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MessaggioInviato: venerdì 23 maggio 2008, 12:24 
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x g-master: forse non avrà tutelato bene i tuoi interessi, ma dal punto di vista del trasporto pubblico il governo regionale attuale ha fatto decisamente meglio della controparte.

I (pochi)bidonetti meglio dedicarli ai servizi per cui sono più adatti e non certo su relazioni cosi lunghe.

A prescindere dal Talgo si prospetta un nuovo miglioramento nella percorrenze dei mezzi leggeri con l'introduzione del rango C.
Lungo linea stanno già aggiornando le tabelle con le nuove velocità.
(es. Cagliari>Elmas oggi 120/125 passa 120/125/140)


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MessaggioInviato: domenica 25 maggio 2008, 12:57 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Difficilmente potrebbe aver tutelato i miei interessi, visto che di sardo ho solo il cognome e soprattutto la residenza altrove.
Però so che in Sardegna si sono persi tantissimi posti di lavoro (miniere, fabbriche, anche la Palmera non c'è più), incasinata l'amministrazione pubblica (vedi questione idrica), fatta tanta propaganda a vuoto, poi il complesso dei risultati non è così positivo.
Il traghettamento ferroviario langue, con pessime conseguenze per le esportazioni sarde, anche quelle di materiale rotabile, i camion dilagano e intanto i servizi passeggeri non sono nemmeno paragonabili a quelli degli anni Ottanta. Dov'è poi il rilancio delle linee a scartamento ridotto?
Si è fatto il tram a Sassari, è vero, si sta facendo un tratto di metro leggera a Cagliari, ma poi fuori dai grandi centri è il deserto.
E quindi, come si risolve il problema della tratta Sassari-Cagliari? Andandosi a impegolare con rotabili costosi e complessi che circoleranno, nella migliore delle ipotesi, con le stesse tracce orarie e le stesse soggezioni di traffico dei mezzi attuali.
Da rimpiangere la "Freccia Sarda" e il "Turritano".
Quanto alla giunta precedente, è stata anche lei un bell'esempio di cialtroneria e immobilismo, perdevano più tempo a fare e disfare il consiglio regionale, per cui anche lì c'è poco da rimpiangere.
Ma forse la verità è questa: al tempo in cui non c'erano i consigli regionali e le giunte fameliche da soddisfare nei loro più beceri appetiti, le cose andavano un po' meglio.
Salvo qualche rara eccezione che conferma la regola, da quando il traffico passeggeri è in mano alle regioni, è peggiorato ovunque, anche nelle zone più ricche del paese.


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MessaggioInviato: lunedì 26 maggio 2008, 8:15 
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Eccolo qua:

