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Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti
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Autore:  giubio [ lunedì 8 gennaio 2018, 18:26 ]
Oggetto del messaggio:  Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

GR.744 con DCC Sound - Rivarossi HR2458 (Dostribuzione Walschaert) Vs HR2460 (Distribuzione Caprotti)

Ho letto in Wikipedia la storia di questa locomotiva e dei 50 esemplari, 25 con distribuzione Walschaert e 25 Caprotti.

Tecnicamente ed esteticamente, quali differenze tra le due locomotive reali e loro riproduzione in scala ?

Autore:  claudio.mussinatto [ lunedì 8 gennaio 2018, 19:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Modellisticamente la walschaert ha i praticabili...inventati , mentre la caprotti li ha sbagliati...
Diciamo che se non hai tanta manualità accontentati della caprotti sbagliata...
Per il resto il modello è fatto bene. non sò dirti sulla fedeltà del sound.
saluti

Autore:  giubio [ lunedì 8 gennaio 2018, 20:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

ehm...di mezzi ferroviari veri sono praticamente a digiuno... :oops: ...che cosa sono i "praticabili"... :oops:

inoltre, tecnicamente, che differenza c'è tra i due tipi di distribuzione ?

Autore:  Guido Brenna [ lunedì 8 gennaio 2018, 21:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Ciao.
I "praticabili" sono quelle piattaforme strette e lunghe che si trovano sui fianchi delle caldaie delle locomotive a vapore.

La spiegazione della differenza tra distribuzione Walschaert e Caprotti è un po' più complicata, ma cercherò di essere più chiaro possibile.

Bisogna fare una piccola premessa sul funzionamento dei motori a vapore: prendiamo ad esempio una macchina molto basilare, con motore a due cilindri e semplice espansione: praticamente abbiamo, per ciascun lato della locomotiva, un cilindro all'interno del quale scorre uno stantuffo. Lo stantuffo, scorrevole all'interno del cilindro, divide il cilindro stesso in due camere ed il vapore viene fatto entrare alternativamente nelle due camere per spingere lo stantuffo ora in un senso ed ora nell'altro, in modo che lo stelo a cui sono collegate le bielle si muova avanti ed indietro.

La distribuzione è il sistema che consente al vapore di entrare alternativamente in una camera o nell'altra.

Il sistema Walschaert prevede che un blocchetto di acciaio si muova alternativamente avanti ed indietro, comandato dalle bielle, e con questo moto alternato apre e chiude delle aperture dette "luci" che consentono al vapore in pressione di entrare nella camera del cilindro ed allo stesso tempo consentono al vapore precedentemente utilizzato, che ormai ha perso la sua energia perché già trasmessa allo stantuffo, di uscire all'aperto.

Il sistema a valvole, il cui maggior "esponente" fu l'Ing. Arturo Caprotti, garantisce l'afflusso del vapore ai cilindri mediante l'impiego di valvole molto simili a quelle installate sui motori degli autoveicoli. Il sistema a valvole garantiva un rendimento migliore rispetto al sistema Walschaert, a fronte però di un maggiori costi di realizzazione e di manutenzione.

Condensare in poche righe un argomento così complesso qual è la distribuzione è cosa ostica. Spero comunque che la mia descrizione molto, ma molto terra-terra, abbia contribuito a chiarirti un po' le idee. Se vuoi approfondire l'argomento, ritengo che se fai una ricerca in rete digitando "distribuzione Walschaert" e "distribuzione Caprotti" possano venir fuori descrizioni decisamente più chiare e professionali di quanto abbia fatto io in queste righe.

Ciao.

Guido

Autore:  giubio [ lunedì 8 gennaio 2018, 23:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Guido Brenna ha scritto:
...
I "praticabili" sono quelle piattaforme strette e lunghe che si trovano sui fianchi delle caldaie delle locomotive a vapore.
...
Condensare in poche righe un argomento così complesso qual è la distribuzione è cosa ostica.
Spero comunque che la mia descrizione molto, ma molto terra-terra, abbia contribuito a chiarirti un po' le idee. ...


Non potevi far di meglio, sei stato chiarissimo.

Quindi, esteticamente, non ci sono dettagli di rilievo che caratterizzano i due modelli in scala.
Intendo dire, oltre alla visibile piccola differenza delle bielle, il resto è identico ?

