due parti in oggetto ha comportato un'ulteriore paziente lavoro di stucco e carteggio per adattare lo spigolo tra cassa e tetto affianco le porte
Allegato:
7.jpg [ 127.39 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
8.jpg [ 133.17 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
9.jpg [ 138.81 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
10.jpg [ 123.84 KiB | Osservato 7724 volte ]
La passata di primer è stata realizzata con primer Tamiya bianco leggero, che mi consentiva di capire dove eventualmente tornare a stuccare i vari tagli e le tante imperfezioni. Dopo un paio di passate e adeguamenti finalmente ho potuto verniciare la cassa di grigio. Non usando aerografo, solitamente faccio uso delle vernici Lechler a spray, realizzate con i codici dei colori FS. Avendo in precedenza usato il grigio ardesia Lechler, e riscontrato essere veramente troppo chiaro, ho provato lo spray di vernice ad acqua di Leroy Merlin (Grigio RAL 7016). Forse un pelo più scuro, si asciuga bene solo dopo oltre 24 ore (sono capitate giornate molto umide), ma la resa mi ha globalmente soddisfatto.
Prima di passare il grigio ho montato tutti i mancorrenti che sarebbero dovuti essere in tale colore a termine lavoro. Per dare risalto alla fiancata ho precedentemente tolto i manconcorrenti stampati dai portelloni di servizio, e installati in metallo (sempre matassine acme). A questo punto, armatomi di tanta pazienza, ho realizzato anche i particolari alloggi piegati dove sono posizionate le balaustre per affacciarsi a porta aperta. Ho usato acciaio armonico 0.4 mm piegato a mano con pinze per cercare di rappresentare al meglio l'andamento particolarmente curvo dei supporti laterali. La balaustra è stata poi incollata.
Dopo aver passato il grigio ardesia ed il trasparente tamiya ho posizionato le decal della marcatura, dopodiché ho passato la mano finale di trasparente opaco.
Ultima fase montare i vetri dei finestrini, sul primo di una delle due fiancate era presente una singolare griglia sporgente, l'ho realizzata tagliando, per le sbarre, una lastrina MdF fotoincisa di griglie parasassi, la base inferiore è di una matassina di aggiuntivi in ottone della Safer
Allegato:
13.jpg [ 162.65 KiB | Osservato 7724 volte ]
Allegato:
14.jpg [ 157.16 KiB | Osservato 7724 volte ]