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MessaggioInviato: lunedì 26 maggio 2008, 9:59 
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caro GMaster:
forse si va OT, ma devo in qualche modo replicare alle tue affermazioni: in Sardegna si sono persi tanti posti di lavoro quanti se ne sono persi altrove in Italia e non per questo si deve incolpare la Regione sarda ed i suoi amministratori; se una azienda è in crisi e chiude, magari vendendo ad altri ( vedi Palmera, ma anche Limarossi), è una faccenda privata, forse legata anche a speculazioni degli industriali, e NON dovrebbe intervenire lo Stato o l'Ente Locale con soldi miei e tuoi: in questi casi devono intervenire gli ammortizzatori sociali appositi: cassa integrazione, disoccupazione, mobilità. Il problema del traghettamento ferroviario rientra anch'esso nel più ampio piano di FS di ridurre i costi, così come ha fatto con il trasporto regionale: le FS hanno obbligato le regioni ad accollarsene i costi, comprese le passività, e costringendo le stesse ad acquistare anche i treni ( hai visto sulle fiancate dei 464 + Vivalto le relative scritte "treno acquistato con il contributo della regione XY?) La regione Sardegna sta fattivamente attivandosi per impedire il blocco del traghettamento FS, al momento peraltro riuscito: vuoi scommettere che il servizio resterà perché le FS obbligheranno in qualche modo la Regione a partecipare alla gestione, magari con il ripianamento delle perdite? e tali perdite saranno decisamente elevate se si continua a non mettere a disposizioni carri per i trasporti merci da e per l'Isola. Analogamente alle altre, anche la Regione Sardegna sta acquistando i treni (bidonetti!) per sostituire le inadeguate automotrici per le lunghe percorrenze ( chissà perchè un CA/SS deve essere fatto con 663/668 e non con locomotori e carrozze!) Quanto alla tratta CA/SS non è certamente più economico rettificare l'attuale tracciato rispetto all'acquisto di treni che possano ridurre i tempi di percorrenza: il Talgo XXI, in prova in questi giorni, ha già effettuato il percorso ( 280 km!) in 150 minuti, suscettibili ancora di miglioramento. Per quanto concerne le ferrovie a scartamento ridotto, anche qui l'attuale giunta regionale sta adoperandosi per un radicale miglioramento dei servizi: è già stato previsto l'acquisto di nuovi treni e l'elettrificazione di una, peraltro breve, tratta da Monserrato a Settimo San Pietro, che rientra nel più ampio piano di riorganizzazione dei trasporti dell'Area Vasta di Cagliari, per la cui realizzazione purtroppo ci si deve scontrare con l’ottusità di un'amministrazione, quella cagliaritana, favorevole ai parcheggi multipiano in centro, al tunnel sottomarino sotto la via Roma e contraria al servizio tranviario. Vai sul sito della Regione, Assessorato ai Trasporti, e vedi i piani e le conferenze stampa. Io non concordo sul tuo rimpianto della "Freccia" e del "Turritano" i cui tempi di percorrenza erano certamente superiori agli attuali, almeno rispetto ad alcuni treni: certo, se oggi si deve cambiare talvolta ad Oristano, Macomer e Chilivani, ti devo dare ragione; di questi rimpiango solo il comfort delle carrozze X decisamente superiore a quello dei Minuetto impiegati sulla relazione per Sassari. Concordo invece pienamente con le tue affermazioni sull'immobilismo della precedente Giunta Regionale: almeno l’attuale qualcosa la sta facendo, anche se nell'intento di ottenere di più ha emanato una legge assolutamente iniqua e, per fortuna, dichiarata incostituzionale ( parlo della tassa su case di non residenti in Sardegna). La buona volontà, come già detto, si scontra con in alcuni casi con l'ostinazione delle correnti avverse: il piano di riorganizzazione dei trasporti della città di Cagliari purtroppo sarà monco, privo delle linee tranviarie progettate che, se realizzate, eliminerebbero, secondo il sindaco di Cagliari, i parcheggi dei residenti nelle vie attraversae dal tram!! In pratica, se non voglio che venga realizzato il tuo progetto perchè appartieni all’altra sponda politica, ne propongo uno faraonico, tanto non ci saranno i soldi disponibili per realizzarlo ( parlo della metro sotterranea a Cagliari). Infine, non dimenticare che la Regione Sarda, è una regione a Statuto speciale, fin dalla nascita della Costituzione Italiana ( 1 gennaio 1948) e che già da allora esisteva il Consiglio regionale, che però non ha mai potuto nulla nei confronti dello Stato centrale ogni volta che ha tentato di potenziare i trasporti interni ( ricordi la beffa della TEAM ?) ed i collegamenti con la penisola.
Inoltre scrivi che visto che di sardo ho solo il cognome e soprattutto la residenza altrove... pare quasi voglia dire "per fortuna" Beh, se così dovesse essere, io mi ritengo invece fortunato e fiero di essere Sardo e residente in Sardegna. Infine, riunire le decine di Enti gestori delle reti idriche in uno solo non mi pare, da sardo che conosce l'entità del problema, un incasinamento e non capisco come faccia a ritenere il risultato non positivo: sono state eliminate decine di "poltrone", ridotte ad una sola! Una cosa è comunque certa: non ci saranno crisi idriche per il prossimo decennio, di cui invece ha sofferto la scorsa estate il ricco nord!
Ciao e senza polemica
Stefano