Grazie per l'aiuto.
Beppe

Autore:  marco_58 [ martedì 9 gennaio 2018, 0:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

No, le differenze sono ben evidenti e non piccole.
Guarda le foto da ogni lato a da sopra, in rete le trovi, libri a parte, sia della vera sia dei modelli.
Le differenze che si notano subito sono:
- la forma dei cilindri
- la forma dei praticabili
- il biellismo

Autore:  giubio [ martedì 9 gennaio 2018, 0:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Cerco e guardo meglio
Grazie.

Autore:  claudio.mussinatto [ martedì 9 gennaio 2018, 16:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

C'è una bella pubblicazione nello store di chi ci ospita , a fascicoli , sia sulle loco elettriche che su quelle a vapore...qualche carrozza in meno , molta cultura in più, te le consiglio.
saluti

Autore:  DARIO PISANI [ mercoledì 10 gennaio 2018, 18:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

In questo modo si evitano domande shock del tipo di quella fatta a me anni fa in una mostra da un "fermodelista":

"ehh? esiste ANCHE la 940 a CARBONE???!" :shock: :lol:

Ignoranti saluti(w l'iperdettaglio abbasso la qultura!)

PS ...ma ho anche potuto sentirmi dire che "la mia prima locomotiva Rivarossi è stata l'880!" (cioè la 835...)

Autore:  giubio [ mercoledì 10 gennaio 2018, 18:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

DARIO PISANI ha scritto:
In questo modo si evitano domande shock del tipo di quella fatta a me anni fa in una mostra da un "fermodelista":

"ehh? esiste ANCHE la 940 a CARBONE???!" :shock: :lol:

Ignoranti saluti(w l'iperdettaglio abbasso la qultura!)


Che ci vuoi fare...mica sono tutti ferrovieri con la cattedra alla Bocconi.

Molti sono fermodellisti poco ...ferrati...che però contribuiscono eugualmente al mercato con decine di migliaia di Euro di fatturato e che si iscrivono nel forum per imparare.

Intelligenti saluti.

Autore:  DARIO PISANI [ mercoledì 10 gennaio 2018, 18:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Caro amico non voglio insegnare niente a nessuno però credo che nel modellismo un minimo di conoscenza del reale,passato o presente,ci voglia;mi torna in mente quando 40 anni fa quando invece di pc e telefonini imperava la manìa dell'alta fedeltà,c'era gente che non distingueva un musicista dall'altro ma nei negozi criticava questo o quell'altoparlante,salvo poi a scoprire che l'impianto era comprato per essere alla page o come oggetto di arredamento...l'amico Claudio ha ragione:meno modelli e meno internet e non solo nel nostro settore.

Autore:  giubio [ mercoledì 10 gennaio 2018, 18:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

DARIO PISANI ha scritto:
Caro amico non voglio insegnare niente a nessuno però credo che nel modellismo un minimo di conoscenza del reale,passato o presente,ci voglia;mi torna in mente quando 40 anni fa quando invece di pc e telefonini imperava la manìa dell'alta fedeltà,c'era gente che non distingueva un musicista dall'altro ma nei negozi criticava questo o quell'altoparlante,salvo poi a scoprire che l'impianto era comprato per essere alla page o come ogetto di arredamento...l'amico Claudio ha ragione:meno modelli e meno internet e non solo nel nostro settore.


Detta così sembra che tu intenda dire che il mercato del fermodellismo imponga la conoscenza, lo studio, la passione per la ferrovia reale.
Se è questo che intendi, mi dispiace contraddirti, ma ci sono migliaia e migliaia di fermodellisti che godono dei propri modelli e contribuiscono a mantenere vivo il fermodellismo acquistando regolarmente modelli in scala senza capirci un'acca di ferrovie reali.

Io sono un esempio vivente, un modello esemplare di fermodellista che di ferrovie reali non ha mai studiato nulla, ma che intende imparare molto delle ferrovie reali anche tramite questo forum.
In compenso ritengo di poter insegnare molto sul modellismo, o meglio sulle automazioni possibili sul modellismo.
Ma tendo a non vantarmene, magari "insultando" tra le righe chi non conosce la differenza tra DC e DCC.