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MessaggioInviato: lunedì 26 maggio 2008, 16:53 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Guarda, non rinnego assolutamente le mie origini: sarebbe come rinnegare il fatto che ho occhi e capelli castani, per non dire il fatto di avere gambe e braccia.
Non ho mai vissuto in Sardegna, questo sì, ma se la vita mi ci portasse lo farei volentieri.
Quanto alla politica, soprattutto quella locale, è che sono scettico in genere, a prescindere dal colore di chi governa.
Osservo quello che succede e ne traggo le mie conclusioni.
E i fatti sono che a partire dagli anni Novanta, la Sardegna ha perso molto. Certo, come in tutto il paese, ma questa non è una giustificazione per chi la considera come terra di vacanze e non come un territorio dove ci sono persone che vivono e lavorano, con le loro esigenze.
Tra cui quella di avere un trasporto pubblico decente.
Ecco, da questo punto di vista, grazie alla politica scellerata di Prendi-Taglia dal '97 in poi, non si è fatto altro che privilegiare l'autotrasporto.
Sia come autobus che come camion.
Altro che quando, negli anni Ottanta, le allora FS si vantavano di poter spedire un carro dalla Sardegna verso qualsiasi destinazione in continente nel giro di 48 ore.
Sono spariti i comodissimi servizi in coincidenza con le navi a Olbia e Golfo Aranci, spesso un viaggio CA-SS diventa un'odissea con orari impossibili, tempi di percorrenza africani e coincidenze inopinabili.
Su una linea di nemmeno trecento chilometri, poi.
Linea che, salvo qualche variante e il raddoppio fino a Decimomannu, è sempre quella delle Reali Sarde aperta nella seconda metà dell'Ottocento.
L'imbecillità delle giunte comunali è poi patrimonio comune di tutta la repubblica italiana. Basti vedere cosa ci è voluto per mettere in servizio il tram a Sassari, a Cagliari poi non ne vogliono nemmeno sentire parlare.
Ecco, di fronte a opere di pubblica rilevanza e vantaggi certi, ci vorrebbe un potere in grado di impedire ai sindaci e alle giunte di mettere bocca.
Ma qui rischio di farmi dare dell'antidemocratico.
I problemi dei sardi sono in genere i problemi di tutti gli italiani, ma continuo a dire che non è una giustificazione per lo stato di incuria e abbandono in cui versa la Sardegna da un po' di tempo a questa parte.
E penso che la gestione delle ferrovie sia un po' lo specchio di questo stato di cose.
Quanto all'acqua, sarà anche vero che molte poltrone sono state tagliate e che ora le forniture sono (ma non dappertutto) più regolari, ma i sardi questi benefici li hanno apprezzati soprattutto dal quasi raddoppio delle tariffe.


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 8:05 
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Iscritto il: mercoledì 15 marzo 2006, 11:02
Messaggi: 151
carthago ha scritto:
...forse si va OT, ma devo in qualche modo replicare alle tue affermazioni: in Sardegna....
Sottoscrivo in pieno il quadro della situazione illustrato da Stefano "Carthago". Luci ed ombre analizzate con cognizione di causa da chi conosce bene la realtà dell'isola, evitando di cadere in luoghi comuni e conseguente visione errata della realtà.
Saluti
Stefano


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 17:38 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
Per la storia.
Nel 1960 l'AT 108 TURRITANO - direttissimo di 1 e 2 classe aveva il seguente orario:
Cagliari 14.00
Decimomannu 14.13/14.14
San Gavino 14.35/14.36 (incrocio)
Marrubiu-Terralba-Arborea 14.53/14.54
Oristano 15.06/15.08 (incrocio)
Abbasanta 15.43/15.44
Macomèr 16.10/16.11 (incrocio)
Bonorva 16.35/16.36 (incrocio)
Giave 16.44/16.45
Chilivani 17.05/17.10 (inversione marcia e incrocio)
Ploaghe 17.30/17.31 (incrocio)
Sassari 18.00

Alle 18.05 partiva da Sassari l'AT 116 TURRITANO - direttissimo di 1 e 2 classe, in pratica il proseguimento dell'AT 108, nei soli giorni di martedì, giovedì e sabato per Porto Torres (18.20/18.21) e Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo (18.25).

Alle 19.00 partiva la m/n Torres della Tirrenia che giungeva a Genova il giorno dopo alle ore 8.00.

Ovviamente esisteva il medesimo servizio in senso inverso.

Era l'epoca delle ALn772 che impiegavano 4 ore per fare 261 km (CA-SS) con ben 10 fermate intermedie e 6 incroci. Velocità media circa 65 km/h. Neanche tanto male poi.
Saluti


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 18:54 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
Messaggi: 591
Località: cagliari
G-master ha scritto:
...Quanto alla politica, soprattutto quella locale, è che sono scettico in genere, a prescindere dal colore di chi governa.
Osservo quello che succede e ne traggo le mie conclusioni.
E i fatti sono che a partire dagli anni Novanta, la Sardegna ha perso molto. .

No caro G-master: con il tuo modo di pensare si potrebbe passare per anarchici!! la democrazia ci ha dato la possibilità di scegliere chi deve legiferare per noi e dovremmo fidarci di chi abbiamo eletto. Purtroppo, con le manfrine dell'ultimo decennio, non è più così e non va al governo -centrale o locale, è uguale- chi vorresti ma chi ti è stato imposto! Per questo in parte condivido il tuo scetticismo verso il mondo politico, nella speranza ( ma ci credo poco!) che l'attuale governo finalmente modifichi l'attuale scellerato sistema elettorale.
G-master ha scritto:
.Altro che quando, negli anni Ottanta, le allora FS si vantavano di poter spedire un carro dalla Sardegna verso qualsiasi destinazione in continente nel giro di 48 ore.
Sono spariti i comodissimi servizi in coincidenza con le navi a Olbia e Golfo Aranci, spesso un viaggio CA-SS diventa un'odissea con orari impossibili, tempi di percorrenza africani e coincidenze inopinabili.. .

da un lato, quello di appassionato di cose ferroviarie, non posso che darti ragione: negli anni '80 potevi andare da CA a SS. o anche a Olbia, in treno in più momenti della giornata e vv, dall'altro, mettendomi nei panni di un amministratore di cosa pubblica che deve far quadrare i conti, non posso concordare. Se trenitaglia ha soppresso numerose corse è stato perchè erano assolutamente non redditizie; d'altra parte la stragrande maggioranza dei passeggeri delle navi traghetto si imbarcava e si imbarca tutt'oggi con la propria auto: conseguentemente il Turritano e la Freccia Sarda erano quasi sempre sottoutilizzati e si riducevano al rango di un servizio locale fra le stazioni dove erano previste le fermate. Analogamente è successo per le linee a scartamento ridotto: quante persone credi che potessero trasportare le FDS da Mandas ad Arbatax in un treno che impiegava oltre quattro ore, mentre se ne impiegano meno di due in auto?

G-master ha scritto:
.
Su una linea di nemmeno trecento chilometri, poi.
Linea che, salvo qualche variante e il raddoppio fino a Decimomannu, è sempre quella delle Reali Sarde aperta nella seconda metà dell'Ottocento.. .

Questo invece è assolutamente non veritiero: è stata inaugurata circa tre anni fa la galleria di Bonorva, tra l'altro costruita in modo da ospitare in caso di raddoppio anche il secondo binario e la cui messa in servizio è stata ritardata in conseguenza degli adeguamenti a tutte le nuove norme di sicurezza attuate dopo il disastroso incendio del tunnel del monte Bianco; è in funzione da sei mesi il raddoppio anche della tratta da Decimomannu a San Gavino per cui i primi 50 km da Cagliari sono interamente a doppio binario.

G-master ha scritto:
.Osservo quello che succede e ne traggo le mie conclusioni.
E i fatti sono che a partire dagli anni Novanta, la Sardegna ha perso molto. Certo, come in tutto il paese, ma questa non è una giustificazione per chi la considera come terra di vacanze e non come un territorio dove ci sono persone che vivono e lavorano, con le loro esigenze.
Tra cui quella di avere un trasporto pubblico decente.. .


e qui, sono totalmente in disaccordo con te! Io, da residente che usufruisce dei servizi e vive i problemi in prima persona, e non per sentito dire, ti assicuro che la situazione è notevolmente cambiata in meglio rispetto a quegli anni che tu ritieni migliori degli attuali, escludendo, per i motivi già esposti, il servizio ferroviario!! In quegli anni dovevo fare la fila alla biglietteria Tirrenia dalle cinque del mattino dei primi giorni di ogni febbraio per acquistare i biglietti dei traghetti, da qualunque porto sardo e per qualunque destinazione, per andare in vacanza in luglio o agosto; oggi, con l'apertura ad altri vettori, ciò non è più necessario; anche se si aveva urgente necessità di varcare il mare in aereo, non era quasi mai possibile trovare disponibilità immediata di posti e si doveva programmare il volo con numerosi giorni di anticipo, oltrettutto dissanguandosi con tariffe che, per un CA/Milano e vv. arrivavano anche a 700.000 Lire!! Oggi, in regime di continuità territoriale si ha la diponibilità di numerosi voli giornalieri e, se sei proprio sfigato, trovi posto il giorno successivo, Quanto alle strade, anche queste hanno subito un notevole adeguamento alle cresciute esigenze del traffico, compreso, purtoppo, quello gommato che ha sottratto clienti alla ferrovia, anche se la dorsale sarda, la SS131, è tuttoggi un perenne cantiere aperto!
Ma non siamo finiti OT ?? :) :)
Ciao
Stefano