Senza volerti offendere, hai una visione piuttosto integralista del fermodellismo.
Ti faccio anche notare che siamo nella sezione "Rotabili in scala e TTM Kit", non nella sezione dei treni reali.
Forse ti è sfuggito ? :wink:

Autore:  claudio.mussinatto [ mercoledì 10 gennaio 2018, 20:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Guarda che qui nessuno ti dice che devi studiare...
E' come se tu avessi come hobby la pesca e usassi solo l'amo , una canna di bambù e un filo e , dall'altra parte del fiume , vedi un pescatore con canna apposita in carbonio , mulinello e esche...non ti verrebbe la curiosità di capirne di più?
Ecco la molla...avere una pubblicazione che ti edoce in maniera molto dolce con foto e qualche dato del parco rotabile FS non sarebbe male.
Certo che se pensi che il forum sia l'oracolo da cui avere tutte le risposte, beh ,sei molto avanti , infatti rischi di rispecchiare in pieno la cultura imperante di FB dove nessuno immagazzina dati nel proprio cranio perchè la rete è l'espansione dl proprio cervello..
Quindi , benissimo offrire la propria cultura su quanto si sa fare , ma direi obbligatorio anche migliolarla al di fuori del proprio ambito , non trincerandosi di far parte della moltitudine di fermodellisti che gioca e compra tutto....quelli , appunto , giocano , ma non fanno fermodellismo...
saluti

Autore:  giubio [ mercoledì 10 gennaio 2018, 20:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Ho capito, sono circondato :P :P

Ma rimango del parere che il fermodellismo sia bello com'è e preso per quello che è: un hobby.
Un hobby con il quale si possa creare e ricreare una realtà il più simile a quella concreta, ma che ti faccia anche sognare e restare un po' bambino.

Rendere questo hobby serioso e assolutamente rispecchiante il vero sino a contare le rivetttautre dei modelli mi sembra fuori luogo.
Vero quello che mi dite, un po' di cultura sul merito non ci sta male, anzi, ma non lo metterei come un paletto fisso per fare del "buon fermodellismo".
Come ho già scritto in altri messaggi, non ho la cultura "da ferroviere" o del "tecnico ferroviario", ma mi dedico molto alla parte di automazione del plastico e dei rotabili, dei software annessi e così via.
Pur non avendo un background sulle ferrovie reali, vi assicuro che mi diverto un mondo lo stesso, magari abbinando una macchina a vapore del 1903 con un carro merci del 2003.
Non reale, un obbrobrio dal punto di vista storico e tecnico, ma è un hobby e con quello mi diverto.
Lo so che faccio ridere i "fondamentalisti" ma penso di avere un vantaggio: mi diverto con tutti i modelli, purché mi piacciano.
La disgrazia (economica) è che mi piacciono un po' tutti, sia per epoca storica che per nazione, quindi potete immaginare gli Euro che saltano.

Comunque...statene pur certi: continuerò a fare domande "banali" se queste mi aiutano a capire la realtà ferroviaria e le loro riproduzioni in scala.
Non bisogna elevare il forum solo all'altezza dei papaveri. Hanno diritto a partecipare anche i licheni.
Basta che i papaveri non mettano alla berlina i licheni.

Ritengo l'argomento chiuso, altrimenti se scateniamo la cagnara ci chiudono il 3ad :P

Autore:  Marco Antonelli [ domenica 14 gennaio 2018, 18:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rivarossi GR.744 Walschaert Vs Caprotti

Caro Giubio

intervengo molto poco sul forum, leggo ogni tanto qualcosa e ancora meno scrivo. Quindi non volermene se me la "rifaccio" con te :lol:

In primis, ritengo che ci si debba divertire, altrimenti non sarebbe un hobby, e per questo benvenuto a quelli come te che comprano, collezionano, usano modelli per divertirsi.
Ad ogni buon conto, ci divertiamo con riproduzioni di oggetti reali, con una propria storia, una propria evoluzione, si può dire una propria vita. E conoscere questa vita fa parte del divertimento, direi che aggiunge un po' di "sapore" al gioco, perché aiuta a capire le ragioni di certe forme, di certe scelte. Poi, è chiaro che la conoscenza uno se la approfondisce in relazione alla proprie conoscenze, al proprio tempo, alla propria voglia, etc.

Quindi non te ne volere, direi che non sei circondato da "talebani", ma da persone curiose di saperne di più sull'hobby che coltivano da anni. Io, ad esempio, mastico termodinamica ma in elettronica sono una capra... :mrgreen:

ciao, buona domenica

Marco

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