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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 9:53 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
No, perché? Sempre di treni e trasporti si tratta, quindi siamo in tema.
Bene la Continuità Territoriale, bene che ci sia una scelta rispetto al monopolio Tirrenia (cioè Tirannia), bene che strade e linee siano finalmente aggiornate, ma credo che manchi proprio una promozione del trasporto ferroviario.
Promozione che si incentiva con agevolazioni tariffarie e una maggiore offerta di servizi.
Sono d'accordo sul fatto che la Mandas-Arbatax fosse poco competitiva: stiamo pur sempre parlando di una linea che è rimasta pressoché la stessa da quando sono state effettuate le ultime varianti negli anni Cinquanta. Però è anche vero che ci sono state occasioni di disagi climatici in cui è rimasta l'unico mezzo di comunicazione funzionante, anche in anni recenti.
Per quello che riguarda la Palau-Alghero, invece è stato dimostrato che tra Palau e Sassari si sarebbero potuti ottenere tempi di percorrenza inferiori rispetto alla strada, pur essendo la linea il disastro che è.
E' una linea che si è voluta far morire a tutti i costi, anche eliminando il servizio merci che ancora all'inizio degli anni Novanta riusciva a riempire il magazzino merci di Palau Marina.
Una linea che finché ha funzionato regolarmente manteneva orari scandalosi con pochissime corse, ma che se fosse stata potenziata avrebbe avuto un ottimo riscontro tra i pendolari.
Per il resto, che dire?
Sulla legge elettorale sono assolutamente d'accordo, la considero una ennesima testimonianza della profonda divisione che esiste tra la realtà della politica e quella del paese, ma sono piuttosto scettico sulla possibilità di cambiarla in tempi brevi.


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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 18:48 
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Bene, G-master: non posso che concordare in toto con il tuo ultimo post, evidenziando però che l'evoluzione di un territorio e della sua gente non può essere valutata in funzione dell'evoluzione delle sue ferrovie. FS, con RFI e TRENITAGLIA ci snobbano? Pazienza, soprattutto se non riusciamo ad ottenere, nonostante l'impegno politico, quel che vorremmo ( collegamenti rapidi, almeno nord/sud, e treni all'altezza dei tempi attuali). Vorrà dire che continueremo ad intralciare la Carlo Felice con auto, autoarticolati e bus ( FDS gestisce, forse lo saprai, i collegamenti CA/SS via pulman della cessata azienda privata PANI, che collegano CA a SS in 3 ore e mezzo!). Ciò perchè RFI non adeguerà la rete alle necessità di un treno veloce come il Talgo, soprattutto se ti trovi davanti ad un prodotto non italiano ( ma questa è una mia cattiveria!): oggi è stata fatta l'ultima corsa di prova - domenica verrà presentato alla presidenza regionale e poi ripartirà- con risultati eccellenti, ma notevolmente al di sotto delle potenzialità del treno: è stata raggiunta la velocità massima di 156 km/h poco prima di Oristano, laddove la vmax consentita è 160 Km/h, ed ha percorso la Sassari-Cagliari in 2 ore e 25 minuti, con sosta solo a Macomer ed un rallentamento obbligatorio a 30 km/h per lavori a Serramanna. E' ovviamente un record in Sardegna, ma potrebbe fare decisamente di meglio sia per il momentaneo rallentamento suddetto, sia perchè i pedali di comando dei PL sono a distanza tale che, se impegnati a velocità elevate, il Talgo sarebbe arrivato ai PL prima che gli stessi fossero chiusi, sia per la posizione dei segnali, lungo gran parte della linea, che è tale da necessitare di un distanziamento superiore all'attuale: la eccessiva vicinanza compromette lo spazio di frenatura a velocità elevate, almeno così mi è stato riferito dal mio "agente all'Avana"! A questo punto, come diceva quel Tale, la domanda sorge spontanea: è legittimo spendere svariati milioni di euro per l'acquisto di un treno che POTREBBE risolvere il problema ma che è limitato dalle condizioni della rete e che, comunque, farebbe guadagnare 25 minuti rispetto ai "bidonetti"?
Ciao
Stefano


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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 22:01 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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E' un po' quello che dicevo anch'io, che senso ha un mezzo veloce se poi la linea non è attrezzata per le sue prestazioni? Talgo o no, dubito che in queste condizioni il servizio verrà migliorato più di tanto.
Mi piacerebbe essere smentito dai fatti.


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 16:54 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Qualcuno ha letto la deliberazione n. 21/49 del 08/04/2008 della Regione Autonoma della Sardegna avente per oggetto: Programma di investimenti per il rinnovo del parco rotabile delle ferrovie ordinarie[b] (sic) e a scartamento ridotto. € 57.860.887,41[/b]? E' molto interessante.
A me pare chiaro che la Regione ha già stabilito l'acquisto di n. 5 treni "pendolanti diesel" per i collegamenti di media-lunga percorrenza e cioè per le relazioni:
Cagliari-Sassari;
Olbia-Cagliari;
Olbia-Sassari.
(N.d.r.: mi pare che si faccia poco con solo 5 treni per servire queste tre relazioni)
Interessante è anche la parte relativa allo scartamento ridotto dove si dice che verranno acquistati nuovi treni per le linee
Isili-Senorbì-Cagliari
Bosa-Macomer-Nuoro
Nulvi-Sorso-Sassari-Alghero (in realtà Nulvi-Sassari; Sorso-Sassari e Sassari-Alghero).
Tutto questo materiale (s.o. e s.r.) sarà di proprietà della Regione e dato in esercizio alle aziende che esercitano tali relazioni.
Il tutto per una spesa complessiva di € 57.860.887,41.
Saluti


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 10:08 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
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Località: cagliari
Si Mallet. questo si sapeva, però se da un lato non c'è alcun problema nei rapporti fra Regione e FDS, e soprattutto non ci sono assolutamente problemi tecnici per immettere nelle linee a scartamento ridotto nuovi convogli, resta la difficoltà dell'inserimento nella rete di RFI sia dei Talgo per i motivi che già ho detto in precedenza, sia, credo, anche di qualunque treno di proprietà non FS! ed hai ragione sul numero: con cinque treni non si possono coprire giornalmentele relazioni che hai citato.


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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 18:10 
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Iscritto il: lunedì 16 giugno 2008, 16:17
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Salve, sono nuovo del forum e ho seguito la vicenda del Talgo giunto in Sardegna per le prove. Penso sia un buon treno, e i risultati ottenuti nelle corse di prova lo dimostrano, anche se nell'esercizio quotidiano sono da verificare; inoltre questo risultato andrebbe rivisto alla luce dell'applicazione del rango C anche ai Minuetto che fanno CA – SS che sicuramente potrebbero già da ora ridurre il tempo di percorrenza sfruttando meglio la linea. Solo CAF e Talgo hanno manifestato il loro interesse ad una eventuale fornitura, ma nel pubblicare la sua manifestazione d'interessa la Regione Sardegna ha indicato la volontà di avere treni "pendolanti" senza però specificare il tipo di pendolamento; in pratica l'acquisto di un Talgo non porterebbe quei vantaggi nella percorrenza delle curve tanto cari ad alcuni politici nostrani, visto che in Italia l'unico sistema di pendolamento che permette il rango P è quello attivo. Ciò che permette di viaggiare veloci è dunque, nel caso Talgo, solo la potenza installata in rapporto al peso rimorchiato. Mi chiedo se ciò non sia stato un po' troppo limitante, visto che si è esclusa dalla manifestazione d'interesse qualsiasi costruttore che poteva presentare macchine analoghe per prestazioni ma senza pendolamento. Penso ad esempio all'IC4 di AnsaldoBreda per le ferrovie danesi (qualcuno di voi ha idea di quanto possa costare un complesso IC4?). Il fatto che anche i politici finalmente si sono accorti che esiste la ferrovia in Sardegna e che questa pussa essere uno strumento di sviluppo non può che farmi piacere, però talvolta mi sembra che il disegno complessivo non sia perfettamente organico o che si voglia favorire un determinato concorrente o tecnologia, anche senza interesse personale, ma magari solo per convinzione. Io avrei visto più trasparente un invito a manifestare interesse un po' meno "mirato" e più aperto, insomma, più concorrenza. Poi magari vince Talgo, e mi va benissimo, ma vuol dire che era la migliore.
PS un'altra domanda: ho letto in un post che la somma di 58 M€ comprende anche l'acquisto di materiale per le FdS; qualcuno sa a quanto ammonta la somma destinata all'acquisto dei nuovi treni da mandare sulla rete RFI (Talgo o CAF che siano)?


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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 22:22 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
Messaggi: 2018
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
che io sappia (e le mie infos sono quantomeno poco raccomandabili) siano sulla 50-ina per lo scartamento ordinario (talghi e affini) e il (pocherrimo) rimanente va alle FDS..